Verso il futuro / Inaugurata ad Acireale la “Free Mind Foundry”, quattro aziende già al lavoro, grandi prospettive per l’occupazione

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Dalla grande vetrata al pianterreno del Centro Direzionale del Credito Siciliano di Acireale si ammira la sagoma dell’Etna, un piccolo

L’intervento del vescovo mons. Raspanti

sbuffo di fumo e lo sfavillio di una mattina di luglio. All’interno c’è una piacevole aria fresca, brillanti pareti colorate e alberi di ulivo e di limone. Uno splendido posto da cui osservare la Montagna, quieta, come dal ponte di comando di una nave: due giganti che si specchiano, in attesa di liberare tutto il loro potenziale. Siamo dentro l’Innovation Hub di Free Mind Foundry, un microcosmo perfettamente armonizzato con l’ambiente esterno, che richiama e riflette: pareti e rivestimenti di pietra lavica, alberi e piante, scrivanie immerse nel verde e cortili che si susseguono, in un alternarsi di vetri e colori. Si è immersi in un paesaggio mediterraneo, in un luogo nuovo, diverso dai campus americani e dai soliti centri di co-working, un luogo in cui l’intelligenza e lo spirito creativo più elevato della Sicilia, che affonda le sue radici nell’antica Grecia, si slancia fiducioso al futuro.

Da questo tempo che non è ancora, l’Innovation Hub prende in prestito le migliori tecnologie e le mette al servizio della persona, che trascorre operosa il suo tempo tra pareti e scrivanie intelligenti. Tutto l’Innovation Hub, infatti, è gestito da un altro gigante, il sistema di Intelligenza Artificiale, un Argo Panoptes che attraverso più di 500 sensori diffusi, raccoglie ogni tipo di dato e lo innerva attraverso 14 km di cavi di fibra ottica, mandandolo alla Server Farm, visibile in una sala climatizzata ed isolata acusticamente da vetri rinforzati. Da qui partono i comandi per ottimizzare la qualità dell’aria, regolare l’intensità luminosa in armonia con la luce naturale che proviene dall’esterno; è qui che si monitora la stanchezza delle persone alle scrivanie e si controllano, con riconoscimento facciale, le presenze all’interno dell’Hub, gli ingressi e le uscite.

In questo spazio smart di 2.000 metri quadri sono già ospitate, dal giorno dell’inaugurazione – il 17 luglio scorso – alcune aziende leader nel campo dell’innovazione tecnologica e dell’industria 4.0.: dalle piattaforme di asset management (Bax Energy – azienda capofila), allo sviluppo di film in realtà virtuale per simulatori e parchi divertimento (Red Raion);  dalla produzione di giochi e film attraverso la computer grafica 3D (Stormind Games) ai  BigData e le soluzioni IoT (Digital Shell).

Questa realtà è la concretizzazione di un sogno, la volontà di un imprenditore giovane ed illuminato, l’ing. Simone Massaro, esperto nelle tecnologie software e in energie rinnovabili, che porta nella sua Sicilia le idee migliori maturate nella sua pluriennale esperienza all’estero, per costruire un luogo confortevole, accogliente e altamente tecnologico, dove possano incontrarsi aziende, imprenditori, startuppers, accademici e giovani sognatori di talento, per costruire e intraprendere nuove iniziative e nuovi progetti.

Un sogno, questo, che è divenuto realtà incontrando l’apertura mentale, la lucida visione e la lungimiranza del Credito Siciliano, che ha colto una sfida ed un’opportunità unica e preziosa, ospitando nei propri locali aziende innovative: non sono stati solo i muri dei vecchi uffici a cadere per lasciare spazio all’innovazione, ma anche quelli tra impresa e finanza, consentendo uno scambio aperto ed una commistione tra tradizione ed innovazione, anche per recuperare il drammatico sottosviluppo digitale in cui versano molte realtà in Sicilia, così come sottolineato dall’AD del Credito Siciliano, Saverio Continella, durante l’inaugurazione.

L’apertura del più grande Innovation Hub del sud Italia, la visione comune e la volontà di determinare un cambiamento epocale e duraturo attraverso l’innovazione e l’impresa, da parte di un giovane imprenditore e del Credito Siciliano, sono essenziali e diventano determinanti se – come ha dichiarato il Vescovo di Acireale, mons. Raspanti, alla cerimonia di inaugurazione – si incentreranno attorno alla persona, se riusciranno a creare un ambiente di lavoro in cui ciascuno può perseguire e raggiungere la propria crescita personale e professionale grazie all’incontro, e all’azione che segue l’incontro.

L’energia che questo vulcano sarà in grado di sprigionare, dipenderà dalla comunità delle persone che lo animeranno, dalla loro voglia di innovare, di fare e di ricercare soluzioni, attraverso il dialogo e la condivisione.

 Mario Di Re

presidente Associazione Jaci

 

 

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