Referendum acqua, i Lions organizzano un dibattito

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L’appuntamento è alle porte, ed in vista del referendum del 12 e 13 giugno il Lions Club di Acireale, presieduto da Salvatore Leonardi, ha promosso una tavola rotonda dal titolo “L’acqua bene di tutti? Oltre il referendum, le ragioni del si e del no a confronto”. Nei giorni scorsi, proprio sul quesito che riguarda l’acqua, il ministro dello Sviluppo Paolo Romani ha espresso più di una perplessità. “Il tema, di grande rilevanza, merita un approfondimento legislativo”. Parole che hanno fatto andare su tutte le furie i promotori del referendum nel timore che le parole del ministro possano far andare in fumo la consultazione e che possa accadere per l’acqua quanto già avvenuto per il referendum sul nucleare, probabilmente sterilizzato dalle modifiche al dl omnibus approvato dal senato e passato alla Camera con lo stop del governo al piano di realizzazione delle nuove centrali in Italia. La tavola rotonda proposta dal club service si inquadra in un contesto di grande fermento ed ha voluto principalmente chiarire le ragioni del SI e del NO partendo da un analisi dei quesiti: il primo intende contrastare il processo di privatizzazione in atto nella gestione del servizio, per ritornare ad una più ampia possibilità di scelta nell’affidamento del servizio in questione; il secondo quesito riguarda invece la tariffa del servizio idrico e intende escludere la possibilità che i privati rovino interesse a gestire i servizi idrici.

Acqua pubblica o privata? «L’obiettivo della tavola rotonda – spiegano i promotori – è quello di informare sulla situazione dei servizi idrici potabili e di consentire il confronto, in un clima di rispetto, tra le ragioni del si e quelle del no sulla presenza di soggetti privati nella gestione dei servizi idrici». L’incontro, tenutosi lo scorso 29 aprile nella sala delle conferenze della parrocchia san Paolo è stato coordinato da Giuseppe Rossi, ordinario di Idrologia e costruzioni idrauliche all’Università di Catania ed ha registrato gli interventi di Ignazio Maria Marino, ordinario di Diritto amministrativo a Catania, di Franco Piro, già assessore regionale al Bilancio e di Osvaldo De Gregoris, direttore generale SEI, servizi idrici etnei.

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