Riflessione / Non esistono cose impossibili, bisogna osare

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“Non esistono cose impossibili. Esistono solo cose che non abbiamo mai tentato di fare”, questa citazione mi è ritornata alla mente lunedì scorso, mentre partecipavo ad un esame di laurea di un carissimi amico. Giungere alla conclusione di un percorso di studi, non significa aver superato tutti gli esami previsti e aver redatto una tesi, che dimostra di aver acquisito lo spirito della ricerca. Significa molto di più. Soprattutto aver lottato con tutto se stesso per superare gli inevitabili momenti di scoraggiamento che tentavano di far desistere dal percorso intrapreso. Quando, poi, come nel nostro caso, essa giunge,  nonostante tu sia impegnato seriamente con il lavoro ed hai superato l’età degli studi, diventa un monito e un insegnamento per quanti, privilegiati, abbiamo avuto la gioia di essere presenti.

Così è nella nostra quotidianità. Molte volte interrompiamo qualcosa di singolare, non portiamo a compimento dei progetti iniziati, addirittura non ci mettiamo in cammino, perché reputiamo “impossibile” l’impresa. Senza avere il coraggio di “osare e tentare”. Quanti sogni abbiamo custodito nei nostri cassetti? Quanti rimpianti sono insorti,  se, avessimo avuto la capacità di sfidarci? E’ vero, come cantavano i Pooh, che il più delle volte a noi manca “il coraggio di alzarsi in volo”. E rimaniamo intrappolati nei nostri spazi angusti e limitati. Prigionieri delle nostre paure e dipendenti delle delusioni di cui, il più delle volte, siamo autori e responsabili.volare in alto

Anche nella vita spirituale non ci sono cose impossibili

Così è anche nella nostra vita spirituale. Ci accontentiamo del minimo – il più delle volte a livello nozionistico o dottrinale – senza avere la voglia, il desiderio, l’audacia di andare “oltre”, di metterci seriamente alla ricerca della verità, di scoprirci cercatori di Dio, di tentare quella Fides quaerens intellectum di cui parla Sant’Anselmo o del Credo ut intelligam caro a Sant’Agostino.

La vita è una grande sfida, soprattutto con noi stessi. Abbiamo il dovere di tentare ciò che sembra apparentemente impossibile e, scopriremo, che sarà possibile portarlo a compimento. Una vita vissuta in uno stagno potrebbe, apparentemente essere sicura e confortevole, ma con il tempo scivola nella routine, asfissiante, dell’abitudine e diventa senza movente; una vita “osata”, vissuta al largo del mare,  è sì carica di enigmi, tensioni, impegno, audacia, forza, ma è quella che – inevitabilmente – merita di essere vissuta pienamente.

Di fronte a chi osa sfidare e raggiungere l’obiettivo prefisso (che sembrava impossibile), dovrebbe scattare in noi non solo l’ammirazione e il compiacimento ma, soprattutto la voglia di emulazione, quell’impegno che muove la domanda:  Si iste et ille cur non ego?(Se questi e queste (sono stati capaci di tanto), perché io no?).  Essa ci porterà a dire a noi stessi che “Non esistono cose impossibili. Esistono solo cose che non abbiamo mai tentato di fare”.
E’ solo questione di impegno e ogni opera iniziata può giungere a compimento.

Don Roberto Strano

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