Penne Sygla, dalla Sicilia la storia di un artigianato eccellente

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Penne Sygla Scatola

Un finissimo artigianato delle penne trae le sue origini dall’area più meridionale della Sicilia: quella del marchio Sygla è la storia di un’azienda dall’alta sostenibilità ambientale, nata da pochi anni ma già punto di riferimento nel settore. Nel panorama delle aziende siciliane, un’impresa nascente ma già rinomata anche a livello nazionale. Questa piccola realtà commercializza penne artigianali ricavate dagli scarti della potatura degli alberi tradizionali siciliani. Penne fatte in mandorlo, carrubo, gelso prendono vita in maniera sostenibile, dalle mani dell’avolese Salvatore Fazzino (foto sotto). Lo abbiamo intervistato, chiedendogli conto della “folle idea” di lasciare il suo lavoro da agente farmaceutico per tuffarsi nella sua più grande passione. Una scelta azzeccatissima, a quanto pare.

Sygla: artigianato ad alta sostenibilità dalla Sicilia / Da dove nasce l’amore per la costruzione di penne?

Mio padre era ferroviere, però avevamo una piccola azienda agricola e, soprattutto d’estate, quando non andavo a scuola, stavo spesso in campagna. Che giochi poteva fare un bambino di 10 anni in quel contesto? Potevo giocare con quello che c’era e di solito erano i rami della potatura, le canne, ma non c’erano i giocattoli.
Fin da piccolo ho quindi maturato la passione per l’autocostruzione con quello che avevo. Giocavo a fabbricare oggetti con le canne, quali archi, frecce e anche canne da pesca. Nell’ambito della pesca, da più grande, ho cominciato a costruire da me i galleggianti, le scatolette per i terminali e le esche artificiali. Ho così risparmiato moltissimo sui costi che altrimenti ci sarebbero stati nell’acquistarli. Io non sono appassionato né di penne, né di legno, ma di autocostruzione: mi è sempre piaciuto poter costruire da solo alcune cose che potevo utilizzare per divertirmi. Salvo Fazzino Penne Sygla

Mio nonno materno era un falegname e da piccolo lo osservavo lavorare: questo si ricollega al mio desiderio di comprare un tornio. Ho cominciato a documentarmi tramite tutorial su YouTube, prima di acquistare questo strumento. Ho scoperto che vi era la possibilità di realizzare diverse cose con questo attrezzo, fra cui le penne: questa idea è stata subito folgorante. Intanto la lavorazione è abbastanza semplice e veloce – al massimo dura una giornata e nel weekend mi era possibile farlo – e poi, facendo l’agente farmaceutico, la penna è l’accessorio per eccellenza e avrei potuto portare le mie opere con me sul lavoro.

Sygla: artigianato ad alta sostenibilità dalla Sicilia / Quando hai fatto la prima penna?

Ho realizzato la prima penna nel 2011. Dal 2008 – per 12 lunghi anni – comincio a fare l’agente farmaceutico, nelle province di Trapani e Agrigento e Caltanissetta. Ma, abitando a Ragusa, partivo il lunedì sera e ritornavo il venerdì. Non avevo più il tempo per costruire le mie cose e facevo una vita solitaria, lontano dalla mia famiglia. Cominciai così a fare qualche penna e portarla in giro durante il lavoro, mostrandola ai farmacisti, ai medici e regalandone qualcuna. Quella è stata la mia prima indagine di mercato: ogni volta che ne regalavo una appuntavo i feedback che mi erano stati dati a voce o anche con il linguaggio del corpo.

Sygla: artigianato ad alta sostenibilità dalla Sicilia / Sei riuscito a fare rete con altri costruttori di penne?

Ho conosciuto altri costruttori di penne, ma ho scoperto un ambiente in cui non ho trovato alcuna cooperazione. Eppure, è importante fare rete sin dall’inizio: chi vuole lanciare un prodotto, da solo non ce la può fare. Ci sono un sacco di costi da affrontare riguardo la grafica, la comunicazione, la creazione e manutenzione del sito web, le foto dei prodotti. All’inizio è quindi meglio farsi aiutare da un gruppo che poi viene pagato anche tramite i risultati del lavoro fatto insieme. Se hai qualsiasi idea, se ci credi vai, però non dire “Ah, questa cosa è mia non lo devo dire a nessuno!”: al contrario, condividi e fai gruppo con altri che sposano il tuo progetto.

Penne legno Sygla

Conoscere le persone giuste lungo il cammino è essenziale. Ciccio Sultano, chef ragusano, è stato colui che mi ha messo in contatto con il grafico che ha creato il marchio di Sygla nel 2015 (inizialmente la mia idea era di chiamarlo “Firma”) ed ha anche fatto da ponte fra me e l’artista Giovanni Robustelli, il quale ha offerto le sue opere pittoriche per la decorazione delle scatole contenenti le penne, a partire da Il flauto magico di Mozart, un suo dipinto molto conosciuto nell’ambiente. Poi, conoscendo diversi scrittori (fra cui Marco Steiner e Nadia Terranova, oggi miei grandi amici), sono riuscito più facilmente ad entrare in contatto con la Fondazione Bellonci, organizzatrice del Premio Strega, di cui ora Sygla è fornitrice dei premi per i vincitori.

Penne Sygla: artigianato ad alta sostenibilità dalla Sicilia / Sei riuscito ad estendere il commercio anche all’estero?

Io sono piccolo e devo rimanere piccolo, al massimo produco in ambito nazionale. Siamo una piccola realtà a cui lavoro solo io, mia moglie e le mie figlie che mi aiutano ogni tanto ed una mia amica che mi dà una mano la mattina. È capitato che mi abbiano chiesto degli ordini dall’estero, per esempio da Parigi, ma io non cerco il business internazionale. Il mio scopo principale è di non avere una famiglia separata ma di poter passare il tempo con i miei familiari. Poi faccio tutto artigianalmente, e non voglio avere una produzione intensiva, il ché significherebbe coltivare alberi per ottenere la legna da utilizzare. Il concetto è quello di salvare un pezzo di legno dal fuoco, dal macero per dare dignità ad una pianta che nella sua vita ha dato tanto, anche semplicemente dell’ombra sotto cui poter stare.

Maria Maddalena La Ferla

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