Santa Venerina / Natale Ronsisvalle, dipendente comunale in pensione dopo 42 anni: “Bisogna prendere la vita con filosofia”

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Da sx: il sindaco Greco, Natale Ronsisvalle e Sebastiano Calì

Natale Ronsisvalle, dopo quarantuadue anni di servizio ha lasciato il Comune di Santa Venerina per andare in pensione per raggiunti limiti di servizio.
Natale Ronsisvalle –  67 anni il prossimo novembre –  è  un dipendente comunale fin dal 1978. Come si legge in una nota stampa del Comune – ha iniziato la sua carriera lavorativa come lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato quale funzionario incaricato della revisione dei conti consuntivi. La sua condizione di precario è durata bene nove anni. Dopo di che nel 1986 è stato assunto a tempo indeterminato, occupandosi di conto consuntivo, di bilancio e gestione economica del personale.

Da sx: il sindaco Greco, Natale Ronsisvalle e Sebastiano Calì

Figlio d’arte, in quanto anche il padre Gaetano era dipendente comunale impiegato presso l’ufficio anagrafe e lo stato civile, ha frequentato il Comune fin da piccolo.
Natale, persona molto preparata professionalmente, in tutti questi anni di servizio non ha mancato di dare il suo apporto lavorativo tutte le volte in cui è stato richiesto. Infatti, negli ultimi anni della sua carriera lavorativa, pur essendo inquadrato nell’Ufficio Personale ha continuato a  collaborare con il Servizio Ragioneria. E’ sempre stato un punto di riferimento per tutti i colleghi anche per il suo ruolo di incaricato della redazione delle busta paga e della connessa erogazione degli stipendi.
Sempre pronto a mettere a disposizione degli altri la sua competenza e  il suo sapere, è riuscito a farsi voler bene e rispettare da tutti. Molto apprezzato per il suo carattere pacifico e per la sua ironia che gli ha sempre permesso di sorridere e alleggerire le situazioni e le discussioni anche le più animate.
Parole di elogio anche da parte del sindaco Salvatore Greco: “Hai illuminato le giornate di questi lavoratori facendo loro gli stipendi. Sappiamo che sarai impegnato con la parrocchia e sappiamo che tu inauguri una stagione di pensionamenti che avverranno da qui a poco. Grazie per essere stato con noi”.
Lo stesso lavoratore ha salutato i suoi colleghi,  con un momento di convivialità in cui ha tenuto a dare qualche consiglio: “Avere pazienza, collaborare ed inghiottire anche tanti bocconi amari. Prendere la vita con un po’ di filosofia ed avere la capacità di riderci su. Sono stato bene qua con voi e mi auguro che ci possa essere un ricambio generazionale”.
Il taglio di una torta con la scritta “Grazie per questi anni trascorsi insieme”  e lo stappo dello spumante ha concluso la cerimonia di saluto.

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