Caritas / All’Help Center aumentano le richieste di aiuto

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All’Help Center aumentano le richieste di aiuto. Le conseguenze della pandemia sull’economia cittadina, infatti, sono state devastanti. Lo dicono i numeri degli interventi dell’Help Center della Stazione Centrale della Caritas Diocesana che, nel corso del primo bimestre del 2021, hanno fatto registrare una crescita del 600% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Particolarmente rilevante il peso degli italiani che ormai costituiscono la metà di coloro che fanno richiesta di aiuto, mentre erano appena un terzo lo scorso anno.

Le richieste di intervento- si legge in una nota della Caritas – vengono gestite dal Centro di Ascolto dell’Help Center della Stazione Centrale. Per adempiere a questo compito le assistenti sociali della Caritas utilizzano, all’occorrenza, anche gli strumenti tecnologici a disposizione – email, chat, social, telefono, etc… Strumenti che consentono un ascolto a distanza e nel pieno rispetto della normativa anti contagio disposta dall’autorità pubblica.

All’ Help center  chiedono aiuto famiglie di stranieri, ma anche tante italiane

A presentarsi alla struttura diocesana sono principalmente famiglie, italiane e straniere, rappresentate da madri o padri che hanno perso il lavoro e hanno bisogno di supporto per tutti gli aspetti della quotidianità. Tra i richiedenti, si trovano anche senza dimora alla ricerca di un alloggio. E pure extracomunitari che chiedono un aiuto in titoli di viaggio, farmaci e disbrigo pratiche per il rinnovo dei documenti e relativi costi annessi. Fondamentali sono stati anche i servizi per la cura dell’igiene della persona, attivati lo scorso novembre.help center aiuto

Accresce la numerosità degli interventi anche la maggiore presenza degli italiani che sono più che decuplicati. E arrivano a costituire la metà delle famiglie interessate.  Ciò risulta da un confronto tra il primo bimestre del 2020 e lo stesso periodo di quest’anno.
Nel corso del periodo gennaio/febbraio dello scorso anno le famiglie italiane rappresentavano appena il 29% del totale. I dati degli ultimi mesi hanno fatto schizzare la quota nazionale fino al 47,5%.

«Siamo ancora al centro di questa emergenza pandemica e la crisi economica continua a farsi sentire sempre più intensamente. – Così  spiega Salvo Pappalardo, responsabile delle attività in Caritas Diocesana di Catania. – Ogni giorno assistiamo a richieste che arrivano da famiglie e da persone sole che fino a un anno fa non erano nella nostra rete assistenziale.
Col supporto della nostra Chiesa italiana – Fondi CEI 8×1000, dei nostri benefattori e dei volontari, continuiamo a portare avanti questo servizio. E rispondiamo a una domanda che diventa sempre più estesa ogni giorno che passa».

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