Acireale / Messaggio di saluto di don Sebastiano Raciti alla Comunità di San Paolo

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don Sebastiano Raciti saluta la parrocchia san Paolo

Don Sebastiano Raciti, parroco per 11 anni della chiesa San Paolo di Acireale, trasferito ad Acicastello, rivolge un messaggio di saluto alla “sua” Comunità. Ne pubblichiamo il testo.

“Cari Fratelli e Sorelle, nel disegno provvidenziale di Dio il 21 febbraio del 2010 i nostri sentieri si sono intrecciati per un cammino che è proseguito per undici anni. Ringrazio il Signore per questi anni e ciascuno di Voi per la paziente benevolenza che non avete mai smesso di dimostrare nei miei confronti.
Questi anni mi hanno regalato tanti incontri, ho avuto la grazia di gioire, soffrire e sperare con tutti. Porterò sempre nel cuore sguardi, parole e silenzi che mi aiuteranno, anche nei momenti di fatica, a dire grazie per il dono ricevuto nel poter servire l’amata Comunità di S. Paolo.

<<Anch’io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, (…) perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio>> (1Cor 2,1-5).chiesa san Paolo Acireale

Il grazie di don Raciti alla Comunità

Con le parole dell’Apostolo, che hanno ispirato il mio ministero, rileggo i tanti giorni vissuti in mezzo a voi. La nostra fede non è legata ai discorsi umani – più o meno affascinanti o persuasivi – ma alla grazia di Dio che opera con potenza attraverso la debolezza della nostra vita. A questa grazia siamo chiamati ad aprire la nostra vita e a questo serve la comunità. Palestra che forma all’accoglienza dello Spirito che rende vivo Cristo nel nostro cuore.

A volte ci sorprende il fascino mondano dell’organizzazione e degli eventi esteriori ma…senza il nutrimento interiore della Parola si dissolve tutto. Perché è una bella facciata senza le stanze ed entrando si rischia di cadere nel vuoto!
Dove pensavi di trovare un terreno solido su cui incamminarti, sprofondi nel vuoto dell’orgoglio umano. In questi anni non abbiamo acconsentito con facilità a questa tentazione. Al centro del nostro cammino si è messo la Mensa dell’Eucaristia e il Pane solido della Parola, da cui prendono forma ogni iniziativa e cammino.

Le povertà, anzi i poveri, che sono – non da oggi- i tesori della nostra comunità hanno sempre trovato nei cristiani che ogni Domenica si radunano nell’Assemblea eucaristica e in ogni persona di buona volontà del quartiere, una casa e un cuore accogliente.
In questo mi avete edificato ed è un tesoro di amore che custodisco nel mio cuore. Non smarrite mai i sentieri dei poveri e non cedete alle lusinghe di una società che guarda con simpatia solo ai ricchi e ai cosiddetti “realizzati”! La Chiesa del Cristo crocifisso e risorto condivide il pane dell’amore con chi ne è privo…non con chi è sazio!

Un pensiero ai 50 anni della Parrocchia

Questa Comunità parrocchiale di S. Paolo tra qualche anno (2023) celebrerà il 50° anniversario dell’apertura ufficiale della chiesa (16 dicembre 1973). Quanta strada già percorsa. Quanti sentieri attendono di essere esplorati. Sono sicuro e pieno di speranza che – come dice il profeta Isaia – il Signore farà qualcosa di nuovo:

<<Ecco, faccio una cosa nuova:proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa>> (43,19).

 I nostri occhi però devono abituarsi a scrutare l’orizzonte e le nostre braccia a curare il terreno dove Lui ha posto il seme che certo germoglierà. Stiamo ancora attraversando il deserto, ma non siamo soli, il Signore ci indicherà la strada e l’acqua non mancherà.

Concludo con una frase del grande S. Agostino, a proposito di Giovanni il Battista: “Giovanni è voce per un po’ di tempo; Cristo invece è il Verbo eterno fin dal principio”. Penso che il Parroco in una comunità è, come il Battista, voce che risuona per condurre al Verbo. Cristo rimane anche quando la voce cambia. Spero di essere stato in mezzo a voi “voce” che non ha oscurato la Parola e che ne ha aiutato l’ascolto.

Don Sebastiano Raciti

 

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