Emergenza rifiuti / Catania: al via la differenziata

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Pare che qualcosa inizi a muoversi a Catania in merito al tema di raccolta differenziata, per ovviare all’emergenza dei rifiuti che in questi giorni stanno invadendo la città. È cominciata una nuova fase, un percorso che ha come obiettivo quello di offrire il servizio di raccolta porta a porta sull’intero territorio. E forse portare la città nel 2021, viste le classifiche di vivibilità che, anche in questo senso, la vedono fanalino di coda in Italia. Certo si tratta di una fase di transizione, dove i disagi non mancheranno. Per questo lo stesso sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha chiesto la collaborazione di tutti, cittadini compresi, per poter affrontare al meglio la questione. “Inflessibilità e tolleranza zero per coloro i quali non rispetteranno le regole”, afferma il primo cittadino.

Differenziata a Catania / Un’emergenza igienico-sanitaria

Passata la paura per l’emergenza causata dall’alluvione, lo sguardo si è spostato alla questione rifiuti. Un’emergenza che ha tutte le carte in regola per essere considerata anche di tipo igienico-sanitaria. Cumuli di rifiuti hanno invaso la maggior parte degli angoli delle strade: sono circa 2 mila le tonnellate di immondizia. A contribuire al disagio, in parte la saturazione delle discariche e in particolare le problematiche legate alla discarica di Lentini.

Inoltre la città si trova in una delicata fase di transizione, che porterà gradualmente alla diffusione della differenziata in tutti i quartieri. Nel frattempo però la gestione complessiva della situazione è alquanto confusa. In molti quartieri, infatti, i cassonetti di prossimità sono già stati rimossi. Il servizio di raccolta porta a porta però non è ancora stato avviato ovunque. Le persone, non sapendo dove disfarsi dei propri rifiuti, continuano a farlo nei luoghi in cui erano abituati a liberarsi dei propri scarti. Per di più, non capita raramente che gente proveniente dai comuni limitrofi abbandoni la propria spazzatura a Catania.

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Differenziata a Catania / Piano no stop di raccolta rifiuti

Ad ora, i dati sulla differenziata a Catania non fanno ben sperare. Di tutto il territorio comunale, solo il 15% usufruisce del servizio di raccolta porta a porta. Per alcuni invece la differenziata è garantita dai cassonetti, che però hanno portato a risultati decisamente poco soddisfacenti. In una riunione straordinaria indetta dal sindaco Pogliese, l’amministrazione comunale e gli organi chiamati in causa hanno deciso di dare avvio a una nuova strategia. La riunione amministrativa ha coinvolto il Comune di Catania, la Prefettura, la Regione Siciliana e i dirigenti dell’Asp (Azienda Sanitaria Provinciale), dell’Arpa (Azienda Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e del dipartimento regionale Energia e Rifiuti.

Uno dei primi provvedimenti sarà la rimodulazione dei flussi di trasporto rifiuti alla discarica di Lentini. Questo per ripulire il prima possibile le strade. Dove sarà ritenuto necessario, verrà inoltre effettuata una disinfestazione. Dopodiché partirà la raccolta no stop porta a porta. Ai cittadini verranno consegnati i kit per il deposito delle singole frazioni e distribuiti i calendari di raccolta. I primi quartieri ad essere stati coinvolti sono stati San Giovanni Galermo e San Giorgio. L’obiettivo è estendere il piano di raccolta all’intera città nell’arco di 3 o 4 mesi. La speranza è però riuscire nell’intento entro 2 mesi. Per semplificare il processo, la città è stata suddivisa in aree, assegnate alla gestione di tre differenti ditte. Queste si occuperanno di ripulire la città e gestire il sistema di raccolta. Rimane però ancora da assegnare il lotto centrale.

Emergenza rifiuti / Differenziata: cosa cambierà per i cittadini di Catania?

Nei quartieri di San Giorgio e San Giovanni Galermo la polizia municipale ha intensificato i controlli. Gli agenti in borghese pattuglieranno le aree per scovare i “furbetti” che non rispetteranno le regole. Nelle zone già servite dal porta a porta, basterà lasciare i propri rifiuti davanti al portone di ingresso. I rifiuti vanno differenziati, raccolti in un sacchetto di plastica trasparente e lasciati fuori a seconda del calendario stabilito.

Per le zone non ancora servite, dove le ditte hanno già rimosso i cassonetti, i rifiuti possono essere gettati nei contenitori dei quartieri limitrofi. Altra alternativa è quella di separare i propri rifiuti e andare a depositarli nei centri di raccolta comunali. Sono tre e si trovano presso Viale Tirreno, a Trappeto nord, Via Gianni, a Picanello e Via Forcile, a San Giuseppe La Rena. Qui i cittadini potranno recarsi indipendentemente dalla zona di residenza e lasciare i propri rifiuti, compresi quelli più ingombranti.

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Emergenza rifiuti a Catania / Disorganizzazione nella questione differenziata

La città di Catania, come affermato dallo stesso sindaco, sta attraversando una fase di transizione. L’introduzione della differenziata influenzerà sicuramente lo stile di vita dei cittadini, causando non pochi disagi nella fase iniziale. Il segreto della buona riuscita è sicuramente l’organizzazione che, dato l’andazzo, non lascia ben sperare. L’avvio della raccolta porta a porta, infatti, è cominciato senza alcun preavviso. Con un annuncio condiviso da Pogliese sui social, ma senza un dettagliato comunicato ufficiale, i cittadini si sono ritrovati spiazzati. Senza cassonetti di prossimità, né un calendario che segnalasse la suddivisione delle giornate Catania è piombata nel caos. A dare qualche informazione in più, molti volontari che hanno contattato telefonicamente i cittadini per cercare di fornire loro dettagli sul calendario stabilito.

L’assessore all’Ecologia, Fabio Cantarella, ha assicurato però che nei prossimi giorni si provvederà a risolvere ogni disagio. Chiede però la collaborazione dei cittadini, appellandosi al loro senso civico. Infatti, se da un lato è vero che la gestione dell’emergenza non è ottimale, dall’altro anche i catanesi hanno fatto la loro parte. In molte zone, nonostante gli automezzi avessero ripulito le strade, i cumuli di rifiuti sono ricomparsi poco dopo, vanificandone il lavoro. Anche per questo, con il sostegno di alcune associazioni, il Comune di Catania ha avviato delle campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini.

Differenziata a Catania / Sensibilizzazione e senso civico

È chiaro che la situazione risulti alquanto delicata al momento. Proprio per questo è fondamentale la collaborazione di tutti. Certamente i cittadini sono chiamati a dare il loro contributo. È anche vero, però, che per una riuscita ottimale è necessario fornire loro le giuste conoscenze e i giusti strumenti. Nel 2021 la differenziata potrebbe apparire come un argomento abbondantemente affrontato. Purtroppo non è così, ci sono ancora troppe persone che non sanno come funzioni.

È giusto avviare campagne di sensibilizzazione per farne comprendere l’importanza, per il bene della città e dell’ambiente. È giusto anche che i cittadini responsabili vengano incentivati e i trasgressori puniti. D’altra parte è altrettanto importante educare le persone alla differenziata e accompagnarle passo passo. È come quando da bambini imparavamo ad andare in bici: prima con due rotelle, poi con una e infine senza. Tutti hanno provato la sensazione di vuoto di quando si va da soli per la prima volta. Ma con pazienza, perseveranza e soprattutto con il sostegno di una guida concreta, imparare sarà più facile di quanto pensassimo. E soprattutto, forse, potremo vergognarci di meno della cattiva eredità ambientale che lasceremo a figli e nipoti.

Mariachiara Caccamo

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