Acireale / Per comunicare carenze idriche la Sogip torna all’altoparlante montato su un’auto che gira per le vie cittadine

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Una comune giornata di inizio primavera per le vie di Acireale, passanti assorti nelle proprie commissioni, tutto in fretta, il telefonino compagno ormai inseparabile delle nostre frenetiche giornate.

Un trillo, arriva una e-mail; un fischio, ecco messaggio su WhatsApp; ci si ferma un attimo per salutare gli amici su Facebook e si controlla Twitter.

Tutto informatizzato, un clic e la notizia è nell’etere, “patrimonio” dell’umanità.

Ma ad Acireale succede l’incredibile: in un attivo si ferma il tempo, un’auto della Sogip (l’azienda che gestisce il servizio idrico), guidata da una gentile signora, con un altoparlante annuncia alla città che, a causa di improrogabili lavori, è prevista una interruzione dell’erogazione.

Per un attimo l’attenzione di tutte le persone attorno a me viene attirata da questa voce che proviene da un altoparlante e ci riporta in un passato ormai dimenticato, quando il banditore assumeva un ruolo indispensabile, data la mancanza di altri mezzi di informazione diretta.

Il banditore rappresentava il modo “moderno” dell’epoca per far conoscere una ordinanza comunale; gli Amministrazioni si servivano di un impiegato del Comune per comunicare ai cittadini eventi, ordinanze e notizie riguardanti la vita della Città o alcune scadenze o adempimenti; con l’avvento di Internet e le connessioni ormai a portata di cittadino, tutto questo sembrava essere stato abbandonato.

Eppure, il nostro plauso va a chi ha pensato a riprendere delle abitudini che danno calore e umanità.

La nostra società, nella follia dell’essere e del possedere, dimentica le semplici cose, come l’unicità dell’uomo o, più semplicemente, il calore di una notizia di servizio, bandita da una giovane signora per le vie di Acireale.

Margherita Ferro

 

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