Coronavirus e solidarietà / Le Misericordie etnee regalano alla Regione 90 sdoppiatori per le terapie intensive

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Misericordie del Comitato provinciale di Catania e makers catanesi uniti – si legge in una nota dell’addetto stampa del Comitato provinciale di Catania delle Misericordie – per far fronte alle emergenze sanitarie da Coronavirus. È di venerdì la consegna da parte della Misericordia di Pedara, al Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, di 90 “sdoppiatori a Y” da essere impiegati all’interno delle terapie intensive siciliane. Tali dispositivi, ideati ad hoc per far fronte alla carenza di respiratori, permetteranno ai medici rianimatori di collegare in contemporanea due pazienti intubati, attraverso un solo ventilatore polmonare.

Nella provincia etnea, a rispondere alla chiamata lanciata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina – insieme a FabLab Messina e Air Factories – sono stati 8 “artigiani digitali” che hanno stampato questi utilissimi adattatori, attraverso le proprie stampanti 3D.

A fare da collante tra coloro che hanno aderito all’iniziativa, Elettra Cicardello, che, oltre ad essere una volontaria della Misericordia di Pedara, nella vita è una designer d’interni. «In questo momento così delicato e di bisogno – ha detto Elettra – ho voluto mostrare la mia sensibilità ai problemi sanitari creati da questo virus, iniziando a produrre sin da subito con la stampante 3D gli “sdoppiatori a Y” insieme ad altri makers siciliani. Nella giornata di ieri, ho contattato gli altri catanesi che avevano aderito all’iniziativa, così da poter raccogliere questi prodotti tramite la Misericordia e consegnarli alla Regione».

A fare da tramite tra “artigiani digitali” e istituzioni, è stata la Misericordia di Pedara. «Ho accolto di buon grado l’iniziativa, portata avanti sul territorio da diversi maker e dalla nostra volontaria Elettra», ha detto il Governatore della Misericordia pedarese, Alfredo Distefano, che è anche presidente del Comitato provinciale delle Misericordie di Catania. E ha aggiunto: «Come Misericordia siamo stati anello di congiunzione istituzionale tra questi artigiani 3.0 e il DRPC, così da far giungere i dispositivi prodotti ai nosocomi siciliani».

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