Otium et negotium 30 / L’arrivo della primavera e l’importanza delle meridiane

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Si avvicina l’arrivo della primavera, segnato dall’equinozio, a cui si fa riferimento pure per determinare la data della Pasqua. Questo dà lo spunto alla riflessione odierna di Nino Ortolani in cui rileva, tra l’altro, l’importanza – anticamente ma anche al giorno d’oggi – delle meridiane. E siamo sicuri che tornerà ancora su questo argomento.

“Primavera” di Alphonse Mucha (1860–1939)

Carissimo lettore ,

“Quando comincia la primavera?” ci chiedevamo parlando della data della Pasqua, visto che per molti è scontato che sia il giorno ventuno di marzo. Passato l’inverno con le giornate corte, tutti notano che le ore di sole aumentano e le notti diventano sempre più corte. Ci sarà un giorno la cui durata è uguale alla notte. Da qui il termine: equinozio. Equinozio di primavera è quello che aspettano nella calotta boreale in cui, passata la notte polare, si aspetta l’arrivo del sole. L’istante in cui sorge il sole al polo nord costituisce l’equinozio di primavera. In tale istante la Terra occupa una posizione che potremmo chiamare “punto gamma”, molto importante per gli astronomi. Di questo spero di parlare in seguito, mentre oggi ti voglio accennare l’importanza delle meridiane per la determinazione degli equinozi.

Le meridiane dentro le chiese sorgono nel periodo in cui le ricerche astronomiche ci fanno sentire non più al centro del cosmo, ma abitanti di un piccolissimo granello di sabbia della spiaggia di un’isola – la galassia cui appartiene il Sole – nel grande oceano dell’universo. Tra queste belle e importanti meridiane, veri laboratori astronomici, quella di Santa Maria degli Angeli a Roma fornisce l’ora in cui avviene l’equinozio. Una caratteristica dei due equinozi, quello primaverile e quello autunnale, riguarda il valore dell’angolo formato dal raggio solare, al mezzogiorno locale, con un qualunque asse verticale. Tale angolo fornisce la latitudine del posto. Per chiarire tutto questo spero di mostrarti qualche grafico illustrativo accessibile a chiunque abbia poche nozioni di geometria.

Nella speranza di poter vedere il raggio di sole illuminare la meridiana della nostra Cattedrale il venti marzo, data in cui quest’anno avviene l’equinozio quando il nostro orologio segna le sedici e quindici, ti saluto.

Nino Ortolani

 

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