Milo / Don Gaetano Lo Giudice lascia dopo 48 anni la parrocchia per limiti d’età. Il saluto commosso della comunità

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Il  30 agosto a Milo,  nell’ anfiteatro  “ Lucio Dalla”  il   parroco  padre Gaetano Lo Giudice ha celebrato una  messa solenne per salutare tutta  la comunità  milese   che lascia per raggiunti limiti di età, dopo 48 di permanenza  nella parrocchia  Sant’ Andrea Apostolo  di Milo,   e dal 30 gennaio 1998 fino ai nostri giorni ha seguito anche la parrocchia Sacro Cuore di Gesù  di Fornazzo.
Con la sua presenza e il suo operato  ha segnato  la storia di un’ epoca  milese. Padre Lo Giudice, ordinato  sacerdote, il 6-06- 1972  è stato  nominato parroco della  Parrocchia S. Andrea  in Milo.  Il 18  giugno 1972   ha celebrato   la prima messa  impartendo la prima comunione a 22 bambini del paese.
Dopo la morte di don  Salvatore Fichera, avvenuta   nel 1976,  per due anni è stato alla  guida della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù a Fornazzo. Per la comunità milese don Gaetano è stata una figura storica , un punto di riferimento per tutti i parrocchiani, i villeggianti e i tanti forestieri di passaggio, che ha sostenuti con profondo spirito pastorale.
La vita del nostro  parroco  a  Milo si può  paragonare ad un libro costituito da moltissime pagine  che contengono la storia di  48  anni  di attività sacerdotale nel nostro paese. Nella nostra comunità quante cose  sono accadute… fatti, vicende,  avvenimenti, che hanno segnato  la nostra storia, quella storia  tessuta  dagli uomini  e affiancata da Dio  con  la semina di tanti chicchi e tanti granelli  che sicuramente germogliando diventeranno  alberi secolari.
Si ricordano non solo i  periodi di quiete, ma anche i periodi di turbolenza:  le varie scosse telluriche  più o  meno intense  che hanno danneggiato le nostre abitazioni,  senza risparmiare   le chiese di  Milo, Fornazzo e Praino  lesionate dalle vibrazioni  sismiche  che  li hanno  rese inagibili per parecchio tempo con l’ impossibilità dello svolgersi delle varie funzioni  religiose  e il nostro parroco con un forte impegno e tanta caparbietà  ha seguito in prima persona  la ricostruzione degli edifici religiosi.
Non meno  invasive  sono state le varie  colate  laviche con il ricordo del fuoco che inghiottiva la terra, molte  terreni  bruciati dal fuoco e tanta disperazione nelle famiglie: sono stati eventi  drammatici  che hanno lambito e colpito il territorio milese senza risparmiare  vigneti e castagneti di  Milo e Fornazzo con notevole danno alle famiglie proprietarie.
Padre lo Giudice nella comunità  milese  ha trascorso  una  notevole fetta della sua vita, ha imparato a conoscere tutti i parrocchiani con i loro problemi e le loro necessità, non si è mai risparmiato  è stato sempre presente, ha incarnato in pieno  la figura  del vero sacerdote.
E’ stato un parroco attento, disponibile, ha  svolto in pieno la sua missione, ha ascoltato con  tanta delicatezza  e discrezione  tutti,  li ha sempre saggiamente consigliati condividendo le loro ansie e le loro preoccupazioni e anche le loro gioie,   non ha mai tralasciato nessuno, sempre vicino agli ammalati  incoraggiandoli nel combattere la malattia,  nell’ affrontare  con cristiana rassegnazione la sofferenza,  ha assistito i moribondi con la sua amorevole presenza.
La  cerimonia di saluto si è conclusa  con la proiezione di un filmato che  ricorda i suoi  53  anni di sacerdozio  e ancora tantissime  immagini della vita vissuta  a Milo. L’ Amministrazione comunale di  Milo rappresentata dal sindaco Alfio Cosentino e dal presidente del Consiglio Antonio Arcidiacono,  ha regalato una targa ricordo elogiando la sua permanenza Milo  e il suo impegno nella nostra comunità.
A seguire Paolo Sessa con  la lettura di una  poesia di sua composizione  ha delineato la personalità di don Gaetano Lo Giudice, Cettina Privitera ha salutato il parroco  a nome della comunità, ricordandone  la grande disponibilità non solo per i parrocchiani, ma per tutti quelli  che si sono fermati o hanno frequentano  Milo.
Francesca Strano ha donato  una ceramica artistica di sua creazione e il comitato organizzativo dei festeggiamenti,  a nome della comunità milese, ha regalato dei paramenti sacri come ricordo della sua lunga permanenza a Milo.

 Anna  Fichera

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