Solidarietà / Ringraziano il vescovo Raspanti i profughi ucraini accolti ad Acicatena

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profughi ucraini e vescovo Raspanti

Nel Palazzo Vescovile di Acireale le donne ucraine, provenienti da Kharkiv, fuggite dalla guerra ed accolte nel territorio di Aci Catena, venerdì 5 agosto, hanno consegnato una lettera di ringraziamento alla diocesi ed in particolare a mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, e alla comunità parrocchiale Maria SS. della Catena guidata da don Carmelo Sciuto, rappresentata da Maria Catena Fichera, responsabile Caritas di Aci Catena, per l’accoglienza ricevuta.

Insegnamento della lingua italiana ai profughi ucraini

La Caritas diocesana, guidata da don Orazio Tornabene – informa una nota della Diocesi –  inoltre, per favorire l’inclusione sociale e solidale, ha attivato in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo un programma di formazione per l’insegnamento della lingua italiana rivolto a queste donne.
profughi ucrainiYlenia Consoli, studentessa magistrale di “Lingue e Letterature: Interculturalità e Didattica” e appartenente della comunità parrocchiale di Aci San Filippo, con grande impegno e professionalità, ha messo a disposizione le proprie competenze in una prospettiva di cooperazione interculturale: “l’amore è l’unica lingua che unisce nella pace i popoli”, così ha esordito Ylenia, al momento della consegna della lettera.  Il vescovo mons. Antonino Raspanti ha espresso riconoscenza e gratitudine per il dono della lettera, auspicando la fine della guerra ed il conseguente rientro in patria delle famiglie ucraine.

La lettera dei profughi ucraini tradotta in lingua italiana

Buongiorno, siamo una famiglia ucraina che è scappata dalla guerra. Adesso abitiamo ad Aci Catena e vogliamo raccontarvi tutto di quelle persone che ci hanno accolto e che si sono prese cura di noi. Quando siamo arrivate, eravamo scoraggiate e terrorizzate; ci siamo trovate in una città totalmente nuova ed estranea, nostalgiche della nostra patria.profughi ucraini

In mezzo a questa tempesta di emozioni però, ci è stato dato un riparo; la Diocesi di Acireale, con a capo il vescovo Antonino Raspanti, ci ha accolto all’interno del proprio territorio, ed in particolare ad Aci Catena. Ci hanno dato una casa e tutto il necessario per vivere. Siamo state aiutate in tutto e per tutto; vogliamo ringraziare di vero cuore coloro che non sono rimasti impassibili davanti al nostro dolore, dandoci supporto e sostegno.

Noi teniamo a ringraziare la Caritas di Acireale e la comunità tutta di Aci Catena. Con il vostro sostegno abbiamo trovato un po’ di serenità. E una casa dove stare, dato che in Ucraina non abbiamo più nulla di tutto questo.

Vi ringraziamo davvero per il vostro calore e per il vostro affetto, siete diventati molto importanti per noi. Vi auguriamo di essere sempre in salute, buoni con il prossimo e di avere un cielo sicuro e pacifico sopra la testa. Siete i migliori, vi vogliamo bene”.

https://www.diocesiacireale.it/

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