Randazzo / FdI prende posizione sullo scioglimento degli Organi amministrativi del Comune

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Randazzo

Le segreterie regionale, provinciale e locale di Fratelli d’Italia prendono le distanze da quanto recentemente avvenuto a Randazzo, dove gli organi elettivi (consiglio comunale, sindaco e giunta municipale) sono stati sciolti dal Consiglio dei ministri. E lo fa, Fratelli d’Italia con un documento, a firma del coordinatore locale Fdl di Randazzo, Giuseppe Franco Minissale, scritta in perfetta sintonia e condivisione con il coordinatore provinciale, Alberto Cardillo, e di quello regionale, senatore Salvo Pogliese ex sindaco di Catania.

Nella nota si dissente, su quello che è definito un inciucio amministrativo, dal Movimento per le Autonomie, di Raffaele Lombardo, e dal Partito Democratico, rappresentato in Sicilia dal segretario regionale Anthony Barbagallo e a Randazzo dal vicesindaco Gianluca Anzalone segretario della locale sezione.

FdI prende posizione sullo scioglimento dell’Amministrazione comunale di Randazzo

“Nei giorni scorsi – si legge nella nota di Fratelli d’Italia, che non aveva alcun rappresentante all’interno del civico consesso randazzese – gli Organi amministrativi del Comune di Randazzo sono stati sciolti per ingerenze ed infiltrazioni mafiose, su conforme disposizione del Consiglio dei Ministri. Adesso, come da normativa vigente, l’affidamento della gestione del Comune è affidata per la durata di 18 mesi ad una Commissione straordinaria nominata dal Prefetto di Catania.

Randazzo, il palazzo di città
Il Palazzo di città

Il Commissariamento è avvenuto a seguito dell’attività svolta dalla Commissione prefettizia insediatasi nel marzo del 2023. Essa ha avuto il compito di prendere in esame il periodo di gestione amministrativa dal giugno 2018 al marzo 2023. Periodo durante il quale era alla guida dell’Amministrazione il sindaco Francesco Sgroi. Per probabili responsabilità di una sparuta minoranza, questa gravissima determinazione – resasi evidentemente necessaria – rappresenta un’onta per tutta la città di Randazzo.  Un’onta che mortifica e rischia di bollare come “mafiosa” una comunità che in larghissima parte è costituita da persone perbene, che niente hanno a che fare con organizzazioni mafiose o pseudo tali.

FdI:necessario un riscatto morale e politico-amministrativo della città di Randazzo

Tale infelice e spiacevole situazione – si legge ancora nella nota di Fratelli d’Italia – impone a tutti noi un appello immediato al riscatto morale e politico-amministrativo della Comunità randazzese. Vogliamo pertanto rivolgerci alle coscienze libere di questa Comunità, non permeabili dalla criminalità organizzata.

Il Giudice Paolo Borsellino – ricorda FdI – disse che sarebbe venuto il giorno in cui la Sicilia sarebbe diventata bellissima. Ma ciò sarà possibile solo assumendo la consapevolezza degli enormi errori compiuti in questi ultimi decenni. Errori non solo di carattere penale, di cui è giusto che si occupi la magistratura, nella quale riponiamo assoluta fiducia.

E ancora: la politica sana oggi ha il dovere di risvegliare l’entusiasmo delle nuove generazioni affinchè, con un sano impegno civile e politico, possano riscattare la città di Randazzo dalla pessima immagine attribuitale. Riscatto non solo dal punto di vista morale, ma anche economico, sociale e politico-amministrativo.

“Tutto ciò premesso, nel rigoroso rispetto dei ruoli, il Coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, insieme alla Dirigenza provinciale e regionale, nonché con tutti i suoi Rappresentanti Istituzionali regionali e nazionali, fin da subito, si pone in totale e disponibile collaborazione con la Commissione Prefettizia che amministrerà la città di Randazzo per i prossimi 18 mesi”.

 

G.P.

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