Differenziata / CONAI: Sicilia migliora raccolta imballaggi, ma le criticità restano

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raccolta differenziata Sicilia CONAI

Nonostante il miglioramento della raccolta differenziata vengono comunque a galla numerose criticità e problematiche da risolvere il prima possibile, com evidenzia l’ultima nota stampa CONAI sulla situazione ambientale in Sicilia.

Raccolta differenziata Sicilia / Comunicato stampa CONAI

Nel 2022 dalla Regione è arrivata a CONAI una quantità di rifiuti che coprirebbe quasi quattro volte la tratta autostradale Palermo-Vienna (il calcolo della tratta autostradale è stato effettuato considerando cassonetti da circa 1.100 litri). Con un miglioramento del 2% circa rispetto all’anno precedente. Dal Consorzio 45 milioni e 409mila euro ai Comuni siciliani. «Ma la Regione è l’unica sotto il 50% di differenziata» spiega Fabio Costarella, responsabile CONAI per il Centro-Sud. «E continua a soffrire di una preoccupante mancanza di impianti. I risultati migliorano, ma c’è ancora molto da fare».

Palermo, ottobre 2023 – Nel 2022 in Sicilia 315.706 tonnellate di rifiuti di imballaggio sono state sottratte alla discarica e conferite a CONAI, grazie agli accordi sottoscritti tra i Comuni della Regione e i Consorzi di Filiera di CONAI. Un quantitativo in crescita di circa il 2% rispetto all’anno precedente: nel 2021 i conferimenti a CONAI erano stati pari a 310.254 tonnellate. Una quantità di rifiuti che, messa in cassonetti, potrebbe coprire per quasi quattro volte la tratta autostradale Palermo-Vienna (tenendo conto anche del tratto di mare tra Messina e Villa San Giovanni da coprire in traghetto).

Raccolta differenziata Sicilia / Le parole del responsabile CONAI per il sud Fabio Costarella

Lo rende noto il Consorzio Nazionale Imballaggi nel disegnare un bilancio e un consuntivo delle performance ambientali delle Regioni italiane nella raccolta degli imballaggi. Per coprire parte dei costi della raccolta differenziata, nel 2022 CONAI ha trasferito ai Comuni della Sicilia oltre 45 milioni e 409mila euro. Fondi usati per gli imballaggi così come previsto dall’Accordo Anci-CONAI vigente (visionabile qui).

«Il miglioramento dei risultati della Sicilia è in parte incoraggiante» spiega Fabio Costarella, Responsabile dei piani di sviluppo al Centro-Sud di CONAI. «Ma la Regione rimane purtroppo l’ultima in Italia nel campo della raccolta differenziata: con un 47% di differenziata, secondo gli ultimi dati ISPRA, è la sola Regione a differenziare correttamente meno della metà dei suoi rifiuti. Se a questo sommiamo la carenza di impianti per i rifiuti di cui la Sicilia e il Sud in generale continuano a soffrire, è chiaro che ci sono ancora molto lavoro da fare e molte opportunità di sviluppo, anche in vista dei nuovi obiettivi di recupero e riciclo imposti dall’Unione Europea».

Guardando ai dati ISPRA disponibili ad oggi, la provincia più virtuosa rimane Trapani, che differenzia più del 74% dei suoi rifiuti. Proprio dalla provincia di Trapani arriva a CONAI il quantitativo più alto di rifiuti di imballaggio differenziati: oltre 100 kg per cittadino. Un pro-capite in crescita rispetto a quello dell’anno precedente, pari a 96,3 kg. Segue Ragusa, la cui percentuale di raccolta differenziata totale sfiora il 66%. Dalla provincia sono arrivati a CONAI nel 2022 82 kg di imballaggi per cittadino. Medaglia di bronzo nella differenziata alla provincia di Enna, che ha una raccolta differenziata complessiva del 60%. Il pro-capite di rifiuti di imballaggio che arriva a CONAI dai cittadini della provincia è di oltre 63 kg.

Raccolta differenziata / Divario tra nord e centro-sud

Fabio Costarella
Fabio Costarella

«L’Italia è già leader in Europa nel campo del riciclo degli imballaggi» conclude Fabio Costarella, «nonostante le forti differenze che separano molte aree del Mezzogiorno da quelle del Nord, che negli anni hanno creato un ciclo industriale per la valorizzazione dei rifiuti. Un risultato complessivo che sicuramente può migliorare, se anche le Regioni del Centro-Sud riusciranno a colmare, almeno in parte, la distanza che le separa da quelle del Settentrione.

È importante che la raccolta cresca anche in qualità, e che i Comuni arrivino a gestire i servizi di raccolta differenziata in forma aggregata e con un ciclo industriale a valle in grado di dare quel valore aggiunto sociale, economico e ambientale rispetto alla situazione odierna. Il fine ultimo della differenziata, del resto, è il riciclo. E non è sufficiente fare grandi quantitativi di rifiuti differenziati se poi la raccolta è fatta male. Tutti dobbiamo fare la nostra parte, iniziando dal separare i rifiuti di imballaggio con attenzione, ogni giorno, in base alle disposizioni del Comune di residenza».

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