Santa Venerina / La lettera della maestra Bonaccorsi agli alunni

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Dopo oltre 42 anni di insegnamento, raggiunto il traguardo della pensione, la maestra Anna Bonaccorsi ha deciso di rendere omaggio ai tanti alunni che nel corso degli anni ha incontrato e congedarvisi con una lettera scritta a mano. L’insegnante ha rappresentato un punto di riferimento per intere generazioni dell’Istituto Comprensivo di Santa Venerina, dove per decenni ha svolto il suo ruolo di maestra e guida dei suoi ragazzi. Un esempio vivente di come l’insegnamento rappresenti una vera e propria “vocazione” e la dimostrazione di come davvero l’educazione sia cosa di cuore, come diceva Don Bosco (il Santo dei giovani).

Un percorso di crescita

La maestra Bonaccorsi ha dedicato la sua intera vita all’insegnamento. Diplomatasi nel 1975, ha subito iniziato con un incarico nella scuola popolare statale. Nello stesso anno superato il suo primo concorso, non riesce a vincerlo per poco, a causa di quegli anni di servizio che ancora non aveva. Per i sette anni a seguire non furono indetti concorsi statali, ma questo non la distolse dal suo obiettivo. Nel frattempo si dedicò ai suoi studi, conseguendo la specializzazione biennale per alunni diversamente abili all’Ardizzone Gioieni. In quel periodo lavorava come supplente la mattina, nel pomeriggio dava ripetizioni e la notte studiava per gli esami universitari.

Non riuscendo più tuttavia a reggere il ritmo, decise di abbandonare l’università. Finalmente venne poi bandito un nuovo concorso, che le consentì di entrare di ruolo nell’anno scolastico 1983/84. Al suo primo anno ha insegnato proprio a Santa Venerina, dopodiché è stata fuori per tre anni prima di rientrare definitivamente nella sua città. Inizialmente come insegnante di sostegno e poi, finalmente, come insegnante di classe. Adesso sono arrivati i tanti attesi e meritati anni della pensione, che non hanno cancellato in lei l’amore per i suoi alunni.

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La maestra Bonaccorsi va in pensione / Una lettera carta e penna

Con una lettera scritta con carta e penna, che ha voluto condividere tramite i canali digitali per cercare di raggiungere tutti, la maestra Bonaccorsi ha salutato i suoi alunni. Tanti i ragazzi che ha incontrato lungo il suo percorso e che le sono rimasti indistintamente nel cuore:

«Cari ragazzi, per me sarete sempre ragazzi. Sono una vecchia maestra lontana dal “tecno-digito-multimediale”, ma per ringraziarvi ho bisogno dei social […] Miei cari ex alunni sparsi per l’Europa e per ogni regione d’Italia, vorrei raggiungervi tutti, insieme con i ragazzi degli anni più recenti, per dirvi grazie per le emozioni autentiche che avete suscitato in me con i vostri saluti e sentimenti augurali assemblati pazientemente da Fabio Sorbello. Per oltre quarantadue anni sono stata maestra della scuola primaria: per me il “mestiere” più bello del mondo. Insieme alle facce più fresche dei ragazzi di questi ultimi anni, ho rivisto i visi, gli occhi, le voci, le storie di ognuno di voi, molti ormai diventati adulti. Ho condiviso emozioni, scoperte, fatiche perché imparaste a spiegare le ali e ad alzarvi in volo. Negli anni, ho seguito i vostri progetti, i vostri progressi, i vostri successi, le vostre realizzazioni familiari.

Ho gioito con voi. Spero mi abbiate scusato per qualche rimprovero immeritato, un giudizio non condiviso che non scalfisce sentimenti ed affetti. Un solo nodo mi stringe la gola: il ricordo di chi ci ha lasciati prematuramente. Riservo un posto particolare nel mio cuore a Janì, Carmelo e Alberto, sentiti anch’essi vicini la sera dei saluti, gioiosi e felici anche da lassù. Voi siete stati “La rosa.. che ho innaffiato e messo sotto la campana di vetro.. riparato con il paravento.. che ho liberato dai bruchi.. perché è la mia rosa”. (Il Piccolo Principe).

Con immenso affetto, la vostra maestra Anna».

Una vera e propria vocazione

Una testimonianza concreta di una vita vissuta seguendo quella vocazione che la rende piena. Una passione la sua, quella di chi decide di mettere la propria vita a servizio degli altri. Quello stesso servizio che dona gioia e pienezza sia nella vita di chi riceve ma anche, e soprattutto, nella vita di chi si offre. Tutto quel bene, infatti, ritorna indietro moltiplicato e dando prova che l’impegno non va mai sprecato, ma dona sempre i suoi frutti. E i frutti della maestra Bonaccorsi sono proprio i suoi amati alunni che la porteranno sempre con sé, ricordandola con affetto come un saldo punto di riferimento.

Mariachiara Caccamo

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