Docufilm / Le eruzioni laviche nel culto mariano delle comunità etnee

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santuario Vena

Si è tenuta, nei locali dell’Archivio Storico diocesano di Acireale, la proiezione del docufilm “La Vergine e il Vulcano: le eruzioni laviche nel culto mariano delle comunità etnee”.
Il Documentario è stato prodotto dalla giornalista Mari Cortese, direttrice editoriale di Freepressonline.  Ha collaborato alla promozione la Diocesi di Acireale.  Il patrocinio è stato a cura dall’Arcidiocesi di Catania.

Le riprese, svoltesi fra Acireale, il Santuario di Loreto, Randazzo, Vena e Mompilieri, sono state precedentemente raccolte in un’anteprima, proiettata lo scorso dicembre e ripresa da varie testate locali e nazionali.
Erano presenti il vescovo della Diocesi di Acireale, vice presidente della CEI e presidente della CESI mons. Antonino Raspanti e l’assessore Mario Di Prima. Poi il presidente del Consiglio di Catania Giuseppe Castiglione, e il direttore delle Comunicazioni sociali della Diocesi di Acireale don Arturo Grasso.

presentazione docufilm
Un momento della presentazione del docufilm

E ancora, il direttore dell’Ufficio Turismo della CESI e della Diocesi di Acireale e responsabile del parco culturale ecclesiale “Terre dell’Etna e dell’Alcantara” don Roberto Fucile, e la giornalista  Mari Cortese.
Gaetano Rizzo, giornalista e consigliere nazionale Ucsi (Unione Cattolica Stampa Italiana) ha moderato l’incontro.

Nel docufilm il culto mariano in rapporto alle eruzioni laviche

Ha aperto la presentazione il Vescovo Raspanti che ha parlato di questi luoghi del cuore. Luoghi che, anche se visti dall’esterno, manifestano la pietà del nostro popolo e della sua fede mariana. Nel filmato, ogni Santuario è presentato dal proprio sacerdote. Don Domenico Massimino ha presentato il santuario di Randazzo.
Ha spiegato che la cultura popolare l’ha sempre chiamata la chiesa “Nera” riferendosi al fatto che in prevalenza è costruita con la pietra lavica. La facciata è quasi interamente nera con degli inserti di pietra bianca di Siracusa. E, quell’alternanza di bianco e nero, rappresenta la lotta terrena del bene e del male. La lotta quotidiana per andare avanti anche spiritualmente.

docufilm la vergine e il vulcano
Presentazione del docufilm

Don Carmelo La Rosa, sempre nel filmato, racconta di come nasce il santuario della Vena e cioè da quando all’arrivo della Madonna, portata dai monaci, è sgorgata una vena d’acqua e lì vi edificarono il Santuario. La gente accorre da ogni parte per raccogliere l’acqua e per esprimere i propri desideri alla Madonna.
Questo Santuario ha due segni: acqua e fuoco. Il fuoco per l’eruzione dell’Etna del 1875, quando la lava si dirigeva presso la borgata ed il sacerdote portò la statua della Madonna verso la lava. La statua rimase bruciacchiata e lo sconforto prese il popolo, ma durò poco perché la lava si fermò. La Madonna si era buttata sul fuoco per difendere i suoi figli.

La giornalista Mari Cortese ha spiegato che lo scopo del docufilm è stato quello di alimentare il dibattito sull’importanza del turismo religioso e i suoi percorsi da scoprire o riscoprire. La Pandemia ha lasciato come segno una comune e diffusa voglia di rinascita
La fede e la cultura quando si incontrano producono forme nuove di evangelizzazione senza dimenticare le radici della nostra identità cristiana.

Mariella Di Mauro

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