Monsignor Luigi Renna / Un vescovo pugliese alla guida della Chiesa di Catania

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monsignor Luigi Renna

A monsignor Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, Papa Francesco ha assegnato  la missione di guidare la Chiesa di Catania. Succede a monsignor Salvatore Gristina.
Nato a Corato in provincia di Bari, nella città di Andria ha trascorso gli anni del suo ministero come  rettore del Seminario, docente di Religione al liceo classico, direttore della Scuola di formazione all’impegno socio-politico della diocesi di Andria. Iniziatore e direttore del mensile diocesano “Insieme”, il prossimo 23 gennaio compirà 56 anni.

Ordinato Sacerdote nel 1991, è eletto alla sede vescovile di Cerignola – Ascoli Satriano il 1° ottobre 2015 e consacrato Vescovo il 2 gennaio 2016.
Nominato Segretario della Conferenza Episcopale Pugliese ha svolto anche dei compiti nazionali come “Visitatore Apostolico” per i Seminari d’Italia; membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede, l’Annuncio e la Catechesi, presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia e la pace.

Con questo ricco curriculum di esperienze pastorali, monsignor Renna potrà ben guidare l’arcidiocesi di Catania con i suoi 930 anni di storia. La sua nomina è salutata come una nuova “Pentecoste” di catechesi, di missione e di servizio sulla scia del Vangelo.

Il 9 marzo del 1092, infatti, Ruggero I di Sicilia e Papa Urbano II ristabilirono la Diocesi. Primo Vescovo fu Angerio. Venne completata la costruzione della Cattedrale di Sant’Agata e sotto il suo successore, Giovanni Aiello,  che morì in cattedrale nel terremoto del 1169, le reliquie di Sant’Agata furono riportate in città.mons. Luigi Renna

Monsignor  Renna costruttore di carità e di accoglienza

Come ha scritto a commento del messaggio per la 55° Giornata mondiale della Pace, (1° gennaio 2022) monsignor Renna sollecita tutti ad essere “artigiani e architetti di pace”, nei partiti, nei movimenti, nelle istituzioni, aperti ad una progettualità lungimirante di cui si può nutrire l’impegno sociale economico e politico e , come recita il motto del suo stemma vescovile “Aedificare in Charitate” sarà architetto e costruttore di carità, che si declina nell’accoglienza. E si proietta ad un reale ed efficace  cammino di progresso e di sviluppo.

Altresì simbolica è  nello stemma l’immagine del melograno, frutto che richiama la carità. E, per la modalità compatta con cui sono disposti i chicchi al suo interno, diventa segno di comunione ecclesiale, da costruire e custodire.

Da saggio Pastore sarà aperto ad un dialogo tra le generazioni “tra adulti distratti dal mito di Peter Pan, che hanno visto cadere   i sogni in frantumi” e i giovani che attraverso l’educazione e il dialogo acquisiranno un nuovo stile di vita, divenendo costruttori attivi nell’edificazione di un ordine secondo giustizia e carità.

Come tutti i Vescovi avrà cura del Seminario, “pupilla dei suoi occhi”. Quest’anno il Seminario di Catania compirà 440 anni, essendo stato fondato, come primo Seminario siciliano nel 1582 dal  Vescovo Prospero Rebiba.

Gli scritti di monsignor Renna

Sfogliando il curriculum e la ricca scheda delle pubblicazioni di monsignor Renna si registra che è stato vicepostulatore della causa di beatificazione del Vescovo di Andria mons. Giuseppe Di Donna e ne ha esaltato “Il primato della carità nel pensiero e nell’opera”.
Si auspica che con la sua guida si possa raggiungere il traguardo della canonizzazione del nostro Beato Benedetto Dusmet, apostolo della carità.

Docente di Teologia morale, come dimostrano i suoi scritti e la tesi sul tema “ Eros e salvezza: un percorso teologico morale”, così pure “ Il fondamento teologico dei diritti umani. Una meta-etica al servizio dell’etica” apporterà certamente un respiro alto alla bioetica, alle “neuroscienze e comportamento umano”. E sulla scia dei precedenti Vescovi condurrà la Diocesi di Catania a respirare gli antichi splendori di profonda religiosità. Come documentano le splendide chiese barocche, gli artistici monasteri e la fervida devozione popolare per la giovane Martire Agata.

Sarà il quarto Vescovo di Catania di nome “Luigi”, dopo mons. Luigi Caracciolo (1530-1536); mons. Luigi Bentivoglio (1952-1974) e mons. Luigi Bommarito (1988-2002)

Sono trascorsi 400 anni dal primo Sinodo diocesano, celebrato nel 1622, con la guida del Vescovo Giovanni Torres de Osorio; altri Sinodi sono stati organizzati nel 1668 dal  Vescovo Michelangelo Bonadies  e nel 1918  per iniziativa del Card. Giuseppe Francica Nava de Bontifè.
Ora il nuovo Arcivescovo guiderà la diocesi nel cammino sinodale verso il 2025 al fine di restituire vitalità al tessuto sociale culturale e spirituale dell’intera Comunità diocesana.
Un fervido augurio per un buon cammino.

Giuseppe Adernò

 

 

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