Mons. Raspanti ringrazia la Cappella musicale del Duomo

0
55
Il vescovo, la direttrice e l'organista durante il momento di convivialità
Il vescovo, la direttrice e l'organista durante il momento di convivialità
Il vescovo, la direttrice e l’organista durante il momento di convivialità

Martedì 27 maggio il vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, ha incontrato in Cattedrale i componenti della Cappella Musicale del Duomo, diretta dal M° Rosanna Furnari, insieme ai quali ha solennemente celebrato i Vespri.

Nell’occasione mons. Raspanti ha ricordato come la preghiera del Vespro – e, in generale, tutta la liturgia delle ore – rappresenta un’estensione del sacrificio eucaristico; collegandosi al ritmo del giorno, nel suo alternarsi tra luce e oscurità, questa preghiera accompagna l’orante. Il Vespro, in particolare, accompagna l’uomo nell’inoltrarsi della notte e lo rassicura nel ricordo di Cristo, vera luce che non tramonta, che custodisce nel tempo notturno, tempo delle tenebre. I testi sono, quindi, testi di speranza, di luce e di risurrezione.

Al termine, nel corso di un simpatico momento di convivialità organizzato nel cortile parrocchiale, abbiamo raccolto alcune dichiarazioni della direttrice del coro, M° Rosanna Furnari, la quale ha voluto, innanzitutto, sottolineare la profonda sintonia con il vescovo: “Ringraziamo mons. Raspanti per aver voluto questo incontro che è stato momento di preghiera, ma che è anche un gesto di attenzione e riconoscimento per l’impegno della corale; impegno che si basa non sulla voglia di esibirsi o mettersi in mostra, ma su quello spirito di servizio che sempre ed esclusivamente anima i suoi membri, consapevoli  della bellezza del pregare cantando, come diceva Sant’Agostino”.

coro
La formazione in una foto d’archivio

La corale – attualmente composta da più di venti elementi ed accompagnata all’organo da Giuseppe Bella – nasce da un’idea del dinamico parroco don Roberto Strano, al fine di animare le liturgie della Parrocchia Cattedrale “Maria SS.ma Annunziata” di Acireale. La formazione unisce giovani (e meno giovani) coristi di diversa “estrazione” professionale (molti sono gli insegnanti e gli studenti), provenienti da attività corali precedenti, ma animati tutti dal medesimo interesse per il canto sacro e dal desiderio di pregare e aiutare la comunità ad unirsi nella lode a Dio.

“La nostra attività di corale – aggiunge la direttrice – è un’espressione di fede che ci unisce. Tra noi vi è un rapporto di grande familiarità; ci sentiamo molto uniti, come in una famiglia”.

L’incontro conviviale, conclusosi con il brindisi augurale, come detto, è stato voluto da mons. Raspanti per ringraziare la Cappella musicale per la presenza e l’impegno profusi nel corso dell’anno liturgico. La corale anima, infatti, tutte le solenni funzioni in Cattedrale, è sempre presente durante i momenti forti dell’anno liturgico e viene spesso invitata a partecipare ad altri eventi a livello diocesano (feste, rassegne, ecc.). Da qualche anno, su invito espresso del vescovo, si impegna anche nello studio e nell’esecuzione del canto gregoriano a cappella, che è il canto per eccellenza della Chiesa, il canto  più liturgico, quello che mette al centro la Parola rivelata.

Guido Leonardi

Print Friendly, PDF & Email