Acireale e l’Unesco – 1 / Centocinquanta club della Ficlu in assemblea nella città barocca. La presidente nazionale Azzario: “Continueremo a diffondere i valori che condividiamo”

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Acireale per due giorni, il 7 e l’8 aprile, è stata la Capitale della cultura per i Club Unesco. Al San Biagio Resort si è tenuta la  39^  Assemblea ordinaria della Federazione Italiana dei 150 Club e Centri per l’Unesco.
Si sono dati appuntamento ad Acireale le maggiori cariche del mondo,  per festeggiare insieme  i 70 anni dell’impegno dei Club italiani nel mondo per l’Unesco.

La presidente nazionale Ficlu Maria Paola Azzario

Il convegno internazionale, presieduto dalla presidente dei Club per l’Unesco di Acireale,  Nellina Ardizzone, e coordinato dalla presidente nazionale Ficlu (Federazione italiana club e centri Unesco), Maria Paola Azzario, ha visto la partecipazione di personalità della cultura mondiale.
Un convegno importante che ha raccontato la storia dei 70 anni della Ficlu, una storia di persone, uomini e donne che hanno deciso di mettere a disposizione parte del proprio tempo per portare avanti nei loro territori quelli che sono i principi della cultura, della formazione, dell’educazione e della scuola, cioè tutto ciò che sta nell’anima e nel cuore dell’Unesco e di tutti i Club ad essi associati.

I soci Ficlu, tutti volontari, credono nei valori della cultura e della Pace, operano per la protezione dell’ambiente, prestano attenzione alla povertà educativa e si impegnano per una crescita completa dell’uomo. I Club italiani aderenti  si muovono per valorizzare il Patrimonio materiale e immateriale dei loro territori, lavorando per i giovani e con i giovani nelle scuole, fondando i loro temi sull’Etica e sui principi fondanti della Costituzione Italiana.

– Presidente Azzario, quale è la storia dei Club per l’Unesco italiani?

“Il movimento dei Club per l’Unesco ha mosso i primi passi nel 1947, quando Julian Huxley, primo Direttore Generale dell’Unesco, mandò agli Stati membri, alle associazioni giovanili nazionali e internazionali un memorandum intitolato “ Suggerimenti per club di relazioni internazionali o simili gruppi di ragazzi e ragazze interessate nelle relazioni Internazionali” indirizzata alla fascia d’età tra i 12 e i 18 anni.
Da allora il movimento è cresciuto spontaneamente, alimentato dall’entusiasmo e dagli ideali delle persone di numerosi paesi, poco dopo che l’Unesco era stato fondato. Questi club rappresentano gli alleati più fedeli dell’Unesco, i più devoti alla sua causa, i migliori interlocutori, formati da singoli esseri umani degni di agire in sua vece. Ognuno di loro reinterpreta il messaggio dell’Unesco a suo modo, in maniera tale da renderlo significativo e accessibile a chi sta intorno, in una sinergia per condividere e incentivare all’impegno, incoraggiando l’esercizio della responsabilità individuale”.
“Nell’ottobre 2015, la federazione Mondiale dei club e centri per l’Unesco ha tenuto il suo congresso e designato il nuovo Consiglio direttivo composto da: Dhirendra Bhatnagar, Presidente mondiale,Du Yue, Segretario generale Federazione Mondiale Club per l’Unesco, Daniela Popescu, presidente Federazione Europea dei club, centri ed associazioni Unesco, Noboru Noguchi, Direttore generale Federazione Giapponese delle ass. Unesco”.

– Qual è il suo messaggio ai 150 club riuniti ad Acireale?

“Come Federico Mayor disse nel maggio del 1997 riguardo l’azione di questi club. “  Voi siete dei cammini di luce”. I club per l’Unesco, i centri e le associazioni daranno sempre un importante contributo alla visibilità e alla ricchezza dell’organizzazione con il frutto della loro esperienza e dedizione ai suoi ideali. Possiamo noi tutti continuare, fianco a fianco, a sostenere e diffondere i valori che condividiamo”.

Margherita Ferro

 

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