Magma 2017 – 1 / Si celebra Carmelo Bene con la mostra fotografica “Bene, bis”

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A fare da evento collaterale alla sedicesima edizione di Magma anche una mostra fotografica dedicata a Carmelo Bene e ospitata nell’antisala consiliare del Palazzo di Città.

Curata dal giornalista e critico Mario Serenellini e prodotta dal Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, Bene, Bis – 80 anni dalla nascita, 15 dalla scomparsa ha ripercorso attraverso 43 scatti d’autore le stagioni cruciali dell’opera teatrale del grande attore e drammaturgo pugliese.

Fotografie inedite di Gianfranco Mantegna, “Stephan”, Riccardo Orsini e Claudio Abate che ritraggono in bianco e nero momenti dei sette spettacoli teatrali portati in scena tra il 1966 e il 1968, durante le due stagioni di fuoco della carriera dell’artista.

Fotografie che testimoniano le rappresentazioni di “Pinocchio, di “Majakowsky”, del “Faust o Margherita”, de “Il Rosa e il Nero”, di “Nostra Signora dei Turchi”, e ancora del “Don Chisciotte” e dell’ “Arden of Feversham”.

“Parliamo di due stagioni cruciali e molto importanti per il lavoro di Carmelo Bene” – spiega Serenellini – “Sono anche gli anni in cui il drammaturgo inizia inoltre a lavorare come regista cinematografico, realizzando i primi cortometraggi e il film “Nostra Signora dei Turchi” che proprio nel ’68 vinse il Premio speciale della giuria al Festival di Venezia. Gli allestimenti teatrali di quel periodo sono qui raccontati dagli scatti dei maggiori fotografi di scena dell’epoca. Fotografie che in parte mi sono state donate dallo stesso Carmelo Bene, e in parte dagli stessi autori. Per molto tempo sono rimaste in un cassetto, poi ho pensato a questa mostra fotografica. Subito dopo la morte di Bene nel 2003 fu organizzata una esposizione in Puglia, terra natale dell’artista. Ma in quel caso le fotografie erano state riprodotte su grandi pannelli, stavolta esponiamo invece gli scatti originali”. Partita da Ercolano dove ha inaugurato il terzo “Festival della Memoria”, dopo la sua permanenza presso il Palazzo di Città di Acireale, l’esposizione fotografica sarà ospitata fino al prossimo 16 gennaio presso il Comune di Milo.

Ad integrare la mostra anche Salomé, una breve performance teatrale interpretata dagli attori Lidia Papotto e Federico Polacci, anch’essa scritta da Mario Serenellini ed ispirata alle opere, al pensiero, e all’immaginario dell’artista:  “Parliamo di un testo inedito. Una breve rappresentazione in cui ho ripreso alcune opere ma anche dei pensieri espressi dall’attore in interviste rilasciate a me od ad altri giornalisti e li ho elaborati, cercando sempre di mantenere e rispettare il suo modo di esprimersi, di comunicare piuttosto enfatico, rigoroso, pieno ma anche abbastanza sorprendente. Sono testi in certi casi didascalici, in altri momenti più lirici, quest’ultimi affidati in modo particolare al personaggio femminile, che sintetizza un po’ tutte le donne di Carmelo Bene. C’è inoltre un riferimento abbastanza rielaborato alla ‘Salomé’ di Oscar Wilde che lo stesso Bene aveva considerato nelle sue opere”.

Monica Trovato

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