Sondaggi / Che rapporto hanno i giovani liceali di Acireale e Catania con la politica?

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Il punto di partenza di questo sondaggio pensato nella redazione della Voce dell’Jonio ad Acireale è un semplice quesito: che rapporto hanno i giovani con la politica? Nell’ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro, abbiamo posto sette domande inerenti l’argomento ad un campione di trenta adolescenti che vivono ad Acireale, Catania o dintorni. Tutti studiano in licei differenti e, in piccola parte, sono attivi nell’ambito della politica studentesca.

Acireale / Rapporto tra giovani e politica: premesse fondamentali del sondaggio

Ciascuno degli intervistati ha dunque un impatto del 3,3% nelle statistiche che vi riportiamo di seguito. In alcuni casi, però, non è stato possibile riportare una percentuale esatta e, pertanto, si propone piuttosto la risposta maggiormente condivisa. Vi è pure un ottavo quesito, posto esclusivamente a tre di loro che già ricoprono il ruolo di rappresentanti.

1) Cos’è per te la politica? Se ne hai un’idea, a cosa pensi servirebbe?

Dalla prima domanda, sono emerse fin da subito diverse idee del concetto di politica. C’è chi ritiene sia “un servizio per la tutela del popolo”. Altri la definiscono “l’insieme di persone ed enti che vogliono far del meglio per la società” oppure “l’amministrazione della vita pubblica”.

2) Segui la politica europea?

Il 20% degli intervistati ha risposto positivamente, riportando un interesse attivo per la politica europea. Il 10% ha confessato di aver iniziato ad attenzionarla solo di recente, dati i conflitti armati e le tensioni politiche che affliggono l’Europa (e non solo) in quest’ultimo periodo. Il restante 70%, cioè 21 intervistati su 30, non se ne interessa affatto.

3) Segui la politica nazionale?

Rispetto all’ambito europeo, ciò che avviene all’interno dei confini italiani sembra coinvolgere maggiormente i ragazzi. Il 53% di loro ha infatti confermato di essere interessato alla politica nazionale. Il rimanente 47%, invece, è poco o per nulla interessato.

4) Segui la politica del tuo comune di residenza?

In riferimento alla vita politica comunale, i dati riportano nuovamente un calo. Solamente il 35% del campione ha dichiarato il proprio attivo coinvolgimento. Torna a rappresentare la maggioranza, dunque, la percentuale di adolescenti che ha risposto negativamente alla domanda: è il 65%.

5) Nel caso di elezioni di tuoi possibili rappresentanti, siano essi di istituto, amministratori locali o politici, ti documenteresti prima di votare?

Il 93% dei soggetti ha dato una risposta positiva al riguardo, affermando che in
sede di voto avrebbe già le idee chiare grazie ad una precedente ed accurata fase d’informazione. Eppure, c’è una preoccupante minoranza, pari al 7% che, invece, non presenta alcuna propensione ad una giusta documentazione.

6) Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon rappresentante o un
buon politico?

La domanda ha scaturito negli intervistati un numero di risposte piuttosto variegate, che però si ricollegano comunque fra loro. In un politico o rappresentante i giovani ricercano principalmente i seguenti aspetti: grande capacità organizzative e di risoluzione dei problemi, lealtà, onestà, propensione al progresso e all’ascolto delle problematiche e urgenze della propria comunità di riferimento.

7) Prima o poi, saresti interessato a candidarti tu stesso come rappresentante?

In merito alla presa in considerazione di un’eventuale propria candidatura come rappresentante, il 56% degli studenti palesa curiosità e il desiderio di ottenere un simile incarico in futuro. Il restante 44% ha invece spiegato di non essere interessato a tale opportunità.

8) In qualità di rappresentante, come vivi la tua carica? Credi di
rispecchiare quelle caratteristiche da te citate in risposta alla sesta domanda?

Tra i trenta intervistati per questo sondaggio, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare due rappresentanti d’istituto, rispettivamente del “Gulli e Pennisi” di Acireale e del “Principe Umberto” di Catania, ed un rappresentante della consulta provinciale del primo liceo citato. Tutt’e tre ritengono di rispecchiare le caratteristiche da loro elencate, mostrandosi intenti a migliorarsi. Allo stesso tempo riconoscono, però, di avere mancanze, spesso dovute anche all’alta mole di studio.

Dalle statistiche si passa alle conclusioni: alcune idee comuni tra i giovani

In questa prima parte dell’articolo ci siamo limitati a riportare i dati delle interviste.
Ora, però, occorre distaccarsi dalla freddezza delle statistiche e da esse, sempre rispettando l’anonimato e l’oggettività, trarne un commento conclusivo. Il primo quesito, forse quello che richiedeva maggior riflessione, nonostante fosse soggettiva, ha portato a repliche molto coerenti fra loro. Ciò lascia intendere un’idea comune sull’argomento tra i giovani.

Acireale, rapporto tra giovani e politica / il dato allarmante: troppa poca attenzione al Paese

Proseguendo con le successive due domande, le statistiche appaiono piuttosto allarmanti. Se da un lato è “comprensibile” non seguire la politica europea, perché spesso considerata distante dalla vita quotidiana (seppur anche questo si tratti di un luogo comune assolutamente falso), lo stesso non si può pensare riguardo l’ambito nazionale. La sua conoscenza risulta fondamentale per sapere in primis cosa succede in Italia, ma anche per comprendere come funzionano gli organi che la costituiscono e, soprattutto essere a conoscenza delle idee e aspirazioni che ogni candidato o partito porta avanti.

Di qui, ci colleghiamo alla quinta domanda: pur trattandosi di soli due intervistati, il fatto che possa mancare la propensione all’informazione è preoccupante. Informarsi sugli aspiranti candidati è imprescindibile, in modo da arrivare ad un voto che non sia perso, ma che possa piuttosto avere valenza anche in quella battaglia personale a difesa delle proprie idee. In parte stupisce, invece, il consenso positivo riscontrato nella
quarta domanda: seppur in bassa percentuale, supera le aspettative, perché non è raro pensare che, fra le diverse politiche territoriali, quella comunale sia sempre più distante dai
giovani.

I motivi dietro il mancato seguito della vita politica: molta autocritica fra i giovani

Con la sesta domanda abbiamo appurato come la comunità cerchi determinate
caratteristiche in un proprio leader. In tale ottica, è interessante notare come gli ultimi due interrogativi abbiano portato ad una spiccata autocritica ad opera degli intervistati: molti ammettono che il proprio disinteresse derivi dal proprio carattere. Chi, invece, è propenso va oltre il giudizio altrui, dando prova delle proprie capacità. Punta ad arrivare all’obiettivo
prefisso. È il caso di chi ricopre la carica: chi si è messo in gioco ed una
volta arrivato al traguardo, oltre all’ovvia gratificazione personale, ottiene la possibilità, nel
proprio piccolo, di cambiare le cose.

Un ultimo quesito per voi lettori

Per concludere poniamo a te, lettore, queste domande, indipendentemente dall’età;
sapresti, come chiedeva Socrate, definire il concetto, in questo caso, di politica? Hai
avuto la possibilità di viverla in prima persona? E se sì, ritieni che sia presente un forte distacco generazionale su questo tema?

Giuseppe Greco Giorgio Amantia Studenti AcirealeA cura di Giuseppe Greco (a sinistra) e Giorgio Amantia

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