Acireale / Echi dalla terza edizione della Notte delle Scienze

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notte delle scienze acireale

Non è passata inosservata, ad Acireale, la terza edizione della Notte delle scienze, l’evento in cui il liceo scientifico Gulli e Pennisi si mostra al pubblico. Come lo scorso anno, l’edizione si identifica nella rappresentazione di varie attività, tutte orientate sul tema “il viaggio continua. Terra chiama futuro”. Ossia il viaggio dell’uomo  verso il futuro, ricco di ostacoli e sfide. L’evento è stato presentato dalla docente referente del progetto, Giuseppa Tidona, con i ringraziamenti del preside dell’istituto, Tarcisio Maugeri, e del sindaco di Aci Bonaccorsi, Vito di Mauro.

Acireale / La terza edizione della Notte delle Scienze

La prima attività era intitolata “La ricerca del nostro futuro tra le stelle: uno sguardo intrepido di speranza”. Si è concentrata sull’ambientazione del S.E.T.I ed è partita dal famoso “paradosso di Fermi”. Consiste nel domandarsi se l’uomo sia realmente solo nell’universo. La rappresentazione inizia proprio con Fermi, che nel 1950 si chiedeva perché non fosse ancora arrivato alcun segnale extraterrestre. Ad un certo punto, tale segnale ha fatto la sua comparsa e in quel momento gli scienziati del SETI hanno discusso su quale fosse il modo più opportuno di rispondere al segnale.

A seguire “l’Omaggio a Italo Calvino”, dato che lo scorso 15 ottobre si celebrava il centenario dalla nascita dell’autore. Durante questa attività sono stati messi in scena due racconti dello stesso Calvino: “Tutto in un punto” tratto da “Le Cosmicomiche”, e “Leonia” tratto da “Le città invisibili”. La terza attività: “L’Oltre è nell’Altro”. I soggetti dell’attività erano la rappresentazione del Piccolo principe e del racconto delle quattro candele.

Acireale / Echi religiosi dalla terza edizione della Notte delle Scienze

Sebbene il tema della terza edizione fosse il viaggio dell’uomo verso il futuro, i docenti hanno ritenuto il capolavoro di De Saint-Exupéry particolarmente affine al tema scelto, in quanto il futuro dovrebbe essere visto non solo in maniera assoluta, ma anche in maniera personale. Durante la rappresentazione si è sottolineato il rapporto del piccolo principe con la rosa, emblema dell’importanza della cura del prossimo. All’inizio della trama, risultava essere come su un piedistallo. Convinto che tutto il mondo girasse attorno a lui e al suo piccolo pianeta, solo quando deciderà di scendere da quel piedistallo, intraprendendo il viaggio che gli permetterà di confrontarsi con il resto del mondo, si renderà conto che il mondo funziona in maniera totalmente diversa da come aveva sempre creduto. Evidente anche un’interpretazione religiosa del racconto, secondo la quale questo piccolo libretto può insegnare molto all’umanità. Come diceva Sant’Agostino “Conoscere l’anima è conoscere Dio”.

Un’altra attività è stata intitolata “Chi sarò io? Lo chiedo ai poeti”, ove si chiedeva ai poeti chi fosse davvero l’uomo. L’attività “Musica e Danze”  accompagnava tutte le attività con canti, sonate e sinfonie preparati ed eseguiti dagli studenti. Al termine della rappresentazione, vi sono state le premiazioni dei concorsi letterari “Sognate il vostro futuro” e “Lanciate nell’alto mare aperto il vostro messaggio in bottiglia” , ma anche del concorso grafico pittorico “Un messaggio in bottiglia nel mare oceano fra le stelle”. Dedicato agli studenti frequentanti la scuola secondaria di primo grado, i primi tre classificati sono alunni dell’istituto comprensivo intitolato a Padre Gabriele Maria Allegra.

L’ultima attività della serata, accompagnata dalle note di “Futura” di Lucio Dalla, simboleggiava un messaggio di fratellanza fra i popoli: i ragazzi si sono cimentati nella distruzione di un muro simboleggiante discriminazione, guerra e violenza. Terminata quest’attività, alunni e docenti hanno chiuso le danze sul palco accompagnati dalla musica, prima di uno scambio di auguri per il nuovo anno iniziato.

Federico Tordi

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