Trecastagni / Prosegue fino al 31 la mostra multimediale sulla storia delle neviere e della granita siciliana

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Granita. Gli ingredienti

Presso i locali dell’ex convento San Francesco di Trecastagni è in corso la mostra interattiva “Dalle neviere e nevaroli di Sicilia alla storia della granita siciliana”;  un’iniziativa promossa dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana e realizzata, con il patrocinio del comune di Trecastagni, in collaborazione con “Interactivia” e “Progetti Collaterali”, con l’intento di far conoscere al vasto pubblico un importante tassello della storia economica e sociale dell’isola. Fino all’affermazione della refrigerazione artificiale negli anni cinquanta del secolo scorso, infatti, la neve delle nostre montagne – e in particolare dell’Etna, principale “serbatoio” della Sicilia – costituì una fonte di lavoro e di godimento per il palato alimentando la produzione di gelati e sorbetti molto apprezzati tra ‘700 e ‘800 per la loro qualità e varietà anche dai viaggiatori del “Grand Tour”.

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Antichi strumenti di lavoro del gelatiere

La Mostra si sviluppa in uno spazio che accoglie, oltre a strumenti tradizionali, un nuovo concept museale basato su laboratori creativi e tecnologie innovative nel campo della visualizzazione dei contenuti che, con l’utilizzo di tavoli touchscreen, totem, video proiezioni interattive e riproduzioni audio, rendono facilmente fruibili le tematiche trattate. Una mostra che coinvolge i cinque sensi e favorisce l’approccio alla conoscenza del patrimonio identitario siciliano con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni e arricchire il dialogo intergenerazionale.

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Esposizione multimediale

Un tuffo nel passato per conoscere e scoprire nel dettaglio e dall’origine la storia del commercio della neve e della granita artigianale in Sicilia, i suoi personaggi, il territorio e le materie prime. Il percorso espositivo si articola in otto spazi che, con strumenti tradizionali e tecnologie innovative nel campo della visualizzazione dei contenuti, coinvolgono i cinque sensi per favorire l’approccio e sensibilizzare le nuove generazioni sul tema degli antichi mestieri. Ci sarà a anche la possibilità (su prenotazione) di assistere a dei laboratori dedicati alla realizzazione della granita, secondo l’antica metodologia manuale.

Il visitatore – ci dice la curatrice della mostra, Tiziana Privitera – viene trasportato in un contesto in cui può ammirare pezzi storici, fotografie d’epoca, leggere testi descrittivi, scoprire curiosità. L’allestimento è caratterizzato dall’esposizione di oggetti tipici della tradizione (antichi pozzetti per il trasporto del gelato, mantecatori manuali, arnesi da lavoro, paglia, sacchi di juta), attraverso i quali possiamo andare alla riscoperta di personaggi e strumenti che hanno fatto la storia della granita siciliana”.

Inaugurata lo scorso 20 dicembre, la mostra sarà visitabile (esclusi i giorni 25 e 26) fino al prossimo 31 dicembre, da lunedì a venerdì la mattina (ore 9/13) e la domenica intera giornata (ore 9/13 – 16/20). Info su www.minng.it

Guido Leonardi

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