Sicula trasporti / Situazione critica alla discarica di Lentini

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Una situazione difficile quella che da mesi riguarda la discarica di Lentini, gestita dalla ditta Sicula Trasporti. Un contesto definito ormai insostenibile da molti. Come unica discarica per la raccolta indifferenziata della Sicilia orientale, raccoglie i rifiuti di oltre 150 comuni tra le province di Catania, Messina e Siracusa. L’enorme mole che quotidianamente converge a Lentini, supera di molto la soglia giornaliera che l’azienda ha dichiarato di poter ospitare. Il limite stabilito è di 600 tonnellate al giorno, un quantitativo decisamente esiguo in confronto alle zone coperte.

Sicula trasporti / Discarica di Lentini al collasso: le conseguenze

Le criticità delle circostanze rischiano di indurre a un’emergenza ambientale. Se non si riuscirà a trovare una soluzione repentina, i danni potrebbero essere irreparabili. Inoltre una situazione così precaria, rischia di far moltiplicare le discariche abusive. Al momento, dato il limite delle 600 tonnellate, non tutti i comuni riescono a scaricare i propri rifiuti. Il sistema adottato è semplice: i camion di raccolta scaricano in ordine di arrivo. Questo crea chiaramente una situazione di svantaggio nei confronti di coloro che provengono dai comuni più distanti. Si creano infinite code di mezzi, molti dei quali restano lì, saturi e impossibilitati a offrire il servizio di raccolta nei giorni successivi.

Di conseguenza si rischia il collasso del sistema di raccolta rifiuti, causando disagi in molti comuni siciliani. L’amministratrice della Sicula Trasporti ha più di una volta tentato di esortare le autorità competenti a trovare una soluzione. L’azienda aveva addirittura lanciato un segnale di aiuto, non partecipando alla gara d’appalto per la gestione del comune di Catania. Questo per cercare di far capire quanto la situazione fosse insostenibile per una sola SRR (Società di regolamentazione per il servizio di gestione rifiuti).

La regione Sicilia cosa dice a riguardo?

Chiaramente lo sguardo è puntato verso l’amministrazione regionale. Trovare una soluzione non è semplice, ma è necessario. Tra le proposte più discusse quella di ampliare la discarica già in funzione. Si tratta di una problematica che si era già presentata con l’amministrazione precedente. Tuttavia la questione rimane irrisolta e l’attuale presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci ha dichiarato di voler approfondire ulteriormente. Confrontandosi con i dipartimenti regionali competenti, le opinioni al riguardo risultano contrastanti. Momentaneamente quindi permane pendente la richiesta di ampliamento con la discarica Armicci.

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Sicula trasporti / Discarica di Lentini: le soluzioni proposte

Le soluzioni proposte sono molteplici, ma al momento pare che si preferisca rimandare il problema. Tra le ipotesi possibili ci sarebbe quella di spostare i rifiuti fuori dalla Sicilia. Questo però comporterebbe costi elevatissimi portando più svantaggi che benefici. Altra proposta che è stata in parte realizzata, è quella di appoggiarsi ad altre discariche siciliane. In particolare la discarica di Gela e la Siculiana, ma si tratta solo di una soluzione temporanea.

Tra le proposte di legge pervenute dalla Assemblea Regionale Siciliana (ARS), è emersa la possibilità di abolire le SRR. In alternativa basterebbe sostituirle con nove ATO (Ambito Territoriale Ottimale) e Autorità d’ambito. Ma l’opposizione teme il rischio di appesantire eccessivamente le amministrazioni. Nell’ottica di miglioramento una regolamentazione più accurata in ambito di differenziata, sarebbe di grande aiuto. Non tutti i comuni, infatti, raggiungono ancora le percentuali previste dalla legge. In particolare spiccano in negativo le provincie di Catania, Palermo e Messina.

Progetti futuri

Nella possibilità di avvio di progetti futuri, la questione della differenziata è al primo posto. Niente di concreto al momento, ma rimane una priorità. Gli organi competenti stanno cominciando a muoversi per cercare di regolamentare al meglio il servizio. In questo modo il carico di indifferenziata diminuirebbe notevolmente. I vantaggi che ne deriverebbero, comprenderebbero non solo l’ambito amministrativo, ma anche e soprattutto sotto l’aspetto ambientale. Per una corretta riuscita non basta però solo un’attenta gestione amministrativa. È necessaria anche la collaborazione di ciascun cittadino, un impegno per il bene comune. Rimane invece su un piano ancora teorico la possibilità di realizzazione di termovalorizzatori.

Mariachiara Caccamo

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