Legalità / Per onorare la memoria del giudice Livatino incontro a Catania con il procuratore Gratteri

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Nicola Gratteri

L’Associazione “Giustizia e pace” per onorare la memoria del beato giudice Rosario Livatino  ha organizzato un incontro imperdibile sul tema: “Legalità, Giustizia, Carità’. Tre valori per una società più umana” che avrà luogo lunedì 3 ottobre alle ore 17,30 al Teatro Metropolitan di Catania.

«La sua persona è avvolta, quasi trasfigurata, nella scia luminosa della fede e del martirio. A significare che la fede può esprimersi nel servizio alla società civile e alle sue leggi ».
Stiamo parlando del giudice beato Rosario Livatino raffigurato con in mano il Vangelo e il Codice penale a testimoniare che la sua pur breve esistenza è stata ispirata ai valori della fede cristiana e ai principi di giustizia.

Con equità ed equilibrio ha applicato le norme di legge, consapevole che, per riuscire in ciò, non si può prescindere dai sentimenti di carità e solidarietà anche verso chi si macchia di un reato. Ciò in un contesto sociale fortemente compromesso dalla corruzione e oppresso dal fenomeno mafioso e dalla criminalità organizzata.

«L’amministrazione della giustizia – scriveva Livatino – è necessaria, ma non è sufficiente, se non è guidata dalla carità e dall’amore verso il prossimo e verso Dio». ”Sub tutela dei” cosi Livatino si affidava a Dio nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Ogni mattina, prima di recarsi al Tribunale di Agrigento, entrava in chiesa. E si raccomandava a Dio con la preghiera, per ottenere il giusto sostegno al suo ministero di magistrato. In questa cointeressenza tra giustizia e carità si esprime il valore della personalità di Rosario Livatino. Ancora oggi, a distanza di trent’anni, modello di vita esemplare».

L’incontro nel giorno della nascita di Livatino

Non a caso – si legge in una nota stampa –  l’incontro aperto al pubblico si terrà il 3 ottobre, giorno in cui nacque Livatino.
E sarà un giorno importante per un evento importante  fortemente voluto dalla viceprefetto Rosaria Giuffrè socia dell’associazione “Giustizia e pace” e condivisa dal presidente Ugo Tomaselli e dal vicepresidente Salvo Troina, che, per l’occasione, ha realizzato un video dedicato al giudice ragazzino, che sarà proiettato in apertura.  Nicola Gratteri
«Particolarmente attesi- sottolinea la viceprefetto Giuffrè-  gli ospiti della serata, il dottor Nicola Gratteri e monsignor Antonino Raspanti, autorevoli espressioni di quei valori laici e religiosi, che vanno recuperati e posti a fondamento del comportamento quotidiano di ciascuno, per migliorare l’intero tessuto sociale della nostra comunità nazionale.

L’Associazione “Giustizia e pace” si è costituita per far giungere messaggi ispirati ai principi e ai valori della nostra Carta costituzionale e del Cristianesimo, di cui i magistrati Livatino e Gaetano Costa sono stati encomiabili portatori. Con questo evento ha inteso rivolgersi ai giovani, quali eredi di una grande civiltà che ha bisogno di progredire attraverso la crescita della coscienza civile».

L’incontro per far riflettere i giovani sul sacrificio di Livatino

«L’auspicio è che di tali riflessioni- continua Giuffrè-  i giovani potranno fare tesoro nell’opera di costruzione della società di oggi e di domani. E che siano uno sprone al loro coinvolgimento nella vita pubblica per superare le tante difficoltà che affliggono il mondo di oggi. Un’occasione per sottolineare che c’è sempre più bisogno di uomini giusti per sostenere l’equilibrato contemperamento dei diritti e dei doveri dei cittadini. Tengono ancora ferma questa aspirazione uomini che si sono battuti, anche a costo della vita, per l’affermazione dei principi di democrazia, liberi da ogni forma di prevaricazione e schiavitù».

La nostra società  deve molto a persone come Nicola Gratteri  che è l’erede vivente di Falcone e Borsellino, di Livatino, Costa , Rocco Chinnici.  E di tutti quei magistrati  che  nella lotta contro le mafie e contro la criminalità organizzata hanno sacrificato se stessi.
«Il procuratore Gratteri- conclude la Giuffrè-  non è solo un magistrato coraggioso e infaticabile di grande professionalità. Ma soprattutto un uomo di altissimo profilo morale e culturale che durante i pubblici incontri con la gente e attraverso i suoi libri si propone per scuotere le coscienze e far capire ai cittadini quanto sia importante liberare i territori dalle mafie. Proponendo modelli che contribuiscono a rendere sempre più giusta e, quindi, più dignitosa la vita nella società di oggi».

 

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