Ricordo 1 / La scomparsa di Antonietta Strano, anima dell’Aifo: una vita aperta al mondo e agli altri

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Antonietta Strano, donna dal carattere forte, dalla personalità ricca di valori etici e religiosi, nella sua lunga e operosa vita, costantemente ha avuto come obiettivo portare la luce dove ci sono tenebre; l’amore nelle terre dove la fame, la lebbra, il dolore affliggono la maggior parte della popolazione: è stata esempio di testimonianza cristiana nella quotidianità.

Provetta insegnante nella scuola primaria nel territorio di Acireale, ha vissuto la sua intensa esperienza con slancio. Quando, nel 1961, in Italia nacque l’AIFO, (Associazione italiana Raoul Follereau), quale realtà eccellente in soccorso dei lebbrosi di Africa, India, Indonesia, Brasile, il cuore di Antonietta cominciò a pulsare per questo ideale: fondò in Acireale il gruppo Aifo, dapprima con pochi elementi, poi con la partecipazione di giovani donne e uomini, sempre più numerosi e attivi. Molteplici le iniziative, promosse da lei con grande impegno, senza sosta, sostenuta dalla convinzione che la terribile  lebbra dovesse essere sconfitta nel mondo, specie dopo la scoperta del virus e del farmaco per curarla.

La responsabilità con cui organizzava la Giornata mondiale della lebbra, che ricorreva nell’ultima domenica di gennaio, è stata sempre esemplare, anche quando, ritiratasi dall’impegno di referente per motivi di salute, continuava a vivere questa missione con tutte le sue forze.

Nell’ultima riunione di novembre di quest’anno, condotta dal referente prof. Giuseppe Vicari, Antonietta con il suo solito, appassionato entusiasmo, è stata presente, battendosi per organizzare con tutto l’impegno possibile sia la GML  2018, sia la commemorazione pubblica del quarantesimo della morte di Raoul Follereau, l’apostolo dei lebbrosi, che aveva conosciuto personalmente.

Il suo sublime ideale per tutta la sua nobile esistenza terrena è stato sensibilizzare i cittadini, specie quanti erano legati a lei da vincoli di amicizia, quali ad esempio le dottoresse Maria Barbagallo e Graziella Brex, ormai scomparse. Inoltre, attenzionava le scuole, le associazioni giovanili, le parrocchie, invitandole a considerare i lebbrosi come fratelli da aiutare con generosità. Ora ci assisterà dal Cielo con il suo sorriso.

        Anna Bella 

 

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