Solidarietà / “Aiuto alla Chiesa che Soffre”ricostruisce in Iraq

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Mosul

La Fondazione “Aiuto alla Chiesa che soffre” (ACS) è un’operà di carità al servizio dei cristiani sofferenti nel mondo. Prese l’avvio nel 1947 dall’iniziativa di padre Werenfried van Straaten che esortò la popolazione dei Paesi bassi ad aiutare i tedeschi sfollati, tra cui 3mila sacerdoti.

Opera anche in Iraq. Qui Papa Francesco, il 7 marzo 2021, nella Basilica di Al-Tahira, Qaraposh, ha voluto far conoscere al mondo intero le penose condizioni di vita dei cristiani, perseguitati sin dal  dopoguerra del secondo conflitto mondiale (1947).
La Basilica, distrutta e ricostruita, quale simbolo di speranza per tutto l’Iraq, è stata per il Papa sede della sua fervente preghiera a Dio. Egli ha chiesto attraverso l’intercessione della potente Vergine Maria, d’intervenire donando la pace a tale popolo, che nel 2003 contava  1,3 milioni di persone. Oggi  si sono ridotte incredibilmente a meno di 250mila.aiuto alle popolazioni in povertà

La fuga delle famiglie, dopo la distruzione dell’ISIS, è stata paurosa ed eloquente. Oggi circa 10mila famiglie, quasi la metà di quelle sfollate, in seguito alla ricostruzione delle loro case, fortunatamente sono ritornate. Si tratta della ricostruzione e della ristrutturazione di abitazioni danneggiate o del tutto distrutte. La Piana di Ninive poco a  poco si sta ripopolando, evitando così la fuga dei cristiani che, per sottrarsi alle persecuzioni, abbandonano il loro Paese, diventando migranti in cerca di una nuova sistemazione.

In 3 anni 50 milioni di euro di Aiuto alla Chiesa che Soffre per l’Iraq

“Aiuto alla Chiesa che Soffre” si è occupata anche della ricostruzione o del restauro di conventi o case religiose. Negli ultimi tre anni, ben 39 strutture religiose sono state restaurate, tra cui il Centro pastorale Vergine Maria a Bashiqa.
Il lavoro è molto scarso, per cui le famiglie cristiane in condizioni di estrema povertà ricevono aiuti per la sopravvivenza.
“Aiuto alla Chiesa che Soffre” in tre anni, in Iraq, ha impiegato oltre 50 milioni di euro, per sostenere la diffusa emergenza umanitaria, riuscendo a realizzare 255 progetti e varie iniziative.
Si possono aiutare i cristiani perseguitati in Iraq, collegandosi con “acs- italia.org”.

“Anche ad Acireale- spiega il parroco della Cattedrale don Mario Fresta- è stata attuata un’iniziativa in favore di ACS.
In Cattedrale, nella cappella del Santissimo abbiamo esposto oggetti sacri, provenienti dalla Basilica dell’Immacolata di Qaraqosh, in Iraq, con lo scopo d’interpellare le coscienze per prendere atto che essere cristiani comporta una scelta di vita. In tante parti del mondo, i cristiani subiscono persecuzioni. Nella  settimana, dedicata all’ ”Unità dei Cristiani” abbiamo pregato anche per i cristiani perseguitati: è il martirio che accomuna i cristiani delle varie confessioni. Come ci ricorda il Papa: “Il seme della comunione cresce con il sangue dei martiri.”

Anna Bella

 

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