Riconoscimento / Il presidente della Repubblica Mattarella premia Paola Tricomi per l’impegno civile

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Paola Tricomi premiata dal presidente Mattarella

Era presente anche Paola Tricomi tra i trenta cittadini italiani che il 20 marzo scorso hanno ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le onorificenze al merito per il loro impegno civile.
Paola, per la sua forza e determinazione nel voler abbattere gli impedimenti e gli ostacoli al diritto allo studio delle persone disabili, è stata insignita dal presidente Mattarella.
«Voglio dedicare la mia onorificenza a mamma Loredana Corsaro e a papà Costantino per avermi dato la vita e per aver continuato a darmela giorno dopo giorno nelle fatiche della quotidianità. E a tutte le persone che hanno reso possibile il mio cammino, tutti insieme abbiamo aperto la strada a un mondo migliore».

Grida/ al cielo/ lo spirito ribelle/ indotto dal desiderare/ il non reale;/ e nel deserto/ parte più profonda/ dell’interno/ solo il silenzio./ Rimbomba/ l’eco/ di quel perché/ e par durare/ eterno. “Ribelle” è il titolo della poesia, tratta dalla raccolta “Nel Cuore” di Paola Maria Tricomi. Raccolta editata dalla Voce dell’Jonio nel marzo 2010. La prima raccolta di poesie scritte nel periodo di frequenza al liceo “Gulli e Pennisi” da una giovane Paola, che sembra avere “tanta fame di poesia”. Come recita la postfazione della stessa raccolta, scritta dai professori del liceo Gulli e Pennisi di Acireale, Maria Esterini e Orazio Mellia.

consegna delle onorificenze
La consegna delle onorificenze
La sua raccolta “Nel cuore” oggetto di studio alla media di Acicatena

Ricordiamo anche che le poesie della raccolta “Nel Cuore” sono state oggetto di studio per un’ esperienza poetica di giovani studenti della scuola media “F. Guglielmino” di Aci Catena. E hanno suscitato negli stessi adolescenti forti emozioni ed intime riflessioni.
Dalla poesia “Luna” una giovane studentessa affetta da sindrome di Down, del liceo Artistico di Militello Val di Catania, ha realizzato un albo sensoriale illustrato con grafica a rilievo e scrittura del testo della poesia in Braille per renderlo ancora più inclusivo. Un albo sensoriale dal titolo “La Regina del Buio”, percorso sensoriale  che possa essere letto anche da chi è affetto da disabilità visiva.

Paola Maria Tricomi nasce a Catania affetta dall’atrofia muscolare spinale (SMA) di tipo II. Con i suoi genitori inizia a viaggiare molto per cercare le cure migliori per avere la miglior qualità di vita possibile. Sta in Francia per molti anni presso un centro per le malattie neuromuscolari in cura con le dott.sse Leclair ed Estournet.
Queste riescono a trasmettere alla giovane ed alla famiglia il messaggio che, nonostante una patologia fortemente invalidante, si possono fare molte cose nella vita.

Paola Tricomi e Orazio Mellia
Paola Tricomi e il prof. del liceo Orazio Mellia

Fin da piccola chiacchierona e creativa, Paola impara a leggere già alla tenera età di 5 anni. Credeva che i libri fossero qualcosa di noioso ma presto appurò che i libri sono interessanti  in quanto fanno scoprire il segreto della vita.  Mostrando una propensione per il ramo artistico e letterario, ha iniziato uno studio per suonare il piano. Ma non è riuscita a studiarlo in modo approfondito perché a dieci anni il suo braccio sinistro inizia a non rispondere nei movimenti.

La frequenza del liceo Gulli e Pennisi cambia la vita di Paola Tricomi

La sua vita è cambiata concretamente entrando al liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale dove ha avuto inizio la vera scoperta del proprio io. La filosofia, la storia dell’arte, il greco, il mito, la letteratura e la poesia erano il suo mondo. Incomincia a scrivere cercando uno stile poetico tutto suo. È nella poesia che scopre la sua vocazione e con la poesia esprime tutto quanto dentro di sé la fa agitare.

Nella poesia esprime le sue emozioni con forza dirompente dimostrando un forte attaccamento alla vita e a quanto la stessa offre. “La vita offre a tutti /ma a noi uomini manca la dote per assaporarla”- scrive.
L’allora dirigente scolastico del “Gulli e Pennisi”, Antonia Puzzo, scrive di  Paola nella prefazione : “Paola è una ragazza meravigliosa che giorno dopo giorno nella sua assorta contemplazione agita e sussulta gli oggetti più disparati, coniugando con tanto amore inavvertitamente l’arte poetica e l’esistenza. Nella simbiosi evocatrice del dialogo tra gli oggetti ed i sentimenti emerge la gioiosa manifestazione del suo animo che si estrinseca nel momento in cui una penna tra le dita incide sul foglio bianco il suo profondo sentire”.Paola Maria Tricomi

Nella poesia esprime sè stessa

È Paola che confessa oggi che il periodo passato tra i banchi da studente al Gulli e Pennisi di Acireale è sicuramente il più bello e significativo della sua vita. “Nonostante abbia percorso una lunga carriera di studi in vari istituti quella rimane l’esperienza che più mi ha formata. La mia vita non è stata solo un ospedale, ma tanto altro: sogno che i disabili siano solo persone e che le donne (esseri unici) possano coltivare questa preziosità e che le si rispetti come un fiore prezioso”.

Nel Nome del nulla un verso recita “poesia ti cerco”. Cosa provi quando scrivi testi poetici? – le chiediamo. “Ho la sensazione di fare qualcosa per cui ho una naturale inclinazione, ma cerco allo stesso modo di ricongiungermi con tutto quello che mi sembra di aver perso. Tutto ciò sembra un’impresa impossibile e insensata ma mi rende viva”.

Nei suoi versi si nota una ispirazione che nasce dalla vita reale e dagli incontri con le persone più fragili. “Sono loro che mostrandosi mi aiutano a capire chi siamo. Sono loro che mi ispirano e  mi fanno trovare il coraggio di raccontare”.

Nel 2010 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo Nel cuore, traduzione di En thumò in greco antico. A questa pubblicazione ne seguiranno altre due: Il nome del nulla e La voce a te donata, del 2012 e del 2016. Per quanto riguarda la prosa, nel 2013 ha pubblicato in ebook Sahel e Lettere perdute di te. I proventi delle vendite del libro di narrativa  Il canto del mare  sono stati devoluti al Centro Clinico NeMO.

               Giuseppe Lagona

 

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