SCAM / Cinzia Dato interpreta Beethoven in concerto a Catania

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Cinzia Dato

Figlia della Sicilia più feconda e artista di chiara fama, la pianista Cinzia Dato si esibirà sabato 26, alle ore 19, a Catania, all’Auditorium dell’Istituto Sacro Cuore (via Milano, 47).
Sarà ospite della Società Catanese Amici della Musica (Scam), diretta da Anna Rita Fontana, per la stagione concertistica 2021-2022. Come informa una nota stampa della Scam, proporrà un programma volto a celebrare il genio creativo di Ludwig van Beethoven e l’estro artistico di Sergej Vasil’evic Rachmaninov.

« La scelta di un repertorio prettamente beethoveniano – spiega l’artista – è da ricondursi all’anniversario appena trascorso dei 250 anni dalla nascita di Ludwig. Nei mesi passati, a causa della pandemia, sono saltati molti eventi anche se io ho comunque continuato la mia attività in streaming per una platea virtuale. Per cui il recital di sabato sarà doppiamente emozionante. Per l’importante ricorrenza e perché sarà il primo evento in cui incontrerò finalmente di nuovo il pubblico in sala».Cinzia Dato

Cinzia Dato suona Beethoven

Apriranno il concerto le Variazioni in Do maggiore sul tema “God save the King”, scritte da Ludwig van Beethoven nel 1803 e ispirate all’inno nazionale del Regno Unito e di tutti i territori d’oltremare britannici. Composto tra il 1736 e il 1740 da Thomas Arne, “God save the King” fu eseguito pubblicamente per la prima volta nel 1744.  Ad oggi è l’inno più antico e noto al mondo, usato in ben 143 anni di regno. Venne sostituito infatti solo nel 1837 da “God save the Queen”, per l’ascesa al potere della Regina Vittoria e in seguito per la Regina Elisabetta II.

Seguirà la Sonata n.13 op.27 n.1 “Quasi una fantasia” composta tra il 1800 e il 1801 e pubblicata insieme alla coeva op.27 n.2 nota come “Sonata al chiaro di luna”.
L’opera coincide con il momento in cui il maestro di Bonn abbandona lo schema consueto della Forma-sonata, ereditato dai predecessori, per aprirsi a composizioni più ambiziose.
La dicitura “quasi una fantasia” implica un principio di libertà e una tensione sperimentalistica che difficilmente si rintracciano nelle altre trentadue opere. Per questo è fra le meno eseguite del repertorio beethoveniano.

Cinzia Dato e le Variazioni disconosciute da Beethoven

Seguiranno le Variazioni in Do minore su un “Tema Originale” composte dal musicista tedesco nel 1806 e pubblicate a Vienna l’anno dopo. Come riporta un aneddoto, pare che dopo averle riascoltate a diversi anni di distanza dalla loro stesura, Beethoven le disconobbe, senza mai specificarne le ragioni.Cinzia Dato

Chiuderà la prima parte della serata  la Sonata n.26 op.81a “Les Adieux”, nata in seguito all’allontanamento da Vienna dell’Arciduca Rodolfo, suo amico e protettore. Allontanamento avvenuto fra l’aprile e l’ottobre del 1809 a causa della guerra austro-francese.
I tre movimenti rimandano alla mancanza della persona cara con elementi musicali di stampo malinconico, presenti sin dal secondo movimento, l’“Andante espressivo”, interamente pervaso da sensazioni di solitudine. Sensazioni ampiamente superate nel “Vivacissimamente” finale, di stampo chiaramente gioioso, in cui si celebra il ritorno a casa dell’amico.

Cinzia Dato e le tre B (Bach, Beethoven e Brahms)

«Per me, – aggiunge la Dato – i capisaldi della letteratura pianistica sono “le tre B”: Bach, Beethoven e Brahms. Per questo mi è sembrato logico inserire all’interno del discorso beethoveniano una colonna portante del linguaggio bachiano come la Partita per violino solo n.3 in Mi maggiore.  Nel 1933 Rachmaninov la trascrisse per pianoforte.

Concluderò poi il recital con un brano tratto da un repertorio molto eleborato al quale sto lavorando in occasione dei settecento anni dalla morte di Dante Aligheri. Si concentra sui due grandi titani: Liszt e Rachmaninov, del quale eseguirò il Preludio op.3 n.2 in Do diesis minore.
Si tratta di un brano conosciutissimo che fece la fortuna del compositore russo, accolto sempre con grande entusiasmo anche dalla platea. Penso che tutti, non solo gli addetti, debbano potersi approcciare alla musica classica traendone beneficio.
Magari alcuni hanno ascoltato quel brano per la prima volta in uno spot pubblicitario ma questo non deve pregiudicarne la conoscenza. Solo così si può trasferire a tutti un po’ di passione per la cultura».

Informazioni

Abbonamento euro 120,00. Biglietto euro 10,00, ridotto under 25 euro 7,00.
All’interno della sala saranno garantite tutte le misure necessarie: posti distanziati e a file alterne, misurazione della temperatura all’ingresso e igienizzante. È obbligatorio indossare la mascherina.
Ingresso solo su prenotazione e fino a esaurimento posti.
Per informazioni è possibile contattare l’indirizzo email: comunicazioniscam@gmail.com.

 

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