Ambiente / Acqua, bene da conservare e riutilizzare: storia siciliana ed esempi

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Il dibattito relativo a come conservare e riutilizzare l’acqua è più che mai al centro del dibattito internazionale. Specialmente per trovare i mezzi per poterla preservare e, perché no, immettere nuovamente in circolo virtuosamente. Guardando a proposte di startup, tesori della storia siciliana e recenti esempi locali, proviamo a raccontare alcune soluzioni trovate.

Ambiente / Acqua: conservare, proteggere e riutilizzare la storia siciliana ed esempi locali

L’acqua è fonte di vita, necessaria per la sopravvivenza di qualsiasi forma di vita sul nostro pianeta. Solo ultimamente ci stiamo rendendo conto di quanto importante sia e quanto, come esseri umani, siamo responsabili della sempre maggiore carenza della stessa. Assistiamo a fenomeni atmosferici quasi al limite del possibile e l’uomo deve farci i conti, riconoscendo le sue colpe e cercando di arginare il danno.

Acqua e catastrofi: l’impatto del riscaldamento climatico

Sono recenti le notizie che riguardano l’alluvione in Australia, un territorio già compromesso dall’alternanza di periodi di siccità  e alluvioni che distruggono raccolti, centri abitati e sconvolgono l’economia del paese.  Al momento sono state riportate notizie circa alluvioni torrenziali che hanno coinvolto gran parte del territorio. Da Melbourne alla Tasmania, Victoria e New South Wales. Quello che è avvenuto in Tasmania sembra essere l’alluvione più forte e degli ultimi 50 anni, portando le istituzioni di sicurezza pubblica ad evacuare gran parte delle aree coinvolte. Fenomeni del genere sono tristemente comuni anche al nostro Paese. È passato solo un anno dall’alluvione che ha colpito Catania nell’autunno del 2021, portando con sé shock e distruzione.

Ambiente / Acqua: conservare, proteggere e riutilizzare con la storia siciliana ed esempi locali

Secondo i dati che abbiamo a disposizione, le generazioni future dovranno far fronte a un deficit idrico di circa il 40%. La crisi consisterà in scarsità di approvvigionamenti e domanda cresente di acqua potabile. Quest’ultima è richiesta per quasi tutte le attività umane: dalla semplice necessità vitale di bere fino all’utilizzo dell’acqua nelle industrie. Una delle industrie più inquinanti che utilizza un elevatissimo quantitativo di acqua è quella della moda. Basti pensare che per la produzione di un paio di jeans servono tra i 7 e 10mila litri di acqua. Con la crescita demografica prevista sarà estremamente difficile portare e approvvigionare tutti i territori delle risorse necessarie e l’acqua giocherà un ruolo fondamentale. Eppure, nonostante sia una risorsa così importante, sono moltissimi gli sprechi.

Le startup per evitare gli sprechi

In molti si dicono pronti a cambiare in meglio le cose. Sono nate delle startup che si focalizzano proprio sul ridurre al massimo gli sprechi e migliorare le infrastrutture che ne regolano la distribuzione. Alla base, l’idea che le infrastrutture idriche attuali delle grandi città possano essere migliorate, adottando soluzioni per il riutilizzo dell’acqua piovana, in modo da rendere l’acqua dolce una risorsa non immediatamente esauribile. La proposta sta nel sostituire le reti di distribuzione in modo che siano economicamente convenienti, sicure, smart – che quindi utilizzino tecnologie per il monitoraggio e la manutenzione preventiva, e durature. Sicuramente non è un lavoro che possono fare in pochi: le istituzioni devono attenzionare il problema della crisi climatica e dell’emergenza idrica. Ormai siamo tristemente abituati a sentire di città in rosso per mancanza d’acqua, specialmente nel periodo estivo.

L’importanza dell’acqua in Sicilia: uno sguardo al passato e la storia siciliana 

Nella zona carsica dei monti Iblei, tra Ragusa, Siracusa e Catania, ma anche a Pantelleria, risalgono al VIII secolo a.C. le caratteristiche costruzioni denominate: dammuso.

Dammuso storia Sicilia acqua

Il “dammuso” è un termine siciliano di origini arabe che significa “volta”. Consiste in una particolare costruzione con il tetto a cupola ricavata da roccia calcarea. L’utilità del tetto con quella forma particolare sta nel fatto che si riuscisse a recuperare la scarsa quantità d’acqua piovana, utilizzabile per l’agricoltura e per tutti gli altri scopi necessari alla sopravvivenza. 

Nuovi modi per il riciclaggio dell’acqua: l’esempio locale sull’Etna

Il riciclo dell’acqua e vivere una vita “zero-sprechi” non sono più un’utopia. È stato dimostrato dall’eccelso esempio del rifugio Manfrè alle pendici dell’Etna. Al rifugio, i bagni hanno una struttura tutta nuova e improntata al minimo spreco: l’acqua utilizzata per lavare le mani viene riutilizzata per lo scarico del wc. In questo modo neanche una goccia d’acqua si perde ed il ciclo non si interrompe. Oltre all’attenzione per il riutilizzo dell’acqua, la proprietaria del rifugio propone anche menù a chilometro zero, contenendo sia classici della cucina e della tradizione siciliana localmente prodotti che alternative vegane. 

Ambiente / Acqua da conservare, proteggere e riutilizzare: la COP27 

Queste e tante altre iniziative dimostrano che l’interesse per cambiare l’orientamento delle cose esiste, ma non possono auto-sostenersi. Per poter produrre degli effetti concreti bisogna basarsi sul lavoro delle istituzioni, come quelli della COP-27, ventisettesima edizione della conferenza dedicata alla crisi climatica. Nonostante i tentativi siano stati molti e alcune emergenze siano state effettivamente risolte dai vari rappresentanti con il sostegno degli esperti e scienziati, sappiamo che il cammino è ancora lungo e, purtroppo, ad oggi non promettente.

Vittoria Grasso

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