Terme / Da Sciacca ad Acireale, stallo in Sicilia

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Da Sciacca ad Acireale, corre sul binario dell’associazionismo l’impegno civico in difesa delle terme di Sicilia. La Regione Siciliana, azionista unico di Terme di Sciacca SpA e Terme di Acireale Spa, è ferma al palo da mesi. Si va verso lo scioglimento delle due società, che insieme in dieci anni dall’avvio della liquidazione hanno accumulato perdite per più di 25 milioni di euro e decrementato il patrimonio netto di 38 milioni, pur rimanendo chiusi e inattivi gli stabilimenti termali per lungo tempo. Si dovrebbe passare alla fase successiva, l’affidamento della gestione del termalismo pubblico ai privati, ma il percorso non è semplice. A Sciacca, per ben tre volte, il bando è andato deserto. Ad Acireale non è stato mai predisposto.

Terme / Da Sciacca ad Acireale, perché è stallo in Sicilia

Senza una chiara strategia regionale sul termalismo, nessun serio investitore privato si farà mai avanti. Non è escluso che all’uscio ci siano speculatori pronti ad approfittarsi delle dismissioni regionali, ma ci sono norme e procedure che aiutano il decisore pubblico ad allontanare i tentativi d’assalto di quelli che passano spesso per “salvatori della patria”. Procedendo tra annunci e smentite, la Regione sta provando a percorrere varie strade. Con la nota n.4256 del 19.11.2020 (Piano regionale per la ripresa e resilienza) avanzata al Governo nazionale in merito alla utilizzazione dei fondi del Recovery Plan, la Presidenza della Regione aveva inserito una voce sulla valorizzazione del termalismo regionale.

Qual è il piano strategico? terme acireale regione

Il punto 2.15 si intitolava Piano strategico di sviluppo del turismo del benessere (sostegno al settore termale). Che fine abbia fatto quella proposta nel documento finale del PNRR appena approvato da Draghi non si sa. Successivamente, a dicembre il Presidente Musumeci aveva dichiarato di voler avviare, insieme a Federterme, una interlocuzione con l’INAIL per una possibile acquisizione degli stabilimenti da parte dell’istituto di previdenza. Per mesi non si è saputo più nulla di questa trattativa, che forse non è mai cominciata. Anche questo tentativo si è arenato, è stato recentemente comunicato dai vertici regionali. Nel frattempo, per smuovere un po’ le acque, associazioni e movimenti di cittadini si impegnano in difesa del termalismo.

“Marcia su Palermo per le Terme”

E’ l’iniziativa avviata a Sciacca nei giorni scorsi che ha visto coinvolti, insieme al Sindaco Francesca Valenti, anche alcuni parlamentari. Il corteo, partito dalla cittadina termale, snodatosi lungo diversi centri della Sicilia occidentale per quattro giorni, è arrivato ieri a Palermo ma non ha ricevuto udienza da parte dei vertici istituzionali regionali. Nelle settimane scorse, c’erano state dure prese di posizione del comitato civico per il patrimonio termale di Sciacca che rivendicavano una parte anche piccola delle risorse del PNRR per rilanciare il termalismo pubblico e privato della Sicilia. Ad Acireale, il clima è più tiepido, anche se l’insoddisfazione dei cittadini è elevata. Le Terme di Santa Venera e di Santa Caterina sono in stato di completo abbandono.

Le responsabilità delle istituzioni e l’attesa terme acireale abbandono

La deputazione locale in seno all’ARS, per quanto non presente nella compagine governativa, appoggia dall’esterno la giunta Musumeci. Dunque non si espone più sull’argomento. Il Sindaco Stefano Alì, che ha seguito attentamente le diverse fasi della liquidazione negli ultimi mesi, inclusa la buona novella del riacquisto dell’ex albergo Excelsior Palace e del complesso polifunzionale, attende notizie confortanti da Palermo. Che però non arrivano mai. Ad occuparsi di termalismo, oltre ad un gruppo di professionisti che confidano nelle capacità risolutive dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, è rimasto il Lions Club cittadino, protagonista di uno storico sodalizio con i suoi 55 anni di attività e quest’anno presieduto dalla prof.ssa Cettina Laudani.

Da 10 anni è attivo il Forum permanente sulle Terme di Acireale

Promosso dai Lions, il Forum ha seguito le tappe più salienti della complicata doppia fase della liquidazione e della privatizzazione, denunciando anche incongruenze nelle procedure. Adesso però è il momento delle proposte. E’ un controsenso che, in tempi di grande attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, non si dia impulso al termalismo. Un indotto che coniuga turismo, salute e benessere ed un settore capace di generare un significativo indotto sul piano economico. E’ ancor più un controsenso non investire risorse pubbliche che accompagnino il processo di transizione ai privati, nell’ambito di una strategia di valorizzazione delle destinazioni turistiche termali, come sono Sciacca ed Acireale.

Saro Faraci

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