Acireale / La figura di don Lorenzo Milani, modello per la scuola Giovanni XXIII

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Un momento di particolare intensità e importanza, dedicato alla figura di Don Lorenzo Milani, quello tenutosi nei locali della scuola Giovanni XXIII di Acireale. L’incontro sul profetico sacerdote e educatore italiano si è svolto in occasione dell’inaugurazione del plesso di Via Firenze che l’Istituto ha voluto intitolare proprio a don Milani. All’evento hanno preso parte don Orazio Barbarino, parroco di Linguaglossa, e il professore Sebastiano Vecchio, docente dell’Università degli Studi di Catania. Insieme alla preside dell’istituto Alfina Bertè, promotrice dell’incontro, e alla professoressa Rosaria Battiato.

Acireale / Incontro su Don Milani: l’intervento di padre Barbarino alla scuola Giovanni XXIII

Tra gli interventi dei relatori, interamente visionabili sul canale YouTube della Voce dell’Jonio e sulla pagina Fecebook della scuola, anche quello di Don Orazio Barbarino. Egli ha raccontato quanto sia stata cruciale per la sua formazione la figura del “priore di Barbiana”. E di come la sua influenza sia stata la chiave di volta per la sua vita sacerdotale. Don Barbarino ha fatto tesoro della visione di don Milani di “avere cura della gente” rendendola propria e cercando di riportarla nel concreto del suo apostolato. “Don Milani è un autore che va riletto e compreso – sostiene – una figura poco conosciuta con una storia alle spalle che vale la pena di approfondire”.

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Una figura che non viene propriamente da ambienti religiosi, ma che una volta entrata in contatto con il Vangelo e con Cristo vive una vera e propria conversione. Conversione che segna la sua intera esistenza sempre guidata dal principio di “cogliere l’essenziale”. Un uomo innamorato di Dio che fino in punto di morte non ha mai rinnegato la propria fede. Don Barbarino ha ricordato commosso un episodio avvenuto proprio sul letto di morte nel quale don Milani ha acclamato al miracolo. “Un cammello sta passando per la cruna di un ago”. Un chiaro riferimento alla sua conversione alla vita cristiana, che non avviene in un singolo momento della vita, ma che si rinnova giorno per giorno, fino alla fine. Nonostante origine più agiata.

Acireale / Le parole del professore Sebastiano Vecchio

All’incontro ha preso parte anche il professore Sebastiano Vecchio, docente dell’Università degli Studi di Catania (e figlio del fondatore della nostra testata, Orazio Vecchio), tra i maggiori esperti nazionali sulla figura di Don Milani. Nel suo intervento (visionabile su YouTube), Vecchio lo ha presentato a partire dalla lettura di alcuni noti scritti e spiegando alcuni cardini del suo pensiero. Un uomo “difficile”, esigente, una personalità a tratti apparentemente provocatoria che non ha mai smesso di credere nell’importanza della scuola e dell’istruzione. In un’epoca, la sua, in cui la scuola era più un privilegio o più semplicemente un’occasione per conquistare un diploma, don Milani sostiene con convinzione la visione di un’istituzione che conferisce conoscenze e competenze e insegna a sfruttarle al di fuori, nel mondo del lavoro, quali ragioni di uguaglianza e giustizia sociale.

Nel suo messaggio indirizzato ai genitori per richiamarli al proprio dovere, don Milani paragona i ragazzi senza istruzione a passeri senza ali. Egli li provoca, invitandoli a insistere con i ragazzi per invogliarli allo studio. Obbligandoli quasi a non permettere che si inseriscano nel mondo senza il proprio “fagottino del sapere”. Critica, inoltre, la scuola tribunale che si fonda sulla base di un giudizio che non invoglia i ragazzi a studiare. Promuove invece una scuola che faccia crescere le persone aiutandole ad accrescere il loro senso critico, senza incappare nel vigliacco costume di rendere “regole uguali tra diseguali”.

Acireale / L’augurio del professore Vecchio

È importante che i ragazzi si appassionino, che si impegnino a raggiungere risultati conquistando soddisfazioni che li stimolino a continuare nel percorso. Alla fine del suo intervento, Vecchio (in foto) ha concluso con un augurio. A partire da una lettera che lo stesso don Milani ha indirizzato a un suo ex allievo.

“La scuola vi ha insegnato a pensare alle cose prima di farle e a non farle mai se non coerenti a quello che avete pensato. È questo l’ideale a cui dovete essere fedeli”. Ed è questo che Vecchio ha voluto lasciare agli studenti della scuola Giovanni XXIII. Un impegno per una scuola che decide di portare un nome importante come quello di Don Lorenzo Milani. E un augurio agli studenti, lo stesso di don Lorenzo, di essere sempre pensosi (cioè riflessivi) e coerenti al fine di diventare cittadini a pieno titolo.

Mariachiara Caccamo

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