Solidarietà / Le Giornate dei poveri e della colletta alimentare a sostegno di chi è in difficoltà

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Giornata poveri 2023

Domenica 19 novembre si celebra la VII Giornata Mondiale dei Poveri dal titolo “Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7). Essa non è un evento ma si può intendere come un tempo che scandisce l’anno pastorale della carità per porre la persona fragile al centro delle riflessioni e delle azioni comunitarie.veglia di preghiera a Carruba

In preparazione a questa giornata- informa una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi – venerdì 10 novembre, alle ore 19, nella Parrocchia San Martino Vescovo in Carruba, in occasione della vigilia di San Martino di Tours, santo della carità, si terrà la Veglia di preghiera diocesana. A presiederla don Orazio Tornabene, direttore Caritas diocesana.
“È opportuno continuare ad ascoltare attivamente il territorio, tra povertà e risorse, coinvolgendo chi già conosce ed opera.  Poichè sono sempre più necessarie le alleanze sociali. Risvegliamo in noi la spiritualità di comunione e di corresponsabilità. E preghiamo anche  Dio misericordioso affinché elargisca alla Chiesa di Acireale la carità di non distogliere mai lo sguardo dai poveri”.colletta alimentare 2022

Il direttore, inoltre, ricorda che sabato 18 novembre ricorre la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Egli invita tutti a recarsi ai supermercati che aderiscono all’iniziativa al fine di donare beni di prima necessità per coloro che sono in difficoltà. Seguendo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.
Per educarsi a sovvenire a quanti chiedono aiuto alle comunità parrocchiali, oltre ad allestire in maniera stabile nelle chiese le ceste della carità o cassette per le offerte, don Orazio invita ad iniziare collaborazioni di servizi caritativi interparrocchiali, così da moltiplicare le risorse.
Si potrebbero, ad esempio, effettuare scambi di prodotti in esubero per sopperire alle necessità degli svantaggiati ed organizzare momenti di preghiera comuni.
Conclude il direttore don Orazio: “Solo avendo lo sguardo fisso su Cristo daremo un volto ai fratelli. Trasformiamo la nostra preghiera in strumenti di carità e benedizione concreta al prossimo”.

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