Etna / Le guide dell’Aigae contestano le ordinanze dei sindaci che vietano di accompagnare turisti ed escursionisti sui luoghi dell’eruzione

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Quando l’Etna è in eruzione, ma anche quando non ci sono fenomeni effusivi o eruttivi ma il vulcano non è in quiete, le condizioni di sicurezza sulle alte pendici del vulcano sono oggetto di divergenze di idee, quando non di scontro tra i responsabili della sicurezza stessa e categorie di operatori ambientali e turistici.

Contro le recenti ordinanze dei sindaci di  Belpasso, Nicolosi e Ragalna, dirette a limitare la fruizione delle aree interessate dalla recente attività del vulcano sul versante sud, e quindi ad assicurare condizioni di sicurezza a quanti salgono fino alle  zone interessate dall’eruzione senza guide in grado di avvertire i pericoli e di assisterli adeguatamente, si leva la voce dell’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), che, in una nota circostanziata, esprime  perplessità, confuta le motivazioni e afferma come le guide ambientali siano tra quelle abilitate ad operare anche con un’eruzione, come quella attualmente in corso.

“Comprendiamo la necessità dei sindaci di garantire la maggiore incolumità possibile dei propri cittadini e dei fruitori del vulcano – dichiara nella nota stampa Violetta Francese, consigliere nazionale Aigae e coordinatrice dell’associazioneper la Regione Sicilia -. Quello che non comprendiamo è il motivo per cuil’accesso alle aree interessate dall’attività eruttiva venga consentito ai turisti solo se accompagnati da guide alpine o guide vulcanologiche, escludendo le guide ambientali escursionistiche, che sono le figure professionali riconosciute dalla legge per compiere attività analoghe. Al fine di superare questa contraddizione abbiamo chiesto un incontro ai Sindaci”.

“L’Aigae – si sottolinea nella nota stampa per dimostrare il buon diritto dei suoi operatori a guidare quanti salgono sull’Etna – è l’associazione di categoria dei professionisti specializzati nell’accompagnamento in sicurezza di persone singole, o gruppi, nella visita di ambienti naturali, al fine di illustrarne gli elementi naturalistici, le caratteristiche, il legame con la storia e le tradizioni culturali, le attrattive paesaggistiche”. E ancora: l’Aigae è stata inserita nella sezione delle ‘Associazioni che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi’ dell’Elenco delle professioni non organizzate presso il ministero dello Sviluppo economico”.

Infine, si ricorda che l’Aigae in Italia conta 3.500 iscritti di cui 432 in Sicilia, molti dei quali operano proprio sull’Etna.

L’iniziativa dell’Associazione italiana di guide ambientali ed escursionistiche merita di essere considerata e analizzata.

Maria Pia Risa

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