VI Giornata della Legalità. “Il rispetto di Sé.” I giovani si interrogano su problemi e futuro.

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La dipendenza da sostanze stupefacenti, i disturbi dell’alimentazione, la violenza, l’intolleranza, l’emarginazione, ed anche la mancanza di prospettive per il proprio futuro. Queste le principali preoccupazioni dei giovani studenti acesi che radunati in piazza Duomo, giorno 24 aprile, hanno partecipato alla sesta edizione della Giornata della Legalità. Il tema della manifestazione “Il rispetto di sé” è stato ampiamente sviluppato dalle classi, di scuola media inferiore e superiore coinvolte, in ogni sua sfaccettatura.  “Ogni istituto” spiega Enzo Dato di Cittadinanza Attiva “sviluppa un argomento differente sulla base di questionari che somministriamo loro ad inizio anno e con i quali possiamo estrapolare dei dati sociologici importanti”. “E’ la mancanza di esempi positivi, di adulti autorevoli” commenta Barbara Condorelli, docente del Liceo Classico Gulli e Pennisi, “che porta i nostri giovani a perdersi. L’incontro, organizzato da una rete di scuole in collaborazione con l’associazione Libera, Cittadinanza Attiva e la Diocesi di Acireale, diventa , così, segno importante di partecipazione giovanile e di presenza solidale. Il tema ha permesso un’ampia riflessione sulle dipendenze e la creazione di video e spot pubblicitari con un messaggio forte: la droga non è solo una dipendenza che porta alla morte ma è l’annullamento della propria identità e della coscienza di sé.” Luisa D’Antoni, docente e referente alla legalità dell’Istituto Tecnico ed Industriale G. Ferraris  ci racconta il percorso degli studenti che “hanno analizzato la propria quotidianità, il modo di percepire cosa sono e cosa vogliono, la presenza e l’assenza di rispetto di sé e degli altri nei loro gesti comuni. Le loro riflessioni hanno dato luogo a due cortometraggi, contro la violenza sulle donne dal titolo “Io mi rispetto. Io ti rispetto. Tu rispettami”, con attori gli stessi studenti che, esasperando atteggiamenti nocivi, mettevano in scena i dissapori interni alle classi, e vari video-collage dei documentari di Amnesty International.”  Visione di filmati, ed anche diversi momenti della giornata come conferenze tenute dai docenti, esibizioni degli studenti con musica dal vivo, e l’allestimento della fiera del dolce, messaggio contro la violenza e gli abusi verso il proprio corpo attraverso i disturbi dell’alimentazione, curata dagli studenti dell’I.I.S. Brunelleschi, fra cui Katerin Jimenez, che a soli 5 anni si è trasferita insieme ai genitori dalla Colombia “ritorno spesso in vacanza e noto che il mio paese d’origine non sta attraversando la grave crisi economica italiana. Rispetto di sé è anche dignità, dignità è, soprattutto oggi, lavoro, per questo motivo intendo continuare gli studi linguistici e sogno di fare la guida turistica, e se qui continua ad andare così male, andrò all’estero ”. Anche Enzo Dato, alla domanda sulle prospettive lavorative degli studenti acesi, risponde sfavorevolmente : “ad Acireale non c’è nulla da fare. Non ci sono imprese, non ci sono alternative che attirino i ragazzi o almeno li incitino a restare. Cittadinanza attiva si batte da molto tempo per la riapertura delle terme, bene comune da rilanciare, anche attraverso le idee dei giovani. Già quattro anni fa, con i lavori svolti dagli studenti, durante queste giornate della legalità, è stato possibile realizzare un libro “Quello che i ragazzi dicono”. L’archivio della Biblioteca Romeo raccoglierà i progetti degli studenti del Liceo Classico di Acireale, mentre sul sito www.drogaelegalità.altervista.org , creato dai giovani dell’Itis Ferraris sarà possibile, non solo trovare tutto il materiale della giornata, ma anche interagire con ragazzi e docenti, stimolando la partecipazione attiva.

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