Valverde / Emergenza piazza e Santuario. Il sindaco Saro D’Agata e padre Nei: “Tutto tornerà come prima”

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Ieri, giovedì 5 ottobre alle 20, si è tenuto l’incontro nella chiesa della Misericordia di Valverde, rivolto a tutti i cittadini per essere informati sulle condizioni effettive della piazza e del Santuario del paese, in seguito ai danni arrecati dalle burrascose piogge di questi ultimi giorni.

Lo scorso dicembre il Santuario di Valverde, a causa del maltempo, ha subito importanti danni a livello strutturale. Ad essere colpita l’ala del convento, in cui vivevano padre Nei, padre Gelson, padre Leandro  e padre Cherubino, il chiostro e una parte della facciata; i pilastri dell’adiacente convento agostiniano hanno ceduto e mandato in rovina mura e alcuni dipinti.
La bomba d’acqua di mercoledì 27 settembre ha aperto una piccola voragine tra il Municipio e la piazza. Nemmeno due giorni dopo un’altra buca si è aperta nei pressi del Santuario.
I recenti controlli dei vigili del fuoco hanno portato alla dichiarazione dell’inagibilità e alla chiusura della stessa chiesa e al completo transennamento della piazza.
Il sindaco Saro D’Agata e padre Nei – parroco del Santuario -, insieme con l’ingegnere Raffaello Di Mauro e con il responsabile dell’Ufficio beni culturali della curia di Acireale, don Carmelo Sciuto, hanno illustrato ai cittadini il lavoro compiuto fino ad ora e come ci si sta muovendo al fine di trovare la soluzione a questi problemi.
Obiettivo dell’incontro chiarire, dunque, ai cittadini l’attuale situazione di sicurezza della piazza e del Santuario di Valverde.

Ad introdurre l’incontro padre Nei che, tra l’altro, ha detto: “I vigili del fuoco hanno agito per precauzione, le indagini ci daranno la certezza che il Santuario può essere riaperto. Abbiamo chiesto al sindaco di utilizzare la scuola elementare di corso Vittorio Emanuele per fare il catechismo e per rasserenare le famiglie, anche se le aule del catechismo della chiesa sono agibili. Dobbiamo riportare il Santuario per com’era, riuscendo ad ottenere anche gli aiuti dell’8×1000”.
Il primo cittadino ha riassunto l’andamento della situazione e come si è intervenuti, a partire dallo scorso 7 dicembre, e ha precisato: “Recentemente abbiamo chiamato un ingegnere strutturista e da qui sono partiti i lavori di riempimento con il calcestruzzo per rendere più sicura la zona che interessa il Santuario, così dopo potremmo intervenire sulla piazza. Il ragionamento dei vigli del fuoco – continua D’Agata – si basa solo sull’osservazione visiva. Vogliamo togliere quell’ordinanza per andare incontro alla comunità e per confortarla. Dobbiamo essere uniti e combattere le avversità. Il progetto per la piazza è pronto e finanziato”.
A proseguire don Carmelo Sciuto, che ha raccontato ai presenti del suo legame con Valverde ed in modo particolare con il Santuario.
“ Vedere quella porta chiusa per me è un trauma – ha detto, tra l’altro, don Carmelo -. Parte della mia famiglia è originaria di questo paese, la mia prima Messa l’ho celebrata nel Santuario di Valverde. L’ultima bomba d’acqua – ha proseguito – ha cambiato la realtà; si è visto che non c’è più terreno sotto. Con l’architetto abbiamo rimodulato il progetto da finanziare. Dobbiamo dedicarci al consolidamento e al restauro. A novembre il progetto andrà in discussione al comitato nazionale. La prassi si chiuderà a febbraio. Ci sarà poi una gara d’appalto privata con massimo cinque ditte, in seguito inizieranno i lavori”.

L’architetto Raffaello Di Mauro ha spiegato che “La Novatek doveva intervenire nella zona del porticato del convento, ma ha detto che non poteva consolidare il terreno con la sua tecnologia, perché il terreno non c’era più. Il progetto di restauro è completo, abbiamo scadenze molto strette. Le possibilità – ha continuato Di Mauro – che l’edificio torni come prima ci sono, grazie a tecniche di restauro raffinate”.

L’incontro si è concluso con un momento di preghiera e con la benedizione dei fedeli.

Graziella De Maria

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