Cultura / Badia Lost and Found: un tocco di colore nei grigi quartieri

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Lo scorso 27 novembre il Living Lab delle Aci ha inaugurato le botteghe delle arti e della cultura relative al piano di riqualificazione di Piazza Marconi: la prima dedicata alla “Casa del danzastorie”; la seconda al Limone dell’Etna IGP. A dare un tocco di colore è stata la collaborazione con la cooperativa Badia Lost and Found per la realizzazione di un murales nella zona del parcheggio di San Giuseppe ad opera dello street artist siciliano Vincenzo Suscetta. Il murales richiama il mito di Aci e Galatea e simboleggia il legame tra gli acesi e la divinità.

Cultura / Badia Lost and Found e i nuovi colori di Lentini 

Per Giorgio Franco – presidente della cooperativa Badia Lost e Found – collaborazioni del genere ormai sono un’attività quasi quotidiana. La sua cooperativa nasce come gruppo informale nel 2016 a Lentini (SR)e si costituisce formalmente solo nel 2020. Le finalità della cooperativa riguardano la promozione e gestione del Patrimonio Culturale tra Siracusa e Catania. Il primo significativo intervento ha riguardato la riqualificazione del quartiere lentino Badia (toponimo che sta per “abbazia”) attraverso il recupero del Palazzo Beneventano, antica residenza nobiliare, divenuto polo culturale d’arte contemporanea. Le vie del quartiere hanno preso colore grazie ai numerosi murales diventando così un’importante Parco urbano d’arte. Ma l’impegno della cooperativa non riguarda solo Lentini. In un’intervista, Giorgio Franco ci racconta di più.

Quando avete fondato la cooperativa, vi siete ispirati a qualche progetto/realtà esistente?

Ci siamo ispirati al caso Farm Cultural Park di Favara. Ma nel tempo abbiamo dato un’impronta propria al progetto. Oggi Badia Lost and Found ha un progetto tutto suo, è il primo parco urbano d’arte nella provincia di Siracusa, ma lavoriamo in progetti analoghi anche in altri contesti territoriali siciliani. Siamo andati oltre il modello Favara e la nostra caratteristica sta nell’offrire servizi per la cultura in modo eterogeneo. Ad Acireale, ad esempio, ci siamo ispirati al mito e all’identità visiva avvalendoci di professionisti. Siamo diventati anche un caso studio per i tesisti.

Quanto personale conta la cooperativa?

Attualmente siamo 9 soci e circa 30 volontari coinvolti in attività occasionali tra professionisti esterni e residenti del quartiere di Badia. A tre anni di attività formale il nostro nuovo slogan è: “C’è una Badia in ogni città”. Crediamo che ogni città ha una sua tipicità e un suo sito storico e voglia di accogliere la creatività urbana.

Qual’ è il grado di coinvolgimento della comunità nei progetti?

Coinvolgiamo le comunità in modalità diverse. Ci sono due aspetti: uno formativo che si rivolge ai giovanissimi e quindi le scuole, l’altro sociale attuato tramite interviste e proposte ai residenti. Il risultato è una dream list in cui i cittadini esprimono le loro preferenze e ciò che vorrebbero vedere realizzato nelle zone di residenza. Spesso lamentano la mancanza di coinvolgimento da parte delle istituzioni, l’ assenza attività ricreative e di luoghi di ritrovo per giovani ma anche anziani. Molti prediligono strutture per lo sport. Sono categorie diverse a secondo dei contesti in cui si vive.

Quali opportunità lavorative e formative offrite?

Ci apriamo ai corsi di laurea legati al mondo artistico, culturale ed economico. Facciamo arteterapia e didattica. Ci rivolgiamo ad un pubblico molto vasto. Siamo pronti ad accogliere anche i singoli cittadini che hanno voglia fare un’esperienza ed entrare formalmente nella cooperativa.

Con quali istituzioni o soggetti collaborate?

Fiumara d’arte e Officine Culturali. Da aprile 2024 ci apriremo al Servizio civile universale.  In futuro avremo bisogno di più personale perché stiamo lavorando con diversi comuni di Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta ed Enna. In alcuni approfondiamo i temi legati alle feste patronali, in altri ad edifici storici.

Qual è ad oggi il vostro più grande successo?

Ormai ci contattano in molti, anche fuori dall’isola, per consigli o per la realizzazione di progetti per pubblici o privati (comuni, associazioni ecc). Magari non risolviamo tutti i problemi, ma sicuramente riusciamo a dare un aiuto concreto in termini di strategie da adottare per la valorizzazione del territorio. L’essere una realtà partita da Lentini che si sta estendendo pian piano anche al resto dell’Italia è una grande soddisfazione. Il successo arriverà con il tempo. Siamo ancora giovani.

Eugenia Castorina 

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