Insegnanti / Seminario dell’Uciim acese su “Vita di classe: ambiente di relazioni diverse”. Come lavorare in sinergia con le famiglie degli studenti

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Da sx: Rosaria Picozzi, Adele D'Anna, Angela Amico e Rita Calderone

Ad anno scolastico da poco concluso, il lavoro del docente non termina, anzi, pone la base per una sana riflessione sul proprio operato all’interno della vita di classe e sulla sua concreta utilità nei confronti degli alunni. L’attività del docente, considerandone la sua figura in generale, è stata attentamente valutata ed analizzata, nelle sue linee guida, nel corso del seminario formativo organizzato dall’Uciim (Unione Cattolica Italiana Insegnanti medi, che raccoglie anche dirigenti, educatori, formatori), svoltosi giovedì 6 luglio nella sua sede acese, all’interno dell’Istituto San Michele di Acireale.

Da sx: Rosaria Picozzi, Adele D’Anna, Angela Amico e Rita Calderone

La sezione locale, presieduta dalla prof.ssa Rita Calderone, pedagogista clinico, ha visto lo svolgersi di un complesso incontro, ricco di interventi, dal titolo “Vita di classe: ambiente di relazioni diverse”. Le considerazioni hanno preso il via proprio dall’analisi delle componenti il contesto scolastico: docenti, dirigenti, alunni, famiglie degli stessi, giacché, soltanto operando in sintonia fra questi si può raggiungere un sereno equilibrio. All’interno delle dinamiche relazionali, tuttavia, i rapporti non sono sempre facili o spontanei e sorgono difficoltà da affrontare in modo idoneo. A tutto ciò si è cercato di dare utili risposte ed ognuno degli intervenuti ha dato il proprio contributo in merito a metodologie, disamine corrette delle componenti il gruppo classe, esperienze condivisibili.
A moderare il seminario la prof.ssa Angela Amico, vicepresidente vicario della sezione acese, che ha confermato quanto sia vivo il desiderio degli insegnanti di migliorarsi attraverso la formazione: “La scelta di questa data per realizzare l’incontro si inserisce in un momento di grandi trasformazioni generali per la scuola e, ad anno scolastico terminato, numerose sono state le richieste dei docenti, delle diverse istituzioni scolastiche, di poter vivere un importante momento di analisi e formazione, per far fronte al meglio alle situazioni che vivono in classe”.
Un sentito momento di preghiera, guidata da Padre Alfio Cantarella d. O., direttore dell’Istituto San Michele, ha dato il via ai lavori, con i saluti del preside del Liceo Scientifico Paritario, il prof. Giovanni Vecchio, che ha sottolineato la sua condivisione di fondo con  l’attività svolta dall’ Uciim.
Il rapporto docente/alunno è stato attentamente rivisitato dalla prof.ssa Rosaria Picozzi, revisore dei conti Uciim nazionale, con lo specifico tema de: “La gestione della classe: le dinamiche relazionali”. La relatrice ha sottolineato il fatto che oggi l’insegnante svolge, innanzitutto, un’attenta “autovalutazione” del proprio operato, necessaria per rendersi conto dell’approccio avuto con gli studenti. Ha evidenziato che si deve valutare quanto possa essere complessa la personalità di un giovane, che ha alle spalle un contesto personale e familiare proprio. La sua disamina è partita, infatti, dalla considerazione che anche la tipologia di famiglia, oggi, è cambiata. Da quella di tipo “tradizionale” si è passati ad una in cui la figura del genitore vive non poche difficoltà. L’alunno vede la scuola come un luogo di socializzazione ma, in alcuni casi, si muove in essa con smarrimento. A questo punto il ruolo del professore è fondamentale per coinvolgere il discente in ciò che è chiamato a fare, “trasmettendogli fiducia”. La proposta di “compiti reali” su cui applicarsi è necessaria per tenere desta la sua attenzione. “La valutazione dell’errore, emerso dal lavoro svolto dal discente, è una risorsa per fornire all’insegnante strategie di correzione e di autoregolazione”, ha affermato la prof.ssa Picozzi. Le dinamiche relazionali che nascono nel gruppo sono complesse e danno vita alla creazione di sane aggregazioni ma anche di isolamenti, di rifiuti etc. A tal proposito, la professoressa ha segnalato la sensibilità che il docente deve avere nei confronti dei genitori degli alunni, impegnati nella crescita dei loro figli.

Sa sx: Adele D’Anna, Rita Calderone, Giovanni Vecchio, padre Alfio Cantarella e Angela Amico

Concetto, questo, ribadito anche dall’assessore alla Pubblica Istruzione di Acireale, dott.ssa Adele Chiara D’Anna: “E’ un’iniziativa importante per il territorio, per la nostra comunità scolastica che è consistente. Il bisogno formativo dell’insegnante è forte, ma è necessario lavorare molto anche per orientare i ragazzi nella scelta dell’indirizzo da seguire, soprattutto alle superiori, per aiutare le famiglie a guidare i figli nei nuovi cammini di studio in base alle loro predisposizioni e capacità”.
L’intervento della prof.ssa Rita Calderone, specifico in ambito di pedagogia clinica, ha fornito esempi di esperienze concrete e particolarmente difficili da affrontare, con metodologie attuabili durante le lezioni, momento in cui si snoda la relazione tra l’alunno, i compagni e l’insegnante, relazione fatta di esperienza non soltanto verbale. La competenza del docente, infatti, giunge anche alla comprensione di un atteggiamento di straniamento o disinteresse, colto dallo sguardo del ragazzo. A tale scopo, la presidente ha coinvolto attivamente gli insegnanti presenti, ribaltando la situazione regolare e i ruoli, facendoli diventare gli alunni in quella classe “virtuale”, attraverso l’esperienza del “cappello in maschera”. Un vivere l’esperienza dei discenti per comprenderli meglio.
Don Francesco Mazzoli, consulente ecclesiastico della sezione acese, nel suo intervento ha osservato la complessa dinamica relazionale anche dal punto di vista dell’amore cristiano, del rispetto per gli altri e per il prossimo, secondo le parole pronunciate da Gesù stesso e riportate nel vangelo:  “Lasciate che i bambini vengano a me”. Grande impegno, dunque, in questa giornata di formazione promossa dall’Uciim, voglia di migliorare le proprie capacità relazionali, le proprie metodologie, da parte degli insegnanti, per aiutare gli studenti a vivere la loro crescita individuale e didattica con serenità e guidata dalle giuste competenze.

Rita Messina              

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