Ecologia / Per la “Giornata della Terra” il liceo Gulli e Pennisi di Acireale inaugura 41 ulivi donati dal Rotary club

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Il 22 aprile ricorreva l’evento mondiale della “ Giornata della Terra” e la celebrazione non è mancata neanche nel liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale che ha scelto non a caso la data simbolica per l’inaugurazione di 41 alberi d’ulivo donati dal Rotary Club di Acireale.
Per avere maggiori informazioni incontriamo la vicepreside del Liceo, la professoressa Barbara Condorelli, poco dopo il suono della campanella che annuncia la fine delle giornata scolastica. Nonostante sembri essere di fretta, trova cinque minuti per rispondere alle nostre domande.
La donazione proprio degli alberi d’ulivo è stata casuale o ha uno specifico significato?
“Si tratta di una donazione fatta dal Rotary Club di Acireale, che ha attuato la propria iniziativa; donare tanti alberi quanti sono i soci. L’albero d’ulivo vuole essere un simbolo di pace. Inoltre è stata scelta proprio la nostra scuola, per voler creare un collegamento con la cultura”.
Quali sono le speranze che ha verso gli alunni per questo progetto ?
“A prendersi cura di questi alberi saranno gli alunni stessi. Ogni classe adotterà un albero che si impegnerà a potare e curare. Le nostre speranze sono quelle di trasmettere una maggiore consapevolezza dell’ambiente. Siamo chiamati a rendere belli gli spazi in cui viviamo”.
Per il futuro sono previsti altri progetti di questo genere ?
“Si. A breve provvederemo ad un impianto a pioggia per facilitare l’irrigazione degli alberi e realizzeremo un prato verde, con aggiunta di fiori e panchine che permetteranno ai ragazzi di essere a contatto con la natura”.
L’adesione a tale iniziativa sembra quindi essere il primo di una serie di progetti che vedranno coinvolta la scuola nella creazione di un vero e proprio angolo verde, che non sarà solo funzionale per abbellire lo spazio, ma servirà anche ad avere un coinvolgimento e una sensibilizzazione degli alunni verso l’ambiente in cui vivono.
Che dire? Ancora una volta il Liceo classico riesce a sorprenderci con la sua sensibilità e a diventare un esempio da seguire.

Eugenia Castorina

 


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