Aci S. Antonio / Tra fede e folklore fino al 21 agosto la comunità festeggia (d’estate) il santo patrono

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Il parroco don Angelo Milone sul fercolo del santo patrono

L’esperimento della prima “Notte bianca santantonese” sembra essere riuscito: tanta gente si è riversata per le strade del centro storico di Aci S. Antonio passeggiando fino a notte inoltrata ed ha applaudito le accensioni delle spettacolari luminarie, autentica attrazione dei festeggiamenti patronali estivi di quest’anno.

La spettacolare accensione delle luminarie in piazza Maggiore
La spettacolare accensione delle luminarie in piazza Maggiore

Unica delusione, la prevista area food …che non c’era. In una serata particolare come quella di ieri ci si aspettava di trovare i crispellari, le camionette dei paninari, gli improvvisati venditori di bibite nelle vasche col ghiaccio, che avrebbero dato ristoro agli avventori oltre a fare folklore,  invece niente…nemmeno una bancarella di “calia e simenza”. Se l’iniziativa verrà ripetuta nei prossimi anni, bisognerà curare anche l’aspetto, per così dire, gastronomico, perchè profumi, odori e sapori dei nostri cibi “da strada” fanno parte di ogni festa popolare che si rispetti.
Ma puntiamo adesso lo sguardo sull’aspetto sacro dei festeggiamenti del patrono S. Antonio Abate (in programma fino al 21 agosto) che, nelle celebrazioni estive non possono, tuttavia, essere disgiunti dall’aspetto folkloristico.
Poiché ricorre l’Anno santo della Misericordia, il parroco don Angelo Milone ha ottenuto dal vescovo, mons. Antonino Raspanti, la concessione nei giorni 20 e 21 agosto dell’Indulgenza giubilare per quanti si recheranno in pellegrinaggio nella chiesa Madre per pregare e invocare la protezione del Santo anacoreta.

Il parroco don Angelo Milone sul fercolo del santo patrono
Il parroco don Angelo Milone sul fercolo del santo patrono

La giornata di oggi vedrà protagonisti i quattro cerei votivi dei Mastri artigiani e operai (soprannominato ‘A Signurina), dei Contadini, degli Agricoltori della Piana e impiegati, dei Carrettieri e commercianti, che dal mattino, a turno, gireranno per le vie cittadine, accompagnati da un proprio corpo bandistico.
Alle 20 tutte le candelore si raduneranno ai Quattro Canti per attendere la processione della Reliquia del santo patrono accompagnata da autorità, confraternite e rappresentanze di città e parrocchie in cui il santo è venerato.

Al termine della processione, rientro in chiesa Madre e svelata del Simulacro di S. Antonio. Alle 22 in piazza Maggiore le

Il cereo degli Artigiani detto 'A signurina
Il cereo degli Artigiani detto ‘A signurina

corali cittadine Pierluigi da Palestrina, Discantus e Sant’Antonio Abate eseguiranno a voci riunite il tradizionale concerto di Inni antoniani, accompagnate dal corpo bandistico “Giuseppe Verdi” diretto dal maestro Alfio Zito.

Sabato 20 agosto, alle  ore 10,30, don Vittorio Rocca, già parroco della cittadina, celebrerà una messa solenne, animata dalla corale Pierluigi da Palestrina diretta dal m.° Sebastiano Russo. Alle 18,30 uscita dei cerei e, a seguire, del fercolo del santo patrono che, in un giro lungo, percorrerà le vie cittadine. Alle ore 21 concerto nella piazza principale della banda “Verdi”, seguito dal rientro del Simulacro del Santo tra canti, preghiere e fuochi d’artificio.

Domenica 21, alle ore 10,30, le tre corali cittadine riunite animeranno il solenne pontificale presieduto dal card. Paolo

Romeo, arcivescovo emerito di Ragusa. Alle 19,30 uscita dei cerei e, un’ora dopo, del Santo, cui sarà dedicato un breve spettacolo di luminarie a suon di musica.

Quando il fercolo giungerà dinanzi al Parco comunale, i comitati dei 4 cerei lo omaggeranno con i tradizionali spettacoli pirotecnici. La processione si porterà a tarda sera in piazza Maggiore, dove il Patrono verrà salutato festosamente per poi essere riposto nella sua artistica cappella. Il programma dettagliato è disponibile sul sito della parrocchia www.parrocchia-acisantantonio.it

Graziella Maugeri

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