Scuola / Parliamo di pace con il Premio Ilaria e Lucia

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Pariliamo di pace con Ilaria e Lucia
Ilaria Favara e Lucia Messina

Parliamo di pace con Ilaria e Lucia. E’ stato pubblicato il Bando di Concorso della XVIII edizione del Premio Artistico Letterario Ilaria e Lucia. Il termine per la presentazione dei lavori da parte degli alunni della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado e degli studenti dell’Università è stato fissato al 31 marzo 2023.

Ilaria e Lucia, sensibilità e condivisione dei valori della vita

C’è tutto il candore di Ilaria Favara (la giovane studentessa universitaria della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania morta con la collega e amica Lucia Messina il 17 dicembre 2001 nell’incendio dell’Hotel nel quale alloggiavano a Parigi) nella poesia che “apre” il Bando . C’è il candore e la fine sensibilità di una ragazza che aveva scelto sin da bambina di informare la sua vita a certi valori: “la pace, l’amore, la fratellanza tra gli uomini”. “Era una bambina sensibile, spontanea ma tanto profonda” – mi dice oggi la madre, prof.ssa Amelia Bellino – con Lucia erano colleghe ed amiche e condividevano, oltre che l’interesse per gli stessi studi, anche “lo stesso modo di vedere la vita, di rapportarsi con gli altri con generosità e altruismo, gli stessi principi religiosi e morali”.

La pace secondo Ilaria, ad appena 10 anni di età, è vedere un mondo diverso

A conferma, basti vedere come Ilaria,  a 10 anni appena, parlava di pace. “La pace è vedere un mondo diverso…; …la pace è guardare il mondo più unito, sentire la vita migliore; …la pace è vedere i Capi guardarsi fraternamente, sentire le voci di bimbi uniti cantare le lodi di un mondo migliore”. Ed è proprio il tema della pace, “un sogno – come scriveva Mandela – che può diventare realtà”, il tema proposto per questa diciottesima edizione del concorso.

Pariliamo di pace con Ilaria e Lucia
Ilaria Favara e Lucia Messina

L’impegno delle scuole Diaz e Boggio Lera e dell’Università di Catania… 

Il concorso è indetto dall’ICS  “Diaz – Manzoni” di Catania (bando al link), con la collaborazione della fondazione Ilaria Favara e Lucia Messina, del Liceo Scientifico “Boggio Lera” di Catania, dell’Università di Catania (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Dipartimento Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze Politiche e sociali), dell’UNICEF, del Comune di Catania, della Comunità Sant’Egidio, del Cope, del Movimento per la Vita e dell’AIMC di Catania.

Il tema del concorso: “Piccoli gesti di pace fanno una cultura di pace”

“Piccoli gesti di pace fanno una cultura di pace”. Tema stimolante e quanto mai attuale nei  tempi bui che viviamo. “Si può insegnare al bambino non solo ad evitare l’errore ma a capire – scriveva Gianni Rodari – che l’errore spesso non sta nelle parole ma nelle cose, che bisogna correggere i dettati, certo, ma bisogna soprattutto correggere il mondo”. E, come dice Papa Francesco, “…non possiamo più pensare a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali”, ma dobbiamo “creare le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato alla ricerca di un bene che sia davvero comune”.

“La difficoltà a parlare di pace in un mondo che sembra cadere sotto i razzi delle guerre”

“Il tema di quest’anno muove  dalla constatazione che prevale, tra i giovani in particolare, un senso di inquietudine per la difficoltà a parlare di pace in un mondo che sembra cadere sotto i razzi delle guerre, sotto i disastri di una natura sempre più violata, sotto i valori di un mercato che guarda più ai profitti che alle persone”. “Si ha la triste sensazione di non poter agire e si smarrisce il valore delle piccole azioni. L’impegno creativo è donazione di sé: condividere un nostro sapere è un gesto di attenzione verso l’altro; contaminare in momenti di gioia chi ci sta accanto è trasformare l’io in Comunità”.

“Lasciamoci cambiare il cuore, scegliamo di vivere la pace con i nostri piccoli gesti”

“Lasciamoci  cambiare il cuore, scegliamo di “vivere” la Pace, di essere profeti, con i nostri piccoli gesti”. Parole nelle quali si specchiano fedelmente i valori ai quali Ilaria e Lucia avevano informato la loro vita: quale occasione migliore per continuare ad onorarne la memoria?

Giovanni Lo Faro

 

 

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