Il concerto di Morandi – 2 / L'”eterno ragazzo” fa anche il maestro di vita e raccomanda di tornare alle lettere d’amore

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A vederlo dal vivo si ha avuto la conferma che il tempo per lui non scorra mai. Solito aspetto sbarazzino, solito entusiasmo e vitalità che hanno fatto del suo concerto un grande evento di musica e di spettacolo, con intermezzi diretti tra lui ed il pubblico.
Gianni Morandi ha dilettato i numerosi presenti, lo scorso sabato 17 marzo, al Pal’Art di Acireale, con il suo vasto repertorio di canzoni, caratterizzato da pezzi d’esordio, da quelli più recenti e dall’interpretazione di brani famosi quale “Caruso”, omaggio all’amico Lucio Dalla. “Dobbiamo fare luce”, il singolo con cui il cantante ha dato avvio allo spettacolo, confermando la piacevolezza della serata anche con massima puntualità sull’orario d’inizio previsto.
Tante le luci che illuminavano il palco, un gioco di colori e di immagini in sintonia con le canzoni via via proposte. Il cantante, a volte da solo ad eseguire i brani, a volte in duetto con le giovani Lisa Manara o Augusta Trebeschi, ha alternato momenti di dialogo con gli spettatori, nei quali ha manifestato il proprio entusiasmo per la nostra terra e per le sue peculiarità gastronomiche. Ha dato anche lettura di una missiva di un fan da lui ricevuta, mentre non ha mancato di ripercorrere le tappe della sua carriera, da quella prettamente musicale a quella di attore. Ha, infatti, raccontato la sua esperienza nell’ultima fiction televisiva, in cui interpretava il ruolo di un “pediatra”, sottolineandone l’importanza della professione e il suo modo di interpretarla.
Con disinvoltura e naturalezza ha, per quattro volte, cambiato la sua giacca, rigorosamente in paillettes luminose di diversi colori, che ne risaltavano l’eleganza ed il portamento giovanile. Di colore rosso, quella in sintonia con gli abiti delle cantanti e con il ritmo vivace del ben noto brano “Fatti mandare dalla mamma”. Un ritmo incalzante, andato avanti per oltre due ore, nell’alternarsi delle canzoni nostalgiche, romantiche, stimolanti quale “Uno su mille”, pezzo che non ha mancato di elargire “carica positiva” ai presenti, coinvolti in una generale e spontanea interpretazione dello stesso.
Morandi ha anche condiviso con il pubblico una sua riflessione, riguardante l’uso eccessivo dei mezzi digitali nei settori della vita ed anche in quelli in cui il sentimento è protagonista. In particolare, ha sottolineato come si sia persa l’abitudine di scrivere le tradizionali lettere d’amore, con carta e penna, per scegliere, invece, altre forme di comunicazione moderne. Ha esortato gli innamorati a “scriverla” una lettera, giacché “l’amore è il motore di tutte le cose” e le sue canzoni certamente lo celebrano. Tematica universale questa, comune alle diverse fasce d’età di cui era composto il folto pubblico.
Con “Un mondo d’amore” il cantante ha concluso la piacevole serata, trascorsa all’insegna della buona musica, ascoltata nella tranquillità di un contesto coinvolgente, creato da una personalità carismatica quale la sua. Un intramontabile personaggio che tante emozioni ha regalato, regala e continuerà a farlo, come lui stesso ha raccontato: “Ho riflettuto diverse volte sulla possibilità di fermarmi, ma poi mi chiedo sempre cosa farò se smetto, la mia giornata non passerebbe mai!”. Morandi ha certamente avuto la sua conferma dall’entusiasmo con cui è stato accolto ad Acireale, dalla “corsa” effettuata da una parte dei suoi fans, nei momenti finali del concerto verso i piedi del palco, per poter ammirare da vicino il loro cantante preferito e ricevere il suo autografo. Lui, pazientemente, ne ha firmati tanti.

Rita Messina            

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