Vangelo domenica 7 novembre / Chi ama dona dal profondo del cuore

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vangelo mc 12,38

Canto al Vangelo  domenica 7 novembre ( Mt 5,3 )
Alleluia, alleluia. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Alleluia

Vangelo domenica 7 novembre (Mc 12,38 – 44 )

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere». Parola del Signore.vangelo mc.12,38-44

Riflessione sul vangelo di domenica 7 novembre

La Liturgia di questa domenica presenta il brano del vangelo di Marco nel racconto di Gesù che elogia la generosità della vedova povera. Il brano inizia con l’immagine di Gesù che insegna nel tempio alla folla mettendoli in guardia a non imitare la superbia e l’ostentazione usata dagli scribi nel compiere le opere buone. Gesù inoltre fa osservare ai suoi discepoli il gesto umile e generoso della povera vedova che nel tempio offre tutto quello che aveva per vivere a differenza dei ricchi che offrivano invece il loro superfluo.

L’insegnamento di Gesù ci porta a comprendere che l’amore conduce ad un cambiamento autentico del cuore. Chi ama davvero non ostenta il suo dono ed il suo darsi ma dona con discrezione e nel segreto; chi ama davvero Dio, non dona il suo superfluo, ciò che non gli serve, ma dona tutto se stesso. L’immagine della povera vedova è l’immagine del povero in spirito, di colui che sa di non bastare a se stesso e che attende tutto da Dio; è colui che si fida e si affida totalmente a Dio.

La vita cristiana non è un esibire atteggiamenti buoni ma deve diventare uno stile di vita che sgorga da un amore sincero e totale a Dio. Il cristiano è il povero in spirito che orienta la sua vita a Dio, vivendo così la pace e l’amore che Dio dona a chi a Lui si affida sin su questa terra. Come canta il versetto Alleluiatico di questa domenica: “ Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”.

Letizia Franzone

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