Politica / Vicende migratorie e questioni climatiche nell’incontro amichevole tra Mattarella e Steinmeir

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Incontro tra Mattarella e Steinmeier

Nel segno della reale amicizia, il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e il presidente federale della Germania Frank- Walter Steinmeier si sono incontrati per condividere iniziative di gemellaggio e vicende migratorie, oltreché inerenti a questioni climatiche.

In Sicilia, l’agenda dei presidenti è stata fitta di appuntamenti. Il primo è quello siracusano, al castello Maniace. Location in cui si è svolta la cerimonia di consegna del “Premio dei presidenti”, istituito nel 2020. Il premio è volto a sostenere e valorizzare, in tal caso, forme di sviluppo e gemellaggio italo-tedesche, grazie a progetti di impegno civico e scambio reciproco. I temi preminenti riguardano in primis l’innovazione, segue la sostenibilità, l’integrazione europea, la cooperazione in ambito culturale e la coesione sociale e inclusione.

Mattarella e Steinmeier in visita alla Villa romana del Casale e al Centro di accoglienza Don Bosco di Piazza Armerina

L’appuntamento successivo ha visto protagonista il territorio ennese di Piazza Armerina. Luogo in cui i due presidenti hanno visitato il sito Unesco Villa romana del Casale.          Successivamente Mattarella e Steinmeier, sorvolando alcune aree boschive dell’area ennese, hanno avuto contezza dei devastanti incendi estivi, su cui aleggia l’ombra del mutamento climatico.
A seguire, i capi di Stato hanno visitato il Centro di accoglienza locale, gestito dall’impresa sociale “Don Bosco 2000” (responsabile del centro, Agostino Sella). Essi sono divenuti persino testimoni di fenomeni di integrazione dei migranti ospiti del centro.
Sullo sfondo dell’evento lo slogan prescelto recita: “Dove la carità incontra lo sviluppo”.
In tal contesto, il presidente Mattarella ha affermato che i “migranti resterebbero volentieri nei loro paesi d’origine, se non fossero costretti a fuggire da guerre, terrorismo, sofferenze”.

Piazza Armerina Dialogo tra Mattarella e Steinmeier
Dialogo tra Steinmeier, a sinistra, e Mattarella

Tuttavia, il flusso migratorio è destinato persino ad aumentare, anche a causa dei cambiamenti climatici. Secondo Mattarella, ancora, occorre munirsi di nuove visioni per fronteggiare l’ormai epocale fenomeno migratorio, imbastendo apposite politiche con i paesi da cui partono le genti alla volta di un nuovo futuro. In particolare, il presidente parla di politiche europee, poiché non è possibile che un solo Paese, e in particolare l’Italia, possa sobbarcarsi e fronteggiare tale manifesto problema. Il fenomeno migratorio, de facto, sta divenendo sempre più ingestibile! Si deve ragionare, dunque, su risoluzioni coraggiose e non superficiali e approssimative”.

Incontro tra Mattarella e Steinmeier: conferenza stampa finale

L’ultimo degli appuntamenti ennesi si è tenuto presso la masseria Bannata di Piazza Armerina. Ivi, si è svolta una conferenza stampa, dove i due presidenti si sono confrontati sulle attuali dinamiche europee. Nello specifico, si è fatto esplicito riferimento ai “dieci punti” di Ursula von der Leyen, che presiede la Commissione europea.
Il presidente Steinmeier ha riferito, poi, sui potenziali interessi e avvicendamenti dei Consigli europei e sull’ulteriore faccia dei fenomeni migratori, quale modalità speculativa e crudele dei trafficanti di esseri umani.Incontro Mattarella Steinmeier  conferenza stampa

Dopo, si è effettuato un passaggio sulle regole di Dublino, distanti dai contesti correnti che, secondo Mattarella, sono ormai ataviche. A seguire, il presidente Steinmeier ha affermato la necessità di dover avviare politiche che consentano la diminuzione del numero di sbarchi e arrivi in Europa. Così, proprio qui, nel cuore del Mediterraneo, si profila l’iter di una nuova sfida, sia per i due Paesi che per l’intero impianto europeo.

I due presidenti, in qualità di rappresentanti di paesi fondatori dell’UE, parlano invero di ‘casa europea’ in cui far veicolare logiche di pace, democrazia e accondiscendenza. Il fulcro delle riflessioni conduce soprattutto all’attuazione di politiche ed economie circolari, in cui possa realmente sussistere un prolifico dialogo tra Africa ed Europa.                                           Infine, l’epilogo della visita dei presidenti in Sicilia si è tenuto a Catania, presso lo stabilimento 3Sun Gigafactory di Enel green Power, l’impianto più grande d’Europa.

L’idea di Mediterraneo e il ruolo strategico della Sicilia

Il Mediterraneo non è solo un luogo ove immaginare l’affabulante pensiero di Braudel! Luogo in cui l’interculturalità è la cifra identitaria. “Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi, non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”.
Bensì, il Mediterraneo, unitamente alla Sicilia, rappresenta un ‘continente in miniatura’, e per questo, assimilabile ad un laboratorio dai molteplici aspetti umanitari, culturali e scientifici. Luogo privilegiato in cui attivare processi d’indagine e interazione, nonché scambi tra le comunità e le culture in contatto. Così, il Mediterraneo e la Sicilia possono ambire a divenire metro e modello da giovare, in un futuribile piano culturale ed economico, alla costruenda storia universale.
Secondo Braudel, ancora: “La Sicilia deve la sua identità anche alla sua posizione di frontiera fra le due parti, orientale e occidentale del Mediterraneo”.

Incontro tra Mattarella e Steinmeier: uno sguardo all’Agenda 2030

Nell’idea unanime di creare politiche vincenti, per contribuire alla creazione di modelli di vita sostenibile a livello globale – anche con riguardo al fenomeno migratorio -, i governi di 193 Paesi membri delle Nazioni Unite si sono riuniti a New York (25/09/2015).
Così, in quella cerchia istituzionale dell’Assemblea Generale dell’ONU, ha preso forma l’Agenda 2030. Trattasi di un programma d’azione di 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile o Sustainable Development Goals o SDGs. Qui, ciascun obiettivo si ripartisce, poi, in target (169 complessivi). L’Agenda è un vademecum per addivenire a “politiche smart” e contribuire alla risoluzione di problemi di ordine globale: ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.

In chiosa, è importante avere validi strumenti come l’Agenda 2030! Essa può consentire ai governi di contribuire alle esigenze dei popoli in ogni latitudine. Tra i 17 obiettivi, si riscontra in particolare, al GOAL 10, il tema delle “disuguaglianze all’interno di e fra le Nazioni”.
E nello specifico, il target 10.7 recita: “Rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l’attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite. E ancora, lotta alla povertà o all‘ineguaglianza, attuata nel rispetto di diritti umani e dell’ambiente (con ulteriori specifiche al punto 10.a e 10.b).

Nell’Agenda si parla anche di turismo

Si ricorda altresì che, tra gli spostamenti umani, si annovera anche il fenomeno del turismo, oggi declinato in plurime forme. Si rimarca, invero, il turismo esperenziale-green-sostenibile. Nell’Agenda, il turismo sostenibile viene riportato al target 8.9 (Concepire e implementare entro il 2030 politiche per favorire un turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali) del GOAL 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica).

In realtà, l’Agenda 2030 ha una portata senza precedenti! La sua formulazione consente di intraprendere il viaggio collettivo che restituisce dignità all’Umanità. L’auspicio è, dunque, di raggiungere “Obiettivi” e ambìti traguardi all’insegna della veneranda pace e della buona volontà, per costruire una community globale, mediante valori universalmente condivisi dalle nazioni. Queste ultime, in una esortazione finale, siano interconnesse e indivisibili ed abbiano, in pectore, le perimetrazioni dimensionali dello sviluppo sostenibile.

Luisa Trovato

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