“Maestrale” a Catania / L’affascinante vita di bordo della gloriosa fregata che va in “pensione”

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Si è svolta ieri, mercoledì 18, la conferenza stampa a bordo della fregata Maestrale della Marina Militare, nel suo secondo giorno di permanenza nel porto di Catania. Ad accoglierci il comandante della nave, il capitano di fregata Giuseppe Rizzi, l’ammiraglio Nicola De Felice, comandante  di MariSicilia e l’equipaggio.

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Il comandante Rizzi ha esposto la visita della fregata nel nostro del capoluogo etneo: “La campagnanavale in corso è un saluto di Maestrale alla Nazione, nave che ha scritto una parte della storia della Marina Militare negli ultimi 30 anni prendendo parte a missioni internazionali importanti, quali la Guerra nel Golfo Persico del ‘91 sino all’emergenza migranti, in prima linea nell’operazione Mare Nostrum nel Canale di Sicilia”.

Alla domanda di cosa serba di più bello di questi ultimi giorni, il capitano di fregata risponde: “Maestrale ha una lunga storia e di questi suoi ultimi giorni – la nave sarà presto in “pensione”, ndr , per me, che ho preso il comando questa estate, il ricordo più bello è legato all’equipaggio, anche oggi, quando vedo uomini e donne prendere per mano tanti bimbi e portarli in giro per la nave, illustrando loro con linguaggio estremamente semplice il suo funzionamento”.

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L’Ammiraglio Nicola De Felice si è soffermato sul motivo del disarmo della nave e, con molta tristezza che gli si legge negli occhi, afferma: “Mantenerla in efficienza operativa è una spesa che in questi tempi di riduzione della flotta non ci possiamo permettere. Tante altre navi, molto presto, seguiranno il viaggio di dismissione come Maestrale e, solo grazie al Programma Navale d’Emergenza, la Marina Militare riuscirà a mantenere la piena funzionalità operativa”.

Durante la conferenza stampa a far da cornice i tanti bambini e ragazzi gioiosi a scrutare la nave con i loro

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E come se facessimo un tuffo nel passato… per l’occasione la Marina Militare ha allestito una mostra fotografica storica sulla Grande Guerra, le mostre di scafandri, le iniziative del Wwf per la salvaguardia delle tartarughe marine con esposizioni di immagini, disegni, modellini di tartaruga per spiegarne la biologia e dulcis in fundo, non si è fatta mancare proprio nulla, la Marina Militare si è cimentata anche in uno stand di Telethon con “i cuori di cioccolato” che è stato molto visitato dai bimbi i quali, con le loro donazioni, hanno contribuito per la ricerca delle malattie genetiche.

Anche una delegazione rossoazzurra composta da Davide Agazzi, Loris Bacchetti, Fabio Scarsella, guidata dal direttore sportivo del Catania

 

 

 

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Calcio, Marcello Pitino, è salita a bordo di “Veloce e veemente” (questo il motto della nave) per donare una maglia firmata da tutti i giocatori che sarà messa all’asta, quale promozione durante la maratona benefica Telethon; così i calciatori hanno approfittato dell’occasione per visitareuna delle icone

 

d’eccellenza della cantieristica militare italiana.
A conclusione di giornata veniamo affidati al sottocapo di seconda, una bella ragazza mora dai grandi occhi castani, Agostina Corciulo, che ci guida in quell’affascinante mondo “sommerso”, proprio così, perché nulla o quasi conosciamo di quella vita così misteriosa e affascinante

 

nella quale pulsa un cuore che solca i mari. Il sottocapo ci guida su e giù per la nave, dove continuano a nave e studentiscorrere come sempre le abitudini e i da farsi che animano e mantengono in vita un natante, in questo caso, Maestrale. Scorgiamo nei corridoi marinai che si passano pacchi, che sorridono, e l’impressione che ci coglie sin dal primo attimo che varchiamo la nave e la familiarità e semplicità di tutto l’equipaggio. Agostina, con i suoi capelli raccolti ed un timido trucco, ci guida dall’hangar poppiero, dove abbiamo trascorso la maggior parte del tempo, sino alla plancia, passando quasi per ogni loro intimo angolo, uffici, cabina di comando con le opportune spiegazioni, ci erudisce sull’armamento del lanciatore missili posto a prua davanti alla plancia, sul cannone a prua con i 2 sistemi binati dotati di mitragliere antiaeree sui due lati, i lancia siluri tripli a poppa estrema; sull’armamento principale antisommergibile costituito da 2 elicotteri ospitati nell’hangar poppiero, dove vi facciamo ritorno per salutare l’equipaggio e ringraziare tutti per averci dato la possibilità di essere loro ospiti.
È certo che, se l’obiettivo della Marina è farci sentire a nostro agio per guidarci in un mondo inesplorato e donarci spensieratezza e semplicità, hanno fatto proprio centro.

Maria Pia Risa

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