Santa Venerina / Presentato il progetto “Separati in casa, valorizzati in piattaforma”per una gestione virtuosa della raccolta differenziata

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Differenziare è importante ma riciclare è ormai un obbligo. E’ questa la sfida del futuro i cui contorni sono stati illustrati a Santa Venerina, nella Sala Consiliare “Maria Grazia Cutuli”, nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto denominato “Separati in casa, Valorizzati in piattaforma”, promosso dal Comune – che informa con una nota esplicativa – in collaborazione con l’associazione “Economia Circolare”.
Per valorizzare davvero i rifiuti – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Ecologia del Comune  di Santa Venerina, Santo Oliveri –  trasformandoli da problema a risorsa, e premiare gli sforzi delle amministrazioni pubbliche e dei privati che fanno la raccolta differenziata, occorre dotarsi di una filiera di riciclo, cioè di un sistema industriale a servizio di una gestione virtuosa dei rifiuti che permetta di reimmettere nel mercato materie prime rigenerate”.

Solo aumentando la percentuale di recupero dei rifiuti, si riduce l’impatto ambientale dei rifiuti prodotti e diminuisce anche il conferimento di rifiuti in discarica.

Al fine di raggiungere il nuovo obiettivo imposto dalla Comunità Europea del 50% del materiale avviato a recupero, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvatore Greco ha pensato di avviare il progetto “Separati in Casa, Valorizzati in Piattaforma”. Il progetto verrà realizzato in collaborazione con l’associazione “Economia Circolare” che metterà a disposizione dell’amministrazione dei volontari ambientali, che un paio di giorni la settimana, effettueranno delle verifiche su tutto il territorio comunale sulla qualità della differenziazione dei rifiuti da parte degli utenti e, nei casi in cui dovessero emergere delle criticità, spiegheranno al cittadino le modalità da seguire per la corretta differenziazione.
Ci poniamo obiettivi ambiziosi – ha detto il sindaco Salvatore Greco – in quanto parliamo di riciclo. Il nostro Comune ha colto gli obiettivi prescritti dalla legge raggiungendo  una percentuale di raccolta differenziata del 67%. Ora dobbiamo guardare oltre e pensare al riciclo. L’importante è stato far capire alla gente che occorreva innanzitutto differenziare. Ora possiamo parlare della purezza dei materiali differenziati”.  “Oggi celebriamo l’instaurarsi  di questo rapporto con l’associazione ‘Economia Circolare’ – ha aggiunto il primo cittadino –  e ne sono molto felice e grato in quanto fornirà un contributo positivo per la cittadinanza  con  azioni di dissuasione verso comportamenti sbagliati”.
I Paesi, che fino ad ieri garantivano l’acquisto di materie rigenerate dall’Italia, cominciano a raccogliere  meglio e a recuperare i rifiuti prodotti, diventando così autonomi nel reperire risorse rigenerate. Ecco che risulta fondamentale incentivare il più possibile una filiera del recupero interno e avviare così un’economia “circolare” che possa autosostenersi.
L’Italia avvia effettivamente a recupero il 33% dei rifiuti che raccoglie in maniera differenziata. Ma l’Unione Europea ha imposto un obiettivo: raggiungere entro il 2020 la percentuale di riciclo del 50% .
Obiettivo primario del progetto “Separati in casa, valorizzati in piattaforma” è il miglioramento della qualità della raccolta differenziata dei rifiuti. In ambito nazionale, tra il 2015 e il 2016, pur essendo aumentata del 5% la percentuale di raccolta differenziata, la percentuale dei materiali avviati a riciclo è aumentata solo dell’1%. Come mai? Il motivo sta nel fatto che per aumentare la percentuale di raccolta differenziata si consente un cattivo conferimento dei rifiuti. Accade, infatti, che al momento della selezione in piattaforma, si riscontrano notevoli quantità di scarto che finiscono in discarica.
Il valore dei materiali di recupero è legato alla loro purezza.
La sola raccolta selettiva non sempre è sufficiente ad assicurare una qualità adeguata. E’ necessaria un’operazione di pulizia in stabilimento. Questa operazione costa. Quindi meglio vengono selezionati i rifiuti, minori saranno i costi di selezione.
Tutto questo necessita della collaborazione dei cittadiniha detto il sindaco Grecoche risulta indispensabile per ottenere la massima qualità dei materiali recuperati. I cittadini sono i protagonisti della raccolta differenziata. Ci sono iniziative che un amministratore può conseguire con atti amministrativi  o con atti d’imperio. Ma una delle cose che non si può fare con atti d’imperio è la raccolta differenziata che risulta possibile solo  se i cittadini fanno correttamente la differenziazione dei rifiuti. Abbiamo visto giusto portando avanti delle azioni di sensibilizzazione verso i cittadini.  Altro dato di cui vado orgoglioso è che la percentuale di raccolta differenziata nel nostro Comune è cresciuta in modo graduale e costante. Mi sento confortato dal nostro dato che rappresenta un valore consolidato nel tempo. Un plauso rivolgo al lavoro appassionato e convinto del responsabile del servizio ecologia  Santo Oliveri che ci ha messo tanto impegno”.
Inoltre, avendo l’amministrazione comunale, avviato, da oltre tre anni, il progetto sul compostaggio domestico denominato “Io mi composto bene”, ed avendo superato le 650 adesioni di utenti che autosmaltiscono la frazione organica dei rifiuti, si rende necessario, a questo punto, avviare delle verifiche, al fine di eliminare le eventuali criticità legate alla non corretta gestione della frazione umida dei rifiuti.
Si è calcolato che in un anno, gli effetti della sensibilizzazione comporteranno un risparmio per il Comune di Santa Venerina di circa 45 mila euro, di cui euro 32 mila di costi di minor conferimento in discarica ed euro 13 mila di maggiori proventi dai corrispettivi del CONAI.
L’associazione Economia Circolare – ha spiegato il suo presidente Elio D’Amico – fornirà al Comune di Santa Venerina degli esperti volontari ambientali qualificati tramite attestati riconosciuti ed un’azione in campo con un monitoraggio del territorio e un controllo su coloro che hanno aderito al progetto sul compostaggio domestico. Mi auguro che Santa Venerina sia un esempio e un laboratorio per  gli altri Comuni. Infatti, negli ultimi anni, Santa Venerina ha raggiunto un percentuale del 67% di raccolta differenziata. L’obiettivo da raggiungere entro il 2019 è di arrivare al 75%”. “L’associazione Economia Circolare  – ha approfittato per dire il presidente D’Amico   – sarà presente alla settimana europea della riduzione dei rifiuti  dal 17 al 25 novembre 2018 con il progetto dal titolo ‘E…non rassegnamoci’  che coinvolgerà scuole, insegnanti, genitori, commercianti e amministratori”.
Ha voluto dire la sua anche Guido Lovetere, consulente dell’amministratore giudiziario della società “Clean Up” che gestisce il servizio di nettezza urbana del Comune di Santa Venerina: “Il nostro front office sono i lavoratori a cui va il mio ringraziamento. L’aggiunta di un’associazione specializzata in raccolta differenziata sarà un valore aggiunto anche per i cittadini che potranno fruire dei loro preziosi consigli in tema di corretta differenziazione”.
Cinque gli obiettivi che si prefigge di raggiungere  il progetto: valorizzazione dei rifiuti  volta al recupero di materie prime; recupero effettivo del 50% delle materie; realizzazione di una raccolta differenziata di qualità, minimizzando le impurità; produzione di rifiuti urbani biodegradabili in una quantità minore di 80 Kg per abitante all’anno; raggiungimento di una percentuale del 50% di utenti che aderiscono al compostaggio domestico.

 

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