Biblioteca “Maria Grazia Cutuli” / La responsabile Carmela Borzì: “Patrimonio culturale per i nostri ragazzi”

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biblioteca Maria Grazia Cutuli sala informatica

La “Biblioteca Maria Grazia Cutuli”, che si trova presso i locali della villa Belvedere di Acireale, è uno spazio nato per essere dedicato ai ragazzi.  Si è così realizzato un polo educativo dove si può leggere, giocare, conoscere altri ragazzi, usare internet in modo corretto e sicuro, fare ricerche e stampare i propri lavori. Cura questo luogo, con il ruolo di responsabile del servizio diritto allo studio (e la biblioteca ne fa parte ), la dottoressa Carmela Borzì, sociologa. L’abbiamo incontrata per farci raccontare la storia di questa bellissima realtà.

Dottoressa Borzì, come nasce questo luogo così prezioso e allo stesso tempo incantevole?

L’idea di realizzare nei locali della villa una biblioteca per ragazzi fu proposta da un gruppo di cittadini durante l’amministrazione Barbagallo. Questi, per lo più, facevano parte di associazioni. Il tutto inizia, quindi, come progetto del bilancio partecipato. Poichè i locali erano già pronti, cominciammo subito ad acquistare il necessario per realizzare questo servizio.
I mobili che avrebbero dovuto contenere i libri c’erano già e quindi abbiamo acquistato gli arredi per i bambini. Cioè tavolini, sedie, materiale per giocare in quantità, un teatrino per le marionette, un carrello da pittura, uno per asciugare i disegni, tappeti di gomma.

L’acquisto dei libri

Poi è arrivato il momento dell’acquisto dei libri e, devo dire, è stata un’esperienza entusiasmante. La libreria Cavallotto di Catania si aggiudicò il bando, e quindi, insieme alla dottoressa Cettina Gravagno, siamo andate ad acquistare 1000 libri per un pubblico da 0 a 18 anni. Abbiamo scelto la letteratura per bambini, la narrativa, i classici per gli adolescenti, diversi testi di vari ambiti come scienze, arte, astronomia, folklore, testi sull’ambito dell’Etna.la dott.ssa Borzì e la sua équipe

I lavori procedevano speditamente, ma….

Abbiamo svolto il lavoro molto velocemente perché, come in ogni amministrazione comunale, c’erano questioni di bilancio e, quindi, di scadenze. E abbiamo anche spostato le nostre ferie. In quel periodo mi affiancò un’altra collega, Maria Scandura, per arrivare in tempo ad attuare il progetto. Ci facemmo carico della maggior parte delle cose, anche del trasporto, visto l’entusiasmo che avevamo e per accelerare i tempi. Ma fummo bloccati nell’attuazione dalla caduta dell’amministrazione, era il 2018.

Quindi l’iniziativa non andò più avanti…..

Fu nominato un commissario e la ripresa sarebbe stata possibile. Purtroppo, nel frattempo, si venne a conoscenza che i locali, tutta la struttura, non erano agibili e così  il complesso venne chiuso. Nel 2019 i locali furono resi agibili con i collaudi di rito. A quel punto eravamo pronti, finalmente, ad inaugurare la biblioteca ma, purtroppo, iniziò la pandemia e tutto si dovette rimandare. Ci fu un’inaugurazione nel marzo 2020, in pieno covid, ma senza pubblico e senza fotografi, infatti non abbiamo foto ufficiali. Erano presenti il parroco della chiesa di San Paolo don Sebastiano Raciti che benedì i locali, il sindaco, l’assessore, i dirigenti scolastici solo degli istituti comprensivi e la dirigente dell’ufficio, Cettina Gravagno e una sorella di Maria Grazia Cutuli.

un angolo della biblioteca
Un angolo della biblioteca

Naturalmente non abbiamo avviato nessuna attività per le prescrizioni covid: i libri, per esempio, non si potevano toccare o dare in prestito. Col sopraggiungere dell’estate, con piccoli gruppi di bambini, aprendo le porte finestra a piano terra abbiamo fatto qualcosa. A volte abbiamo utilizzato la rotonda dove si metteva una volta l’orchestra. Tutto molto difficile e complicato perché anche fuori stavamo con le mascherine.

Da quando siete in piena attività?

Da quando sono partiti i progetti, cioè dal 2022. Infatti il primo progetto è partito a febbraio e l’altro a giugno sempre del 2022. Nel 2020 vi fu un provvedimento del governo con fondi per aiutare i bambini a superare il duro periodo di forte privazione culturale. Il comune li ha usati e anche a sostegno dei privati. Noi abbiamo realizzato, con il provvedimento famiglia, l’aula informatica dove tutti possono venire usufruendo del nostro aiuto. Naturalmente, prima di montare i pc abbiamo fatto installare gli antifurto.

Chi opera nella biblioteca Maria Grazia Cutuli?

Abbiamo otto operatori inseriti dal comune, grazie a due progetti di utilità collettiva, a sostegno delle attività in biblioteca. Gli operatori si muovono in orari diversi per coprire le esigenze della struttura nei vari momenti.

Come vi muovete per pubblicizzare tutte queste attività?

Abbiamo realizzato del materiale informativo che abbiamo dato alle scuole, ai genitori, agli stessi bambini. Pensiamo di aver fatto un buon lavoro visto che ci sono ragazzi che vengono al pomeriggio al di fuori della scuola e genitori che chiamano per prenotare per i figli.
C’è uno spazio informativo nel sito ufficiale del comune. Abbiamo creato una pagina facebook dove pubblichiamo gli avvenimenti che si svolgono in biblioteca. Pubblicizziamo, soprattutto, gli eventi che organizziamo come i progetti o le letture dei libri con, spesso, la presenza dell’autore. Poi invitiamo chi vuole a partecipare ai nostri programmi e a collaborare per arricchire i nostri giovani visitatori.

Cosa fanno qui i visitatori?

Hanno la possibilità di leggere e attingere a tutto il nostro patrimonio librario. A questo, oltre ai 1000 libri acquistati all’inizio, se ne aggiungono altri 1500, ricevuti in dono nel frattempo. Abbiamo avuto un corposo numero di testi in braille donati dalla signora Graziella Migliore. Altri doni ci sono arrivati dalla famiglia della professoressa Daniela Grassi. Altri da Giusi, Enzo e Mario, i figli di Pinella Musmeci e fra poco ne inizieremo l’inventario.targa a Maria Grazia Cutuli

Come ha contribuito la famiglia di Maria Grazia Cutuli a cui è intitolata la biblioteca?

I Cutuli ci hanno regalato il loro archivio sia per quanto riguarda i libri che tutti i premi ricevuti in questi anni dopo la scomparsa della figlia. E anche quelli di quando era in vita. Hanno donato pure i quaderni di scuola, le pagelle, i suoi appunti. Noi apprezziamo moltissimo questo gesto perché sappiamo che nel territorio ci sono molte attività in ambito culturale intestate a Maria Grazia e la famiglia ha scelto noi. Ai gruppi che vengono noi spieghiamo chi è Maria Grazia, dove è nata, quello che faceva e come è finita la sua vita. Raccontiamo anche dei paesi dove era inviata e i ragazzi si appassionano!
Il nostro desiderio ora è quello che i bambini, oltre che con la scuola, possano frequentare la biblioteca assieme alle famiglie.

Della biblioteca abbiamo parlato anche con l’assessore all’Istruzione e ai Servizi sociali Palmina Fraschilla.

Sin da subito lei ha seguito questo progetto con molto entusiasmo….

Dopo l’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Stefano Alì, mi resi conto che all’interno del giardino Belvedere esisteva questo luogo incantato, con una vista mozzafiato. Forte della mia convinzione che il sapere e l’istruzione rendono liberi, mi sono prodigata affichè il progetto prendesse vita. Purtroppo nessuno negli anni antecedenti aveva mai lavorato affinché quei locali avessero l’attestato di agibilità e non mi dava pace saperli chiusi.

Quando nel 2019 furono dichiarati agibili, insieme alla dottoressa Borzì, predisponemmo un bando per fare in modo che un’associazione cooperasse con gli uffici con la finalità di tenere quel luogo aperto. Decidemmo, poi, di intitolare la biblioteca dei ragazzi a Maria Grazia Cutuli. Grazie ad una bella manifestazione, che vide la presenza della famiglia della giornalista barbaramente uccisa, la biblioteca si aprì e da allora è funzionante. Oggi è meta di tante scuole e vive grazie all’impegno della dott.ssa Borzì e al sorriso dei nostri bambini.

Sappiamo che la ludoteca è frutto di una sua iniziativa..

Nel 2020 si realizzò la ludoteca grazie all’importante donazione di un mio paziente che volle ringraziarmi, per le cure avute, attraverso l’acquisto di materiale ludico/ricreativo per i nostri bambini. Praticamente ho fatto mio il “circuito virtuoso ” attraverso il quale il dono si fa dono. Infine, nel 2021, feci realizzare l’aula di informatica, dotata di computers e Lim.
In questi anni ho lavorato affinché anche questi locali all’interno del giardino Belvedere venissero donati alla nostra comunità, con la speranza che le generazioni future ne facciano sempre tesoro e buon uso.

Mariella Di Mauro

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