Acireale / Jovanotti, cantante e dj, incanta il pubblico della “Sicilia bedda”

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Dopo il successone estivo è tornato in Sicilia ad aprire la sua tournée 2016 Lorenzo Cherubini, in arteJovanotti 3 Jovanotti.  Che ha registrato negli stadi italiani il “tutto esaurito”, coinvolgendo migliaia di spettatori.
Si presentava, ieri sera, gremitissimo il Palasport di Acireale, con fans di ogni età che acclamavano il cantante per poi accompagnarlo con anima e corpo.
Il concerto dell’aretino è stato un cocktail esplosivo nel quale, presentandosi alternativamente come cantante e come dj, il cantautore ha sfoderato la sua ambivalenza con ingredienti che si miscelavano tra loro, dando alla luce due ore di instancabile spettacolo caratterizzato da forte adrenalina in grado di traslitterare un oceano di emozioni.
Accompagnato dalla sua affezionata band dai costumi e colori bizzarri e dal fedele bassista Saturnino, di Jovanotti 4bianco vestito, Jovanotti si è donato ai suoi fans per regalare con circa 30 brani, quali: “Il più grande spettacolo dopo il bing bang”, “E non hai visto ancora niente”, “Libero”, “Piena di vita”, “Ragazzo fortunato” ed altri ancora; è stato uno spettacolo singolare, nel quale ogni canzone era un inno alla vita, pulsante, intensa ed intima allo stesso tempo.  Proprio così. .. perché diverse canzoni sono dettame di amore, come quello per la figlia, o di tragedie e forza nel ritrovare la speranza.
“La vita non è solo gioia…”, ha ricordato il cantautore, ma anche drammi che vanno superati; dialogando con i giovani, il cantautore li ha esortati a seguire i sogni, seppure in una società difficile. Ha interagito con il pubblico, Lorenzo; hajovanotti parlato della bella ed incantevole Sicilia, definendola “Sicilia bedda”, delle sue delizie quali le arance; ha indossato cappellini che il pubblico gli porgeva; ha sventolato bandierine con effigiata la Trinacria; ha rivolto una carezza a quanti lo seguivano dallo spazio dedicato ai diversamente abili. Diciamo che non ha fatto mancare niente al pubblico e, di certo, non ha annoiato con le sue miste esibizioni.
Con l’album “Una tribù che balla” Jovanotti segna un nuovo periodo artistico, mostrandosi anch’esso meravigliato di tale cambiamento, e si scorgono nei testi, inizialmente in sordina, tematiche d’impegno politico-sociale che in seguito caratterizzeranno la sua produzione. Uno spettacolo curato nei minimi particolari con contenuti visivi, walk screen, effetti laser per un mix di teatralità, romanticismo, tribale, pop per vivere il presente e fare sempre un tuffo nel passato.

Maria Pia Risa

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